Il paradigma dialogico è un elemento cruciale nell'intera opera di Agostino: intimamente convinto che la disputatio e l'esercizio dialettico dell'interrogazione e della risposta siano il modo più adatto per cercare e trovare la verità che risiede nell' animo umano, egli elabora un paradigma di pensiero vissuto e condiviso che non cotraddistingue soltanto lo specifico genere letterario dei dialoghi giovanili, ma attraversa tutta la produzione della maturità. La funzione maieutica del dialogo non soddisfa del tutto la ricerca: è necessario che la mente, anzichévolgersi fuori di sé, diriga la propria attenzione verso i suoi contenuti più nascosti. Ed ecco che il dialogo in Agostino riaffiora nella forma inedita di un colloquio dell'io con se stesso, con Dio e con gli altri, alimentando ininterrottamente con la sua linfa l'intero pensiero occidentale. Il presente studio intreccia un duplice percorso di approfondimento e di analisi intorno al tema della ricerca filosofica intesa come dialogo, da un lato approfondendo il paradigma agostiniano nelle sue diverse sfaccettature e influenze, dall' altro disegnando un percorso tematico parallelo in cui il confronto con Agostino si colloca sullo sfondo. Nel panorama ricco e articolato che ne risulta, emerge da un lato l'idea.
La fitta corrispondenza tra Agostino e Nebridio, anche se restano solo 12 lettere, ci dice la rosa d'interessi culturali-spirituali-ascetici dei due amici.
Il concetto di intentio ha occupato finora un posto molto particolare negli studi agostiniani proprio a motivo delle posizioni divergenti esistenti tra gli studiosi dell'interpretazione del suo status epistemologico. La posizione prevalente è quella di trascurare il significato conoscitivo dell'intentio per il suo legame con gli atti volontari (volontà, desiderio, amore, ecc.), mentre l'altra posizione consiste nell'identificarla con il concetto moderno di intenzionalità. In questo contesto complesso, la presente ricerca si dedica a raggiungere il significato fondamentale dell'intentio per descrivere semanticamente l'uso del termine, per via induttiva, analizzando le sue occorrenze nei dialoghi filosofici (prima parte) e nel De trinitate (seconda parte). Per tale strada, sulla base del concetto agostiniano di intentio, che costituisce la struttura conoscitiva dell'anima, e riflette quella ontologica, si giungerà a chiarire il nesso dinamico della conoscenza sia con l'amore sia con l'essere stesso dell'anima, dimostrando infine la correlazione conoscitiva e ontologica tra l'anima e la Trinità.
Quale contributo la Chiesa con il suo messaggio di "Unità" può offrire al contesto socio-politico-economico e culturale odierno? Il titolo della ricerca si ispira a un'espressione usata da Agostino per spiegare il passo del Vangelo giovanneo, dove viene interpretata simbolicamente la tunica di Gesù: "Essa è senza cucitura, così che non si può dividere; e tende all'unità, perché raccoglie tutti in uno". Clemenzia analizza pertanto nel pensiero di Agostino la categoria teologica dell'unità in riferimento alla Chiesa. Si vuole rispondere in questo modo a un duplice interrogativo: quale contributo la Chiesa può offrire al contesto socio-politico-economico e culturale odierno, con il suo stesso esserci? Quale significato di "unità" scaturisce dall'essere della Chiesa, a partire da un pensatore classico come Agostino? Un contributo utile al contesto sociale contemporaneo segnato dalla globalizzazione che ha determinato una dolorosa frattura tra locale e globale, tra culture e tra Paesi ricchi e Paesi poveri.
Uno strumento utile per quanti desiderano avvicinarsi o approfondire la vita, il pensiero o gli scritti di Agostino.
La vita di Agostino, il suo percorso intellettuale e spirituale sono attraversati da un profondo “desiderio di Dio”,motore di ricerca appassionata della Verità. L’Autore, profondo conoscitore dell’Ipponate, propone una riflessione sul tema con un costante riferimento agli scritti di Agostino. In essa viene sviluppata una serie di temi fondamentali per comprendere il cammino interiore di Agostino: il suo “desiderio naturale di Dio”, la felicità, come gaudium de veritate; quindi, il problema del rapporto tra fede e ragione; infine, la scoperta dell’amore, come apertura al Totalmente altro.
Nella riflessione teoretica sul mistero della Trinità, il contributo di Agostino, attraverso il suo De Trinitate, riveste un ruolo per tanti versi centrale. Si tratta di un'opera che, ieri come oggi, si trova al crocevia delle strade che conducono dalla rivelazione trinitaria alla sua intelligenza e dall'intelligenza al suo incontro col mistero della Trinità. Tanto che è stato definito, in una visione ampia che abbraccia l'intero sviluppo del pensiero filosofico, il Grundtext del pensiero occidentale. Bisogna riconoscere infatti che Agostino ha disegnato nell'ambito della teologia trinitaria la scacchiera quasi esaustiva per tutte le grandi opzioni del “gioco” trinitario. Ma - si chiede l'Autore - questo è vero solo, e indubitabilmente, per il passato o lo è anche, presumibilmente, per il presente e il futuro della teologia trinitaria? È partendo da questo interrogativo che Piero Coda rilegge il De Trinitate, nel tentativo di individuare le ragioni profonde del vasto e significativo influsso esercitato da quest'opera nella storia della dottrina trinitaria e insieme i motivi d'incisiva attualità per una ripresa e uno sviluppo delle sue più feconde linee ispiratrici.
Il volume presenta la biografia di Cipriano scritta da Ponzio, quella di Ambrogio scritta da Paolino di Milano, e quella di Agostino scritta da Possidio.
Il volume inaugura la collana Traditiones diretta da Giulio d'Onofrio dove il testo in lingua italiana è affiancato all'originale latino, ed è corredato da apparato critico, note e originale e ampia introduzione. Nel "De Magistro" Agostino spiega le contraddizioni e le potenzialità della comunicazione interpersonale orientata a guidare le coscienze a Dio. La nuova edizione critica del testo, alla luce dei più aggiornati studi patristici inquadrano magistralmente l'opera nella riflessione dell'Ipponate e nel pensiero della sua epoca.
Il tema del presente volume è quello del rapporto tra Gesù e la verità a partire dall'identificazione tra i due che troviamo espressa, sulla bocca di Gesùstesso, nel Quarto Vangelo: «lo sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me» (Gv 14,6). La ricerca di Ferri invita a scavare e fornisce gli strumenti per illuminare tale relazione da due punti di vista distinti e convergenti: quello, da un lato, di carattere storiografico, dell'interpretazione che ne hanno dato Agostino d'Ippona e, più ancora - ma non senza la lezione di Agostino -, Tommaso d'Aquino; e quello, dall'altro, di carattere teoretico, dell'impatto che tale affermazione di fatto e progressivamente ha conosciuto nella professione e nella declinazione da parte del pensiero cristiano, della ricerca della verità. «Il saggio di Riccardo Ferri si raccomanda per la qualità della ricerca, della scrittura e dello stile teoretico. [...] Un' opera dalla quale non si potrà prescindere». (dalla Prefazione)
Presentiamo il nuovo volume degli scritti di Antonio Rosmini nell’edizione critica ideata e promossa dallo stesso autore secondo i criteri della “collezione”. Dopo il Concilio Vaticano II, in un clima di maggiore universalizzazione del pensiero, quest’opera è un indispensabile punto di riferimento per l’approfondimento dell’esistenza e della tematica della persona umana. Il rigore scientifico dell’edizione è garantito dall’Istituto di Studi Filosofici di Roma e dal Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa. Il volume è rilegato in tela di formato 14,5x23.
Nella vita e nella conversione di sant'Agostino l'influenza della madre Monica deve essere stata grande se - come lui stesso ammette - compose le Confessioni «per dimostrare come deve alle lacrime di sua madre la salvezza e ai meriti di lei tutto ciò che vive». Proprio scegliendo l'Agostino delle Coifessioni come guida privilegiata, l'Autrice indaga la relazione tra il figlio e Monica (o Monnica, grafia che preferisce, secondo i codici più antichi e autorevoli studiosi, valorizzando una figura per troppo tempo rimasta in ombra. Nella prima parte (Monica: ambiente e personalità') se ne espone la vita e la personalità; nella seconda parte ('Monnica e Agostino') si analizza la relazione educati va e di conversione intercorsa tra madre e figlio. Chiude il volume una scheda cronologica di Monica e una ricca bibliografia. Un quadro vivissimo di una figura femminile di alta classe e nello stesso tempo di grande umanità, ricca di intelligenza, di sensibilità e di fede, che si pone come modello per coloro che, come il figlio Agostino, cercano le risposte fondamentali dell'esistenza.