Nathaniel Delaney dirige un modesto giornale locale in Canada, dalle cui pagine denuncia instancabilmente la deriva totalitaria del Paese che impone il pensiero unico a tutti i livelli. Un'ideologia apparentemente buona e tollerante, ma in realtà violenta e spietata, che comincia dalla scuola con l'educazione sessuale imposta ai figli. Quando il governo deciderà di non tollerare più alcuna forma di dissenso, la vita di Nathaniel subirà una svolta brutale e imprevista, che metterà alla prova la solidità dei suoi legami familiari, dell'amicizia e dell'amore: la sua fuga sarà un vero e proprio viaggio alla scoperta di se stesso, in un futuro non troppo lontano che potrebbe essere il nostro.
A Mont-Noir, nella campagna delle Fiandre, si realizza la vicenda drammatica di due giovani innamorati, il ricco borghese Blaise Rameau e l’umile e tubercolotica operaia Agnès. Il romanzo è la confessione di Rameau che racconta il suo declino fisico e morale dovuto alle sofferenze che la scelta coraggiosa di sposare una donna di umili origini gli ha causato: privazioni, fatica, la fine dei suoi sogni, l’amore che si spegne, la malattia della moglie. Scritto da Van Der Meersch prima della sua conversione e basato su elementi autobiografici, Perché non sanno quello che fanno è una dolorosa riflessione sull’ipocrisia del mondo moderno, sul destino che gioca con gli esseri umani e sull’amore come opportunità di apertura all’altro: quando si è troppo incentrati su se stessi e la carità diventa vanità, l’amore si consuma.
Gli opposti caratteri e gli antagonismi tra un parroco e un sindaco in un paese al confine tra Francia e Svizzera, Lamotte. Un libro che, nel 1956, è stato alla base di un vero e proprio “caso”, tanto da far cadere su Giovannino Guareschi l’accusa di plagio per le somiglianze tra il suo Don Camillo e il romanzo di Helene Haluschka, scritto ben 25 anni prima. Le accuse furono subito ritirate ma le similitudini restano sorprendenti: anche ne Il parroco di Lamotte troviamo lo scontro senza tregua tra un parroco e un sindaco: in questo caso il parroco parla non con un crocefisso ma con la Madonna, mentre il sindaco, mangiapreti e fanatico sostenitore delle idee del suo partito, è socialista. Addirittura, anche in questo caso la campana della chiesa si mette a suonare mentre nessuno si trova nella chiesa e senza che lo stesso campanaro riesca a spiegarsi chi può essere stato. Proprio come Guareschi, Helene Haluschka fa muovere nel suo romanzo i personaggi dell’ambiente che conosce e in cui è vissuta, ricreando quel “mondo piccolo” tipico dello scrittore della Bassa.
In poche parole: Come l’Anticristo irrompe nella storia dell’uomo ormai desacralizzata e priva di trascendenza causandone l’epilogo.
Scritto nel 1899, I tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo è l’ultima opera di Vladimir Solov’ëv, concepita come risposta allo sterile razionalismo della filosofia europea, alla desacralizzazione mascherata da nuova religione, al problema del male e alla falsificazione del bene. Scegliendo la forma di un dialogo polemico e ironico, l’Autore profetizza l’epilogo del nostro processo storico attraverso la parabola dell’Anticristo: un uomo di genio, convinto spiritualista, pacifista, ecologista, filantropo e animalista, dal linguaggio inclusivo, antropocentrico e libertario, capace di ridare unità ai cristiani divisi da secoli di separazioni e scismi. Il suo avvento nel mondo ammalia religiosi, intellettuali e governanti, e irrompe in una storia umana desacralizzata e priva di trascendenza: uno scenario quanto mai attuale nel deserto di senso e di valori che ci troviamo a vivere oggi.
Attesissimo sequel dell’acclamato thriller Il nemico, L’inviato è il capitolo finale della trilogia di Padre Elia, ebreo convertito e sopravvissuto alla Shoah, chiamato dal papa a opporsi all’Anticristo annunciato nella Bibbia. Lo vediamo giungere a Gerusalemme per strappare la maschera al Presidente dell’Unione Europea, leader politico mondiale che predica un nuovo mondo e il superamento di tutte le differenze in chiave umanitaria. Riuscirà Padre Elia a trovare dentro di sé la forza per portare a termine la sua missione, anche quando tutto sembrerà perduto e le tenebre avvolgeranno ogni cosa?
Ambientato nel terribile carcere di Burrel durante l'efferato regime comunista di Enver Hoxha (dittatore dell'Albania per 40 anni, dal 1944 al 1985) e ispirato a fatti realmente accaduti, Dio scende all'inferno ricostruisce le sofferenze e le torture patite da un gruppo di detenuti politici (dissenzienti, ex politici, oppositori del regime, intellettuali, contadini) e in particolare da uno di loro, un vecchio montanaro arrestato dietro denuncia del proprio stesso figlio. In un ambiente infernale e di fronte all'abiezione morale dei funzionari di regime, che non risparmiano violenze e umiliazioni per negare ai detenuti la dignità di uomini, brilla il faro della Fede rappresentato dalla resistenza dei sacerdoti cattolici e dal grande esempio che diedero al servizio della Verità, facendosi esempio per i fratelli sofferenti portando sempre parole di speranza e perdono. Un romanzo autenticamente cattolico, che ricostruisce una terribile pagina di storia del Novecento e che, allo stesso tempo, mostra come Cristo non faccia mancare il suo appoggio durante la prova e la persecuzione.
Alla notizia che il cugino Hans verrà a Vienna dal Tirolo per vivere in casa sua, il sedicenne Fritz non è per niente felice: lo considera un rozzo montanaro un po' bigotto, che gli rovinerà senz'altro la reputazione di fronte ai compagni di scuola. E il comportamento di Hans non fa che confermare i suoi peggiori sospetti: il cugino sembra infatti interessato solo a seguire in tutto gli insegnamenti di Cristo per divenire un giovane forte ed eroico, capace di portare avanti le sue convinzioni religiose a ogni costo e mantenersi puro senza cedere alle tentazioni dell'adolescenza. Così facendo, non solo Hans resiste alle terribili insidie architettate dai malvagi compagni di classe, ma fornisce una testimonianza fondamentale per ricondurre Fritz alla fede. "Luce delle montagne" è un romanzo di formazione e di fede che riesce a parlare agli adolescenti nella loro realtà concreta, in famiglia e a scuola, con stupefacente attualità e senza scendere a compromessi con il mondo. Età di lettura: da 10 anni.