Nato nel contesto dell'ecclesiologia di comunione e di missione del Concilio Vaticano II e dal desiderio di trovare nuove vie per la nuova evangelizzazione, il libro porta alla ribalta la presenza-di-Gesù-in-mezzo-ai-discepoli-riuniti-nel-suo-nome (Mt 18,20). Guidato dalla Sacra Scrittura, dal Magistero recente, così come dal carisma del suo Fondatore, sant'Eugenio di Mazenod, e da presenze testimoniali nostre contemporanee, l'Autore cerca il segreto della fecondità missionaria per ogni forma di apostolato, proponendo piste di soluzione ai piccoli e grandi problemi dell'uomo e del mondo contemporaneo. Una catechesi sulla "comunione missionaria", per costruire insieme la fraternità universale sulle vie della sinodalità.
Il ruolo dei laici nella Chiesa nella prospettiva della nuova evangelizzazione del terzo millennio. Qual e l'identita, il ruolo e la corresponsabilita dei fedeli laici nella vita e nella missione della Chiesa? Quali prospettive si aprono per la ministerialita del laicato nella nuova fisionomia della Chiesa che si va scoprendo agli inizi del nuovo millennio? Cosa fare per rispondere alle esigenze della nuova evangelizzazione? A queste e ad altre domande risponde il libro, con puntualita di argomenti e chiarezza di vedute. Costante e il riferimento alla parola di Dio, al magistero della Chiesa, e ai dati di fatto sempre nuovi che chiedono di essere letti e interpretati con grande sensibilita.
Il libro vuole favorire nelle religiose animatrici vocazionali quegli atteggiamenti che permettono una fedele ed efficace comunicazione dei valori vocazionali al mondo giovanile. Il libro riporta gli Atti del Convegno per animatrici vocazionali, promosso dall'USMI nello scorso Marzo, sulla scorta di una lettura e attualizzazione vocazionale del Documento: Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, gli Orientamenti pastorali dell'episcopato italiano per il primo decennio del 2000. Interessante e la prospettiva di fondo del volume: una lettura al femminile", ossia a dire una visione non neutrale, non astratta, bensi fortemente situata e 'concreta' della realta ecclesiale e della vocazione stessa, con una modernita di prospettiva e una visione delle cose che chiama in causa in modo decisivo il "genio femminile". "