Il primo volume della raccolta dedicata alle testimonianze figurative sul Santo di Ippona dalle origini fino al XVIII secolo.
Un'accurata ricognizione del patrimonio iconografico relativo al grande teologo di grande interesse storico, artistico, agiografico e pastorale. La serie di volumi dedicati all'iconografia agostiniana propone una raccolta delle testimonianze figurative sul Santo di Ippona dalle origini fino a XVIII secolo. Un patrimonio sterminato che per la prima volta viene presentato sistematicamente. Il volume è dedicato al Quattrocento, il presente volume è il Secondo di due tomi e raccoglie il corpus dell'iconografia agostiniana del '400, ovvero la mappatura di 750 opere. Ogni scheda sempre corredata di immagine, è costituita da una parte tecnica con autore, soggetto, datazione, luogo, materia e tecnica, misure ed eventuale provenienza. Segue una breve trattazione storico-critica. In questo tomo sono inserite anche le schede tecniche delle 125 opere inserite nel primo. Un'opera corredata da fondamentali apparati di riferimento: indice dei nomi, dei luoghi e delle schede nel primo e quello dei nomi nel secondo.
Il libro più letto e amato della letteratura cristiana antica dalla voce di Alessandro Preziosi.
Un viaggio affascinante tra le piu belle pagine agostiniane sullo Spirito e sulla Liberta, quella liberta capace di restituire la pace interiore e di edificare nell'amore la citta di Dio". " tutto il discorso agostiniano si snoda attorno ad una citazione paolina di grande spessore, in cui si puo`leggere il miso nei nostri cuori attraverso lo spirito santo che ci e`stato dato (romani 5,5). U n viaggio affascinante tra le piu`belle pagine agostiniane su "spirito" e "liberta", quella liberta capace di restituire la pace interiore e di edificare nell'amore la "citta di d "
le radici filosofiche della spiritualità agostiniana
"Dio è il punto di partenza e il punto di arrivo del pellegrinaggio interiore descritto dalle Confessioni... L'altro polo intorno al quale gira tutto il pensiero agostiniano è l'uomo. Le Confessioni, senza essere un trattato di antropologia, illustrano il mistero, la natura, le aspirazioni dell'uomo" (M. Pellegrino). Questa edizione permette di rendere accessibile l'opera ad un vasto pubblico, in particolare di studenti.
Intorno al 416 Agostino compone il "Commento al Vangelo di Giovanni". Frutto non di un lavoro "a tavolino", ma nato nella predicazione liturgica al popolo di Dio, Agostino sceglie non casualmente di commentare il quarto Vangelo. Nella convinzione infatti che il fine dell'esegesi è la carità e che la predicazione è il momento adatto alla dispensazione della parola di Dio, un modo per trasmettere ai fedeli ciò che lo Spirito gli aveva ispirato, tra i quattro Vangeli quello di Giovanni si dimostra per la ricchezza dottrinale e la profondità dei temi spirituali, il più adatto a offrire una parola di Dio ricca ed efficace per la formazione cristiana dei fedeli.
Agostino attacca il vescovo manicheo Fausto sulle questioni cruciali della controversia: la critica dell'A.T., le interpolazioni del N.T., la nozione di Dio, l'incarnazione. Questo tomo pubblica i primi 19 capitoli.
"Per capire Agostino che scrive sulla preghiera, occorre seguire Agostino che prega". Difatti pochi autori, come lui, hanno trasfuso negli scritti la propria esperienza interiore che p. Trapè intende offrire in questo volume.
Introduzione di A. Trape, R. Russell e S. Cotta; traduzione e note di D. Gentili.