Oltre a delineare le caratteristiche della dislessia, le sue basi cognitive e i problemi associati, il libro sfata alcune false credenze e fornisce a genitori, insegnanti e professionisti indicazioni su quando e come intervenire per affrontare il problema. Spiega inoltre come muoversi all'interno delle normative vigenti per assicurare ai bambini con dislessia un percorso scolastico adeguato. Ampio spazio è dedicato all'attività degli insegnanti, proponendo strategie per individuare il problema precocemente, fin dalla scuola dell'infanzia, quando già possono essere riconosciuti campanelli d'allarme ed elementi di rischio. Anche quando i bambini cominciano a manifestare problemi di lettura, scrittura e calcolo nella scuola primaria possono essere utilizzate le attività indicate per favorire il recupero delle abilità di apprendimento ed evitare un eccessivo ricorso a percorsi diagnostici specialistici. Infine, il libro presenta la prospettiva di un bambino, di un genitore e di un insegnante che, con la loro testimonianza in prima persona, evidenziano cosa rimane ancora da fare a livello educativo e istituzionale.
A partire dalla ricerca sperimentale sulla sordità elaborata in Italia e all'estero, questo libro offre agli insegnanti informazioni indispensabili per costruire liberamente una didattica efficace, pensata non solo per studenti sordi adulti ma anche per studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado. La ricetta è semplice: esporre alcuni risultati generali della ricerca in linguistica e in glottodidattica delle lingue apprese in un secondo momento rispetto alla madrelingua, in riferimento sia a studenti udenti sia a studenti sordi. Si suggerisce agli insegnanti di usare i principi di glottodidattica che valgono per tutti, studenti sordi e udenti, aggiungendo ciò che di specifico vale per i sordi, con la più grande libertà, perché ogni insegnante possa trovare una via efficace con i propri allievi, rispettando la loro individualità. Il testo è diretto agli insegnanti che non si arrendono alla fatalità statistica degli abbandoni scolastici degli studenti sordi. Tratta di lettura, scrittura, apprendimento grammaticale e cognizione, selezionando ciò che ha interesse per un insegnante curricolare, un insegnante di sostegno, un assistente alla comunicazione o un dirigente scolastico che abbiano uno o più studenti sordi in classe.
Gli psicologi e gli operatori penitenziari li chiamano sex offenders. Per l'opinione pubblica e la subcultura carceraria sono solo "infami", e "buttare la chiave", in senso metaforico o letterale, dovrebbe essere l'unica forma di intervento su chi si è macchiato di una violenza sessuale. Questo libro, invece, illustra il primo programma di trattamento per autori di reati sessuali in atto in Italia, quello realizzato dal CIPM (Centro Italiano per la Promozione della Mediazione) nella Casa di reclusione di Bollate e nel Presidio criminológico territoriale del Comune di Milano. Frutto della collaborazione tra professionisti di discipline differenti, il progetto ha creato una Unità di trattamento, una struttura specificamente dedicata che mira a superare i meccanismi di negazione e minimizzazione di solito adottati da chi compie questi reati, per una riflessione costruttiva sul crimine commesso e una efficace prevenzione della recidiva. All'interno di un campo trattamentale di contenimento, attraverso la pratica del modeling e di esperienze emotive correttive, si tenta il recupero di individui violenti, spesso segnati da gravi traumi. In tal modo, si cerca di innescare una prassi virtuosa che, svincolandosi da una logica esclusivamente punitiva, sottragga gli autori dei reati sessuali a uno sterile stigma, puntando sulla loro responsabilizzazione. E questo anche a beneficio delle vittime e dell'intera società, e non solo dei colpevoli.
Il volontario non è uno psicologo e non deve pretendere di esserlo, pur potendo svolgere una funzione assai importante nel sostenere i pensieri e i sentimenti dei bambini malati, in particolare quando lo sono di malattie potenzialmente fatali come i tumori. Un impegno assai complesso che esige una preparazione che tenga conto delle caratteristiche delle varie forme di malattie tumorali che possono interessare i bambini, delle fasi in cui si sviluppano e dell’impatto che possono avere sul bambino sul piano fisico ed emotivo, sull’umore, il comportamento, l’apprendimento.
Il volontario, in alleanza con gli operatori che curano e assistono il bambino malato su un piano medico-psicoterapeutico specializzato, può diventare una presenza su cui poter fare sicuro affidamento, tanto più quanto più la sua opera è fondata su conoscenze derivabili, come in questo volume, dal sapere di professionisti di lunga esperienza nell’ambito dell’oncologia pediatrica.
Consumando droga, si cerca di trascendere uno stato di insignificanza e si ricalcano inconsciamente i modelli degli antichi riti di iniziazione: morte della personalità esistente fino ad allora e rinascita. Spinto dalla fretta del consumo, il tossicomane tralascia la prima fase. Negata come esperienza psicologica, la morte si presenta allora come tipica sensazione nelle fasi di astinenza e, a volte, come esito tragico della tossicodipendenza. In questa edizione riveduta e aggiornata, l'autore ricerca, dietro la distruttività del fenomeno "droga", possibili motivazioni costruttive, interrogandosi, a scopo di prevenzione, sui modelli inconsci che guidano verso la tossicodipendenza malgrado consciamente se ne conoscano i pericoli.
Attraverso le storie di Myriam, Henri, Stéphane e gli altri, Claude Olievenstein, primario e fondatore del celebre Centre médical Marmottan di Parigi, propone una riflessione di fondo sul problema della droga e della presa in carico dei tossicodipendenti. Per Olievenstein, i tossicomani non sono né delinquenti da rieducare con il lavoro né malati da guarire con prodotti magici. Sotto accusa sono le insufficienze dei poteri pubblici e la messa in ombra delle terapie psicologiche. Il libro descrive anche il nuovo scenario del consumo della droga e come è cambiato il profilo dei tossicodipendenti negli ultimi trent'anni.