Le prime pagine della Bibbia non forniscono una descrizione di «come» Dio ha creato il mondo, ma sono una fede narrata, offrono una chiave di lettura per decifrare e interpretare la vita dell’uomo e la storia. In questa narrazione, l’uomo e la donna, il loro incontro, il loro vivere come sposi occupano un posto centrale. Insieme tessono i fili di un grande racconto. Inesauribile.
L’incontro dell’uomo e della donna come uno dei segni dell’alleanza fedele e feconda di Dio con il suo popolo e dell’amore che unisce Gesù con la Chiesa.
Dalla creazione dell’uomo e della donna a immagine di Dio al loro unirsi in una carne sola; dalla messa alla prova della libertà alla celebrazione dell’amore sponsale nel Cantico dei Cantici; dalle nozze di Cana al matrimonio come segno del grande mistero dell’amore di coppia. Un percorso rigoroso e appassionante attraverso pagine non sempre facili dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Un itinerario che l’autore, don Lorenzo Zani, conduce con sensibilità umana e finezza di acuto biblista.
Un libro per coppie, sacerdoti, operatori di pastorale familiare e per tutti i lettori della Bibbia che ancora non hanno smesso di meravigliarsi per la bellezza del suo messaggio di amore.
Il dieci settembre del 2008 nasce Anjes, una bambina nata prematura dopo sole ventiquattro settimane di gravidanza. Questo libro racconta con gli occhi di una madre la storia della lotta per la vita della figlia che alla nascita pesava appena seicentosessanta grammi. Una storia che si svolge tra l'Italia e l'Albania, tra Trento e Tirana, dove l'autrice vive dal 2001. Sullo sfondo della narrazione di Concetta Marotta troviamo la figura di madre Teresa di Calcutta che le darà forza e coraggio nei momenti di difficoltà e il cui nome di battesimo (Anjes Gonxhe Bojaxhiu) sarà il nome che questa madre deciderà di dare alla sua piccola bimba. Il dieci settembre 2009, ad un anno dalla nascita, Anjes verrà battezzata nella cattedrale di San Paolo di Tirana e saranno presenti anche le suore di Madre Teresa in missione a Tirana. Come sostiene Helena Kadare nella prefazione: "(...) è la storia primordiale dell'umanità, che si è ripetuta e si ripeterà miliardi di volte, ma questo racconto si legge con la stessa ansia e curiosità che circonda l'evento più straordinario del genere umano, la nascita di un bambino (...) una forte testimonianza del coraggio di una donna, dell'amore e del senso della vita che nasce e rinasce con ognuno di noi."