"Il mondo perduto", uscito nel 1912, è considerato uno dei capostipiti della letteratura di fantascienza. Ambientato in un altipiano del Sud America dove il tempo si è fermato alla preistoria, il romanzo vede come protagonisti il geniale professor Challenger, noto zoologo e scienziato, il suo rivale professor Summerlee, il giovane giornalista Malone e il cacciatore lord Roxton. I quattro compagni di viaggio si ritrovano prigionieri in un mondo davvero perduto dove vivono fantastiche avventure tra dinosauri, pterodattili, iguanodonti e uomini scimmia. Alla fine riusciranno a tornare in Inghilterra sbalordendo tutti con le prove delle loro straordinarie scoperte.
Il titolo stesso di quest'opera ne racchiude il contenuto: figlia di Plutone e Neotete, la Follia è la divinità suprema capace di dispensare benefici agli uomini e agli dèi, dà sapore all'esistenza portando all'accettazione di sé e degli altri, genera i matrimoni e le amicizie, armonizza la società umana e domina persino sugli dèi. La Follia dissacra ma non condanna mai. Uno dei più grandi successi letterari del secolo, l'Elogio della Follia fu letto ovunque in Europa, fu tradotto in varie lingue ed ebbe numerosissime edizioni e imitazioni. Tutte le opere di Erasmo, Elogio della Follia e Colloqui compresi, furono inserite nell'Indice dei libri proibiti istituito nel 1559. Saggio introduttivo di Massimiliano Lacertosa.