I ragazzi delle scuole superiori spiegano a insegnanti e genitori cosa fare per non compromettere il futuro delle nuove generazioni. Il volume raccoglie i migliori testi inviati dai ragazzi delle scuole superiori italiane al concorso di scrittura Scriviamoci, promosso dal Centro per il Libro e la Lettura (CEPELL) in collaborazione con il MiBACT e il MIUR. Tema al centro dell'edizione 2020 del premio: l'Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo sostenibile.
In una notte di luna piena il lupacchiotto Igor, anziché mangiarsi il cerbiatto Ettore, fa amicizia con lui. Ma un orso, che assiste ai loro incontri e ai loro giochi, ne approfitta e, per tenere in pugno il lupacchiotto, lo ricatta per non svelare al branco la vergogna del suo comportamento. Igor passerà un sacco di guai prima di riconoscere, grazie anche alla madre, la sua scelta. Età di lettura: da 3 anni.
Può una quindicenne mettere davvero i social al guinzaglio? Veronica ha 15 anni e frequenta il liceo. La prof le assegna un compito nel quale deve descrivere come impiega il suo tempo. Mentre scrive il tema calcola il tempo che dedica ai social. Il risultato è sorprendente: sei ore al giorno! Decide di fare un esperimento: sconnettersi per un mese e dimostrare a se stessa e a tutti di esserne capace. L'impresa la mette alle corde. Come si vive una relazione se non puoi chattare con il tuo ragazzo? Il romanzo è scandito dal racconto dei giorni in cui rimane sconnessa e delle crisi che deve superare trovando una soluzione alternativa all'uso del cellulare. Il libro è, quindi, anche un percorso ripetibile per tappe e se a qualcuno viene lo schiribizzo, può usare i 30 capitoli del racconto come un manuale per disintossicarsi dai social. Buona fortuna!
I ragazzi delle scuole immaginano un mondo in cui l'incontro con il diverso è una ricchezza. Tolleranza, pluralismo, diversità sono tre concetti alla base della civiltà occidentale. Una cultura costruita su tali fondamenta dovrebbe promuovere la convivenza di stili di vita differenti, la pluralità delle opinioni, la ricchezza dei modelli di civiltà, dovrebbe incoraggiare la diversità, il confronto, la riflessione. È la riflessione da cui ha origine il concorso Scriviamoci 2019 promosso dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei beni e delle attività culturali (V edizione). I ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia hanno inviato i loro racconti e i migliori sono stati selezionati e inseriti nell'antologia. Scriviamoci 2019, oltre che dal Centro per il libro e la lettura, è promosso dall'Atlante digitale del Novecento letterario, in collaborazione con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e con il Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca.
«È da un po’ di tempo ormai che si sta stretti sul nostro pianeta e la situazione è diventata abbastanza precaria: ci sono persone che viaggiano fino a noi da pianeti lontani, solcando i mari della galassia su pesanti piattaforme di metallo, per scappare da luoghi che si sgretolano sempre di più, di giorno in giorno»: i racconti di tredici studenti delle scuole superiori italiane, selezionati attraverso il concorso letterario Scriviamoci 2018, organizzato dal Cepell (Centro per il libro e la lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e l’Atlante digitale del ’900 letterario (un archivio della letteratura più o meno nota del secolo appena trascorso). L’argomento al centro della raccolta è il fenomeno delle migrazioni: i migranti che abbandonano il loro Paese, spinti dalla guerra e dalla fame, e che partono in cerca di un futuro migliore. La forma è il racconto, declinato in brevi storie di fantascienza, biografie immaginarie, narrazioni dal sapore distopico.