Don Bernardo è stato un missionario nel senso più ampio del termine. Lo è stato con la sua parola, con la sua attività apostolica, con i suoi scritti, ma soprattutto con la sua testimonianza di vita. Un missionario che ha voluto percorrere le orme del grande Paolo di Tarso, del quale nutriva profonda ammirazione. Per molte persone è stato un'àncora, un punto di riferimento, sempre con il sorriso sulle labbra. Don Bernardo è riuscito a comprendere i messaggi della Provvidenza, a leggere negli eventi, piacevoli o meno, la volontà di Dio. In questo senso, ha saputo accogliere l'invito alla missionarietà rivolto verso la Russia, a quell'immenso Paese crogiolo di razze e di religioni che all'epoca (1989) si apriva lentamente alla libertà e alla trasparenza dopo decenni di comunismo. Erano gli anni di Michail Gorbaciov, della perestroika, della glasnost, della caduta del muro di Berlino e tutto questo non è passato inosservato agli occhi di don Bernardo, che si è reso immediatamente disponibile per la missione in Russia, dove ha svolto la sua preziosa opera pastorale dal 1990 al 2002 sotto la guida della gerarchia cattolica ricostituita da papa Giovanni Paolo II.
Maria, la Madre di Gesù, come buona pedagoga e buona mamma, educava e guidava don Stefano: "Lasciati condurre da Me" quante volte vorresti fare e non puoi. Oh, questa impotenza di fare, la tua esperienza di fragilità, la pazienza che devi esercitare, questa attesa talvolta come ti costa, come ti fa soffrire, come ti purifica...". Don Stefano Gobbi, nella sua vita sacerdotale, ha ascoltato le "locuzioni" interiori che la Vergine Maria gli rivolgeva, ed è diventato l'umile strumento con cui la Madre di Dio ha dato vita al Movimento Sacerdotale Mariano, perché il suo Figlio Gesù fosse meglio conosciuto, onorato e amato.
Un nuovo titolo per scoprire i segreti dell'impero di cristallo, attraverso pagine da colorare e da completare con gli stickers. Età di lettura: da 3 anni.
A CATERINA (MARGHERITA BUY), GIOVANE SUORA, VIENE CONSEGNATO UN NEONATO AVVOLTO IN UN MAGLIONE; ATTRAVERSO L’ETICHETTA RISALE A ERNESTO (SILVIO ORLANDO), FORSE IL PADRE, UOMO SOLITARIO E IPOCONDRIACO. ENTRAMBI, CON SENTIMENTI DIVERSI, VENGONO PROFONDAMENTE COINVOLTI NELLA RICERCA DELLA MADRE, TERESA (CAROLINA FRESCHI): UNA DONNA CONTINUAMENTE ALLA RICERCA DI UN POSTO DI LAVORO MIGLIORE E DI UNA CASA. OGNUNO DI LORO HA PERSO QUALCOSA: UN PROGETTO SENTIMENTALE, UNA FAMIGLIA, UNA PERSONA CARA, UNA CASA, L’IDEA STESSA DEL FUTURO. E’ COME SE, RISPETTO AL MONDO DEGLI ALTRI, FOSSERO UN PO’ PIÙ INSTABILI, PIÙ DEBOLI, SENZA ANCORE O PUNTI DI RIFERIMENTO CONCRETI. A LORO MODO SONO “FUORI DAL MONDO”.
“Non secondari rispetto ai contenuti giuridici, Benigni ha evidenziato lo spirito e la dimensione utopica e poetica presenti nei 12 principi fondamentali che ha letto e commentato con profondità unita ad amore ed arguzia. Pochissime e non compromettenti le poche imprecisioni presenti nel vivace eloquio, che ha comunque catturato dal primo all’ultimo istante.
Ma quello che più conta, Benigni è riuscito a cogliere lo spirito che animò i padri costituenti, «politici divisi su tutto ma non sull’essere uniti», unità nella diversità che ha espresso una vera e propria visione capace di indicare un disegno unitario, salvando e valorizzando allo stesso tempo l’identità di ciascuno. È questo che la Costituzione esprime, ed è questo che manca a non pochi politici e parlamentari di oggi, figli di un porcellum che rinnega l’autentico spirito della Costituzione.
Teo ha 19 anni, l’esame di maturità tra pochi minuti, un padre irascibile e rompiscatole e una madre in cerca di libertà, in campagna, con un altro uomo. Il sogno di Teo è quello di fare lo scrittore. Vorrebbe iscriversi alla scuola Carter, ma gli servono 7mila euro che non ha. Non ha nemmeno un lavoro. Intanto al padre viene diagnosticato un grave male e anche Chiara, la ragazza che ha appena conosciuto e che gli fa girare la testa, minaccia di andarsene, in Armenia, alla ricerca del primo vitigno dell’umanità.
Regia di Paolo Damosso
La missione e le attività delle Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino, figlie di Barbara Micarelli, raccontate attraverso i volti, i pensieri, le attività quotidiane delle loro case sparse nel mondo.
Un mondo aperto, vivo, ispirato, che ama. Il mondo di Barbara.
Il DVD contiene il film, il trailer, il saluto della madre generale, la cronologia della vita di Barbara Micarelli, i videoclip delle missioni in Albania, Filippine, Perù.
Con la voce di Massimo Wertmüller.
Pubblico consigliato
Adulti; giovani delle scuole superiori; ragazzi delle scuole medie guidati da un insegnante/educatore.
Lingue
• Italiano
• Inglese
• Spagnolo
Giovanni Buscemi, detto u magu, è uno psicoterapeuta tornato da poco a Cittanova, in Calabria, da dove era fuggito ancora ragazzo per inseguire i suoi sogni. In paese incontra Livia Antonietta, il suo amore di gioventù. La donna le chiede di aiutare Maria, una diciassettenne che la madre crede posseduta dal demonio.
Giovanni comincia la terapia e, con la forza della parola, inizia a scavare nel passato della ragazza, orfana di padre e cresciuta in un ambiente repressivo. Cosa tormenta Maria e la rende preda di crisi convulsive così terribili da farla sembrare indemoniata? Nonostante la cura sembri funzionare, c’è ancora qualcosa nascosto nel cuore della ragazza. Nel frattempo a Cittanuova le malelingue dicono che tra medico e paziente ci sia in realtà una relazione, e Maria viene aggredita verbalmente e fisicamente da alcune donne del paese. Sarà Giovanni – che ha riallacciato i rapporti sentimentali con Livia – a sal- varla dalle megere e a riuscire, con pazienza e intuito, a liberare la ragazza dai suoi dèmoni.