Un testo sulla ricchezza e la povertà nella Bibbia. Piano generale dell'opera: - Beati voi poveri!". "Guai a voi, ricchi!" (S.A. Panimolle); - Ricchezza e povertà nell'Antico Testamento (G. Ibba); - Ricchezza e povertà nel giudaismo intertestamentario (F. Manns); - Ricchezza e povertà nei Vangeli e negli Atti (S.A. Panimolle); - Ricchezza e povertà nell'epistolario del NT e nell'Apocalisse (R. Fabris). "
In questo volume:
- ”Battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo”
(S.A. Panimolle)
- Fondamenti veterotestamentari del dogma cristiano della SS. trinità
(A. Niccacci)
- Monoteismo e s. trinità negli scritti giudaici intertestamentari
(F.Manns)
- La Santa Trinità nei Vangeli e negli Atti degli apostoli
(S.A. Panimolle)
- La Santa Trinità nell’epistolario del NT e nell’Apocalisse
(R. Fabris)
Come dovrebbero leggere la Bibbia i cristiani in un tempo di disastri ecologici? Come raffigura la Bibbia il rapporto degli uomini con il resto del creato?
In questo libro ben argomentato e di cui si avvertiva l’esigenza, Bauckham esplora il rapporto tra gli uomini e il resto del creato. Egli sostiene che nella Bibbia si trova a tal proposito ben più del compito di dominare affidato agli uomini in Genesi 1, che troppo spesso è stato addotto a giustificazione del dominio e dello sfruttamento delle risorse del nostro pianeta. Egli critica inoltre il concetto di custodia, ritenendolo da un lato presuntuoso, e dall’altro troppo generico per poter rendere conto delle nostre responsabilità cruciali nei confronti della terra.
Secondo l’Autore vi sono altre importanti prospettive bibliche che vanno esplorate, come quelle offerte dal libro di Giobbe, dai Salmi e dai Vangeli. La nozione di più ampio respiro di «comunità di creazione» che egli propone rende maggiormente giustizia alla globalità del discorso biblico rispetto al concentrarsi sul solo concetto di «dominio». Con la sua analisi limpida e che fa riflettere, La Bibbia e l'ecologia è una lettura fondamentale per chiunque sia interessato ad un approccio all’ecologia fondato sulle Scritture.
Richard Bauckham è stato fino al 2007 Professore di Studi Neotestamentari e Bishop Wardlaw Professor presso l’Università di St Andrews (Scozia), dove è oggi un Professore Emerito. Si è recentemente ritirato dall’attività accademica per dedicarsi alla ricerca e alla scrittura, ed è Senior Scholar a Ridley Hall, Cambridge, e Visiting Professor al St Mellitus College di Londra.
Il libro
«L'ambizione di questa raccolta è dunque di consentire ai credenti di oggi una riappropriazione dei testi biblici in grado di fornire loro un'espressione concreta della loro preghiera personale e collettiva. Nel corso della redazione del volume mi è sembrato che l'insieme dei testi scelti, con le note di accompagnamento e le introduzioni che inquadrano ciascuna parte, potevano costituire un mezzo idoneo a scoprire la Bibbia, a fare propria la storia del popolo di Dio che essa racconta, a coglierne la sorprendente attualità. Ma una simile impresa esigeva una scelta risoluta di libertà. Nell'interpretazione, nell'espressione, nella percezione delle risonanze contemporanee che suscitano questi testi antichi, mi sono ritenuto ancor più autorizzato a far uso di questa libertà, in quanto mi sono sentito erede su questo punto di una lunga tradizione. In ogni tempo gli autori biblici hanno ripreso e reinterpretato i racconti del passato in funzione delle preoccupazioni del loro tempo. E dopo di loro i commentatori, a cominciare dai Padri della Chiesa, hanno reinterpretato i testi dell'Antico Testamento alla luce della Rivelazione».
«A ogni persona che preghi regolarmente e si renda conto di non essere al riparo da intorpidimenti e assuefazioni, Philippe Warnier propone una bella raccolta di preghiere dell'Antica e Nuova Alleanza. Raccolta che presenta un duplice vantaggio. In primo luogo, essa non distoglie chi è assueto ai testi biblici, in quanto la parola di Dio non solo non viene «arrangiata», e ancor meno strumentalizzata, ma circondata di profondo rispetto: quello dell'uomo che umilmente le apre il cuore, lasciandosi da essa trasformare. E allo stesso tempo questa raccolta «disabitua»: laddove può insinuarsi l'abitudinarietà, spinge a toccare con mano il succo vivo delle parole e delle frasi e incita a prendere, giorno dopo giorno, il sentiero più alto.
Una scommessa rischiosa. Se vinta, lo si deve in parte anche al fatto che la penna dell'autore è vivace e pungente. Ma soprattutto, ci si rende presto conto che queste pagine di sangue e fuoco l'autore le ha meditate quotidianamente sentendone in sé la profonda risonanza».
(Michel Wackenheim)
Un testo di spiritualità. Piano generale dell'opera: - Venite, benedetti del Padre mio, ereditate il Regno della felicità e della Grazia! (S.A.Panimolle); - Il Regno di Dio nel Primo Testamento (L. Sembrano); - Il Regno di Dio nel giudaismo (F. Manns); - Il Regno di Dio nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli (S.A. Panimolle); - Il Regno di Dio nell'epistolario del Nuovo Testamento (A. Pitta); - Il Regno di Dio nell'Apocalisse (L. Pedroli).
L'autore
AGNES LINDER, nata a Budapest nel 1961, ha conseguito la laurea in Teologia biblica nel 2001, completando poi la propria formazione presso la Hebrew University di Gerusalemme. È Professore di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università «Antonianum» dal 2003. Membro dell'Associazione Biblica Italiana, è autrice di numerosi articoli per varie riviste bibliche, ed ha tenuto conferenze di esegesi biblica in diversi centri religiosi italiani e tedeschi.
Il libro
II libro propone un percorso esegetico e geografico fra luoghi fisici, legati ad eventi biblici, in cui acque, monti, animali e piante sono protagonisti insieme a patriarchi, re e profeti di Israele. Seguendo le tracce del tour divino, queste pagine, oltre ad offrire nuovi spunti di riflessione, intendono, ove possibile, condividere con il lettore una nuova chiave di lettura, attraverso una singolare e personale interpretazione qabbalistica...
I segreti della lingua ebraica sono numerosi e profondi, e di essi si occupa la qabbalà, l'ermeneutica mistica della Torah (i primi cinque libri della Bibbia)...Tra i vari strumenti interpretativi del testo biblico c'è la ghematria...L'alfabeto ebraico consta di sole consonanti ed ha una particolarità tutta sua: è alfanumerico. La ghematria si basa sull'equivalenza tra le ventidue lettere dell'alfabeto ebraico e determinati numeri interi...L'uso più frequente della ghematria consiste nel porre in relazione parole che possiedono un identico valore numerico. Si scopre che, sovente, esse condividono un significato comune, o mostrano aspetti diversi della medesima realtà... La ghematria, insieme ad altri procedimenti tipici della qabbalà, può mostrare l'incredibile esattezza matematica nascosta nella Torah, e l'importanza e rilevanza del suo messaggio anche nel mondo di oggi...La qabbalà, infatti, si occupa in profondità di numeri e di rapporti simmetrici e qualitativi fra quantità numeriche e concetti filosofici; specula e indaga i risvolti e le implicazioni metafisiche della matematica, trovando nella Bibbia i loro corrispettivi. La scienza attuale pone grande enfasi sullo studio della cosmogonia, cioè della nascita dell'universo, e la qabbalà ha delle risposte a tutto ciò, a volte corroborate dagli stessi risultati scientifici in modo incredibilmente preciso...
La ghematria è logica, ed è semplicemente uno strumento di cui la qabbalà, ossia la conoscenza, se così possiamo chiamarla, si serve per avvicinarsi alla verità più alta...Quello che si deve intendere è che le lettere ebraiche, anche nella loro veste ideografica, sono in realtà porte che si aprono verso mondi superiori; esse costituiscono un ponte tra la realtà virtuale e quella spirituale. Le ghematrie possono essere utili strumenti di indagine, perché stimolano le funzioni intuitive dell'anima, la incuriosiscono e la fanno progredire nella sua ricerca di Dio» (dalla Prefazione).
Il libro
Io sono la risurrezione...chi crede in me, anche se muore, vivrà!" (S.A. Panimolle)
La morte nell'Antico Testamento (M. Cimosa)
La risurrezione dei morti nell'Antico Testamento (M. nobile)
La morte nella letteratura giudaica apocrifa e nei manoscritti di Qumran (F. Bianchi)
La risurrezione nel giudaismo antico (F. Manns)
Morte e risurrezione nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli
(SA. Panimolte)
Morte e risurrezione nelle Lettere del Muovo Testamento (C. Marcheselll-Casale)
Morte e risurrezione nell'Apocalisse (U. Vanni)
Il libro
Gioisci, piena di Grazia! (S.A. Panimolle)
La presenza e la funzione della Madre del Messia nell'Antico Testamento. Principi per la ricerca e applicazioni (A. Serra)
Maria vergine nel Nuovo Testamento (S.A. Panimolle)
II Magnificat (Lc 1, 46b-55) (A. Valentini)
Maria di Nazaret nel vangelo di Luca (A. Serra)
La Madre del Messia in Apocalisse (T. Vetrali)
Il libro
Per leggere la Bibbia, per comprendere i libri che la compongono, non basta determinarne la data o l'ambiente di origine, di sapere chi ne sia l'autore, dove siano stati composti, a quale genere letterario appartengono, ecc.
Bisogna interessarsi anche al materiale che li costituisce: il linguaggio.
Ciò che colpisce subito è il fatto che per parlare di Dio, del suo disegno che dà un senso alla storia umana dirigendo quella di un popolo scelto, facendo nascere in esso Gesù Cristo, la cui morte e risurrezione dominano tutto il resto e facendo nascere la sua Chiesa, i due Testamenti hanno fatto ricorso al registro simbolico.
Come se il linguaggio simbolico fosse necessario; un linguaggio che suggerisce la realtà soprannaturale piuttosto che definirla.
Proponendo un modo di classificare i simboli, l'autore mostra come funziona il linguaggio della Bibbia per far intravedere tutto ciò che, nel disegno di Dio, non può essere raffigurato diversamente.
Si tratta, certo, di un linguaggio teologico, ma non di quello al quale ci hanno abituato i teologi nel contesto della cultura greco-romana, medievale o moderna.
Tuttavia è questo linguaggio quello più significativo e quello che può confrontarsi con le culture che la fede cristiana raggiunge oggi, in Asia o in Africa; o perfino in Occidente, con una cultura razionalista che cerca di occultare il senso religioso.
Un testo sulla liberta e la liberazione nella Bibbia. Piano generale dell'opera: - Liberati dal peccato e fatti servi di Dio (S.A.Panimolle). - Liberta e liberazione nell'Antico Testamento (P.Bovati). - La liberta nei testi apocrifi e negli scritti di Qumran (F.Bianchi). - Liberta e liberazione nel Nuovo Testamento (S.A.Panimolle).