Il contributo del prof. Armando Sannino sceglie come progetto pastorale meritevole di attenzione la Nuova immagine di parrocchia (NIP). Per verificare la validità del NIP, Sannino sceglie tre situazioni pastorali emblematiche: la parrocchia di Vajont, dell'Ave Gratia Plena di Napoli e di Arzachena in Gallura. La riuscita del NIP, in situazioni così diverse fra loro, si trova nella cosiddetta pastorale della moltitudine e in quella che Sannino denomina territorialità, il terreno dove il popolo, che è di Dio, cammina attraversando le vicende della storia e del tempo. Nel testo si riflette sulla necessità di promuovere stili pastorali che facciano della parrocchia una realtà ecclesiale missionaria nell'ottica della nuova evangelizzazione. Non è la prima volta che il prof. Sannino approfondisce la cosiddetta "pastorale dell'evangelizzazione". La "teologia pastorale" è stata uno degli ambiti più fecondi della Facoltà Teologica di Napoli, che ha visto docenti impegnati in prima linea, come Luigi Maria Pignatiello, Domenico Pizzuti e Ciro Sarnataro. Rallegra il cuore vedere che uno dei suoi studenti, da alcuni anni docente presso l'Istituto Redemptor Hominis, della Pontificia Università Lateranense, si inserisca nel tracciato percorso da tali maestri della teologia pastorale.
Articoli Giuseppe Barzaghi, La prova dell'esistenza di Dio. Il retroscena metafisico della dimostrazione Enrico Berti, Non onto-teologia, ma ricerca delle cause prime Sergio Galvan, Metafisica analitica tra naturalismo e non naturalismo Paul Gilbert, Intuizione o riflessione in metafisica Jean Grondin, I pilastri del pensiero metafisico Massimo Marassi, Trascendenza e fondamento Eugenio Mazzarella, Metafisica e filosofia Leonardo Messinese, La metafisica come unità originaria di physis e logos Mario Micheletti, La metafisica analitica e il problema di Dio Giuseppe Nicolaci, Che significa "metafisica" nella Metafisica di Aristotele? Maurizio Pagano, Ermeneutica e metafisica Emanuele Severino, La storia dell'uomo come storia della metafisica Carmelo Vigna, Che cos'è metafisica Vincenzo Vitiello, La cosa da pensare. Ri-leggendo Was ist Metaphysik? di Heidegger Note e Discussioni Mauro Mantovani, La transdisciplinarità a servizio del dialogo tra metafisica e antropologia Analisi di opere Luigi Perissinotto, Introduzione a Wittgenstein [F. Zennaro] Notiziario, a cura di Philip Larrey Recensioni Angela Ales Bello (ed.), Edith Stein tra passato e presente. Storia e teoresi [M. Galvani] Simone Stancampiano, Tilliette. Cristianesimo e modernità filosofica [P. Manganaro].
Identità diaconale e i suoi compiti sono gli interrogativi introno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status. Dopo aver evidenziato l’evoluzione storica dai dati scritturistici, al Concilio Vaticano II fino ai pronunciamenti più recenti, si analizzano i documenti relativi alla formazione e come il diaconato permanente sia stato implementato in alcune Diocesi italiane, scelte a titolo esemplificativo. Infine, si cerca di tratteggiare alcuni nuclei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale.
La collegialità episcopale fu un’estemporanea novità introdotta dal Concilio Vaticano II? La vita delle antiche Chiese africane rivela una collegialità certamente vissuta, anche se non fissata dottrinalmente. L’epistolario agostiniano racconta la vita sinodale africana tra il 390 e il 430: un racconto articolato cui non manca un’unitarietà, data proprio dal tema della collegialità. I vari aspetti di vita ecclesiale considerati in questo volume sono come rami frondosi di un albero, mentre la sinodalità-collegialità è il tronco che li tiene uniti.
La "Dogmatica cattolica" apparve netta versione originale in tedesco a cura di Leo Scheffczyk e Anton Ziegenaus [dal 1996 al 2003. L'edizione italiana è curata da Manfred Hauke. I volumi si prestano come manuale per chi studia teologia, ma anche come sussidio ispiratore per i teologi di mestiere e per altre persone interessate ad un approfondimento della propria fede. L'opera offre una panoramica completa, organica e recente dell'intera dogmatica in otto volumi.
La dottrina sulla grazia presenta l'applicazione della forza salvifica di Cristo nello Spirito Santo agli uomini. Nella teologia contemporanea il tema è stato sottoposto a "ristrutturazioni" le quali spesso integrano soltanto alcuni elementi di questo "edificio". Nel presente volume si accoglie la sfida di ricomporre i vari elementi per farne nuovamente un insieme. L'autore recepisce i risultati validi della Tradizione e sviluppa la riflessione nell'orizzonte di una problematica vicina al mondo contemporaneo. L'Evento della grazia, nel contesto della storia salvifica universale, è inteso come opera di Dio onnipotente il quale coinvolge l'uomo che collabora liberamente. Scopo di questa azione appare l'elevazione alla visione beatifica, prefigurata dalla grazia (eccezionale) della mistica.
Il CIC del 1983 ha segnato un passaggio dalle "res" (per quanto divine) alle persone: un passaggio di tutta evidenza nel Processo di nullità matrimoniale, e a maggior ragione oggi, dopo la sua riforma. Sarebbe, tuttavia, limitante (ed ingenuo) pensare che si tratti soltanto di un diverso modo di operare: porre la persona "al centro", infatti, esige un cambio non di equilibri ma di struttura, non del Processo soltanto, ma dell'intero Ordinamento giuridico. Guardare alla persona, ascoltare la persona... conoscerla in quanto "persona" non è più opzionale, neppure per il giurista. Si apre così l'ampio orizzonte dell'Antropologia che i canonisti non dovranno solo "supporre" ma "praticare" in prima persona.
«Al ripetuto invito di Papa Francesco di fare del dialogo il metodo per favorire le relazioni umane, la Pontificia Università Lateranense ha risposto tracciando un itinerario per collocare il dialogo in un settore strategico: l'educazione, declinata come cammino pedagogico per costruire la pace e garantire i diritti umani. Un passo concreto in questa direzione è stata la giornata raccontata in queste pagine e che si è svolta in tre momenti diversi, ma uniti dal medesimo fil rouge dell'educazione: la giornata di studio dedicata a Educazione, Diritti Umani e Pace; la firma della "Convenzione" tra la University for Peace dell'ONU e la nostra Università, alfine di creare sinergie al servizio della conoscenza tra diverse culture e del dialogo; l'apertura della mostra Calligraphy for Dialogue, inaugurata da Papa Francesco e organizzata insieme alle Missioni Diplomatiche del Regno dell'Arabia Saudita in Roma e a Ginevra, all'UNESCO e alla Caritas in Veritate Foundation (Ginevra) e dedicata alla memoria di un uomo del dialogo, il Cardinale Jean-Louis Tauran.» (Prof. Vincenzo Buonomo Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense)
Descrizione
Il presente lavoro descrive il bonum coniugum, fine istituzionale del matrimonio, in una prospettiva storica, antropologica e giuridica. Fondamentale il contributo offerto al presente tema da parte del Magistero pontificio, dalla Dottrina canonistica e dalla Giurisprudenza rotale nella sua elaborata definizione e nella sua sistematizzazione quale capo autonomo di nullità matrimoniale; infine, in una prospettiva comparatistica, il contenuto del bonum coniugum è posto in relazione ai valori coniugali attraverso l’esame del modello matrimoniale italiano.
Biografia
Maria Giovanna Sbrolla laureata in Giurisprudenza presso la Libera Università Maria SS. Assunta di Roma, ha conseguito l’abilitazione professionale di Avvocato; dopo aver discusso il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense, ha conseguito il diploma di Avvocato rotale.
L’autore propone una disamina della storia e dello status quo canonico della Fraternità di San Pio X, elaborando delle proposte de iure condendo sulla base dello studio di istituti giuridici confrontati coi peculiari connotati della stessa onde valutarne la spendibilità per un inquadramento canonico della Fraternità, in caso di ritorno nella plena communio con Roma. Si staglia sullo sfondo proprio il problema della communio Ecclesiae che il Diritto Canonico deve promuovere quale unico alveo di fattiva realizzazione della perseguita salus animarum.
«Abbà, dammi una parola!» La richiesta urgente del discepolo che cerca la sapienza nei deserti dell’Egitto nei primi secoli del monachesimo, esprime un desiderio universale (...) Ed io, in cammino sulle strade di Roma, sempre attento a cose che possono cantare in chiavi varie il mistero della vita, osservo i graffiti sui muri, di cui alcuni mi spingono in riflessione.
AUTORE
P. Edmund Power (1952), dell’Ordine di San Benedetto. Entrato nell’Abbazia inglese di Douai, ha compiuto gli studi filosofici all’università di Exeter, e quelli teologici all’università di Londra, dove ha conseguito il dottorato di ricerca. Ordinato sacerdote nel 1978; è stato priore del Collegio Sant’Anselmo sull’Aventino, a Roma, e dal 2005 al 2015 Abate dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura.
Il manuale offre agli studenti dell’Ecclesia Mater uno strumento per accostarsi alla Psicologia della Religione, di cui si chiariscono compiti e limiti; offre una panoramica del pensiero dei “maestri” che hanno delineato le dinamiche che mettono in relazione l’uomo con il Trascendente e i segni che le accompagnano. Presenta alcuni aspetti del contesto contemporaneo, con attenzione particolare alle giovani generazioni; evidenzia il rischio del riduzionismo, foriero di una visione parziale della Religione e dei processi di rifiuto/adesione al credo religioso. Riferendosi all’ambito ebraico-cristiano, il manuale esemplifica processi e meccanismi della relazione uomo-Dio anche utilizzando alcuni passi della Sacra Scrittura.
Biografia
Alessandro Panizzoli, psicologo, è membro della Società Italiana di Psicologia della Religione ed è consulente del Ministero della Giustizia. Collabora con l’Editrice La Scuola, presso cui ha pubblicato articoli e libri per l’IRC, curandone l’aspetto antropologico-storico e psicologico. Insegna Religione cattolica nella Secondaria superiore ed è docente di Psicologia della Religione presso l’ISSR Ecclesia Mater
“Quello di Mura è itinerario di carattere storico-filosofico, teoretico-speculativo e pratico-riflessivo [...]. Un vasto movimento di ricerca e riflessione — sovente su piani paralleli (come già si evince nei primi volumi di questi Scripta Hermeneutica), sovente per percorsi intrecciati [...], secondo un incedere lineare e progressivo, per scansione “storica” o dell’argomentazione, oppure a spirale [...]. Quella di Mura è filosofia che ha fundamentum nel discorso ermeneutico della verità, nella proposta di una “filosofia ermeneutica veritativa” quale specifica prospettiva metodologica ed epistemologica — contrapposta alla vaghezza delle proposte di semiosi soggettiva, relativa, multivoca o infinita — e quale filosofia di “sostanza” ontologica contrapposta a ogni deriva nichilistica, relativistica e debole [...]. Si tratta di una ermeneutica autenticamente filosofica, sia perché versata nel lavoro di interpretazione dei discorsi espressi nel linguaggio [...]; sia ancora perché un esercizio autenticamente interpretativo richiede l’attitudine al riconoscimento dell’autonomia del testo, della (inevitabile) parzialità del punto di vista soggettivo, del valore di un’etica della ragione, della comunicazione e del riconoscimento posta al di sopra di motivi ideologici o strumentali; sia infine perché la validità di un punto di vista su contenuti e comportamenti pratici si lega non solo alla forza epistemica dell’argomento o alla coerenza del procedimento ma anche all’ideale [...] di una comunità illimitata della comunicazione.” Dall’Introduzione di Vinicio Busacchi
Biografia
Gaspare Mura è Professore Ordinario Emerito di filosofia della Pontificia Università Urbaniana, dove ha ricoperto le cattedre di Storia della filosofia antica, Filosofia della religione, Ermeneutica filosofica, ed è stato Direttore dell’Istituto Superiore per lo Studio dell’Ateismo, dell’Urbaniana University Press e della rivista di Filosofia e Teologia “Euntes Docete”. È stato docente di Ermeneutica filosofica presso le Pontificie Università Lateranense e della S. Croce e dal 1993 al 2013 Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura. Ha al suo attivo oltre 100 pubblicazioni dedicate alla filosofia ermeneutica, alla filosofia della religione ed allo studio del fenomeno religioso. I 4 volumi degli Scripta Hermeneutica, ordinati per tematiche: ermeneutica veritativa, filosofia pratica, religione e teologia, interpretazioni storiche, si articoleranno in modo da comporre un quadro organico del pensiero dell’Autore, suggerendo le ricche potenzialità dell’«ermeneutica veritativa».
Roberto Di Ceglie, Professore Ordinario di Filosofia della Religione alla P.U.L. Visiting
Scholar presso diversi centri di ricerca della University of Notre Dame (USA). Tra le sue pubblicazioni: Amore e obbedienza in filosofia, Lindau, Torino 2013, con P. Moser; la curatela dell’edizione italiana dell’opera di A. Plantinga, Garanzia della fede cristiana, Lindau, Torino 2014.
Vinicio Busacchi, Professore Associato di Filosofia Teoretica presso l’Università di Cagliari e referente scientifico del Fonds Ricoeur per l’Italia. Tra le sue pubblicazioni: Habermas and Ricoeur’s Depth Hermeneutics: From Psychoanalysis to a Critical Human Science, Springer International Publishing, Cham 2016.