L’enciclica Ut unum sint e la lettera apostolica Orientale Lumen costituiscono il testamento ecumenico di Giovanni Paolo II, la conferma e il nuovo slancio per un cammino che attende con evangelica impazienza di divenire piena ed esplicita comunione. L’autore, docente di ecumenismo alla pontificia Facoltà teologica “Marianum”, fa emergere dai due testi l’intenzione che soggiace a entrambi: rivolgere un pressante invito a varcare la soglia del confessionalismo e a inoltrarsi nel mare aperto della conoscenza e della frequentazione reciproche, liberi dalla paura della diversità e grati al Signore che ha saputo destare in tanti cuori lo zelo per l’ adempimento della sua volontà: che tutti siano una cosa sola perché il mondo creda.