Questo libro è il racconto pieno di vita di una mamma e un papà che rincorrono i loro figli nel mondo, da Oriente a Occidente, fino ad incontrarli in modo straordinario. Un viaggio senza confini, proprio come l'amore, in cui ogni gesto e ogni parola vengono affidati al dono della Grazia. Il volume contiene in appendice, e per la prima volta tradotta in italiano, la Novena de Aguinaldos, detta anche la Novena al Bambino Gesù. Questa devozione fa parte della tradizione del popolo latino americano e viene recitata nei nove giorni che precedono il Natale, per predisporre il cuore a vivere l'attesa e accogliere Gesù.
Una casa per me è un libro che vuole rappresentare i luoghi del bambino adottivo per accompagnarlo a comprendere, con approccio Montessori, il significato dei vari snodi della sua storia, e collocarsi nel tempo con continuità e verità. Dare un senso a questi passaggi è un compito evolutivo del bambino che vive l'esperienza dell'adozione e che assieme a genitori e fratelli è impegnato a costruire la sua famiglia.
Questo libro narra una storia d'amore. L'amore di un giovane per il suo lavoro di ?sioterapista, il suo amore per le persone che si trova a curare. Un amore straordinario che si riversa in quel contenitore che troppo spesso, e ingustamente, è dipinto di grigio e dentro cui si svolge la vita di anziani, disabili, malati. Un amore che genera allegria, condivisione, un affetto mai melenso, anzi schietto. Il protagonista del romanzo si innamora così tanto che con tenerezza ci accompagna a conoscere dei personaggi un po' speciali. Franco, Giovanni, Mario...
L'Opera affronta i temi dell'esperienza emotiva, psicologica ed esistenziale propria della famiglia adottiva. In partenza c'è la coppia aspirante l'adozione e, al vertice, il bambino che attende di essere adottato. Il viaggio che porterà l'uno incontro all'altro parte dalle radici di ognuno dei protagonisti per arrivare alla raccolta dei frutti di una particolare pianta. Questo albero ha bisogno di crescere diritto, con nutrimento e consapevolezza. L'autrice, che sta dedicando la sua vita professionale, e la sua esperienza umana, alle famiglie e ai bambini adottivi attraverso il Servizio Adozioni del Comune di Perugia (ma non solo), parla al cuore e raggiunge il lettore a prescindere dal suo credo religioso e politico.
Un libro double face: illustrato nel lato "bambini" e ricco di utili indicazione nel lato "mamme e papà". Un libro sull'adozione e sulle parole giuste da usare per raccontarla. Un libro double face: un lato - colorato e illustrato - è per i bambini; un un lato - pieno di parole edificanti - è per le mamme e i papà. L'opera è ideata per spiegare ai bambini (non solo a quelli adottivi) e agli adulti (non solo ai genitori, ma anche agli educatori) cos'è l'adozione e come va raccontata. Quali sono le parole giuste da usare e quelle da scartare. Qual è l'atteggiamento migliore da avere, e quale l'approccio che fa male quando si parla di adozione, in particolare quando si tratta di parlare con i bambini adottivi della loro storia. Una questione di franchezza e tenerezza, onestà e delicatezza.
Questo libro racconta la storia d'amore tra una mamma ed il suo bimbo "speciale". Chi leggerà queste pagine si lascerà coinvolgere dalla gioia, dal senso dell'attesa, ma anche dal dolore che pervade i sensi e dalla "morte" dell'anima. Si lascerà poi toccare dal sentimento di rinascita, dallo schiudersi di una forte speranza, dalla presa coscienza del dono ricevuto da Dio: Emanuele. I sentimenti e gli episodi narrati conducono a comprendere finalmente perché Emy è considerato dalla sua mamma un bimbo solamente "nato" down. Questo libro e'un inno alla vita che, per quanto travagliata possa essere, rivela sempre un'avventura meravigliosa. E la disabilità, nell'ottica luminosa della fede, diventa occasione per capire ciò che nella vita conta davvero...
Il libro raccoglie le pagine più divertenti del diario di bordo di una famiglia alle prese con le sue avventure adottive. "Hai presente quando la tua navicella va a sinistra ma avevi girato a destra? Rigiri a sinistra sperando finalmente di andare a destra, ma la navicella continua ad andare a sinistra. Nel panico, inizi ad agitare la cloche freneticamente qua e là, qua e là, ma la navicella prende a sobbalzare, su e giù, su e giù. Insomma, hai presente quando la navicella non risponde più ai comandi? Quando sembra vivere di vita propria (ma una vita che va contro la tua)? No?! Non ti è mai capitato?! È perché forse non ti sei mai avventurato in una seconda adozione in Colombia, per prendere un bimbo piccolo, affamato e in sovrappeso, avendo già un primogenito (colombiano pure lui) di neanche 4 anni, geloso, leader e affettuoso al limite della molestia. O forse perché, a differenza nostra, sei un ottimo pilota. La nostra navicella si chiama famiglia e in questo diario raccontiamo come stiamo cercando di portarla in orbita. Sarà divertente leggere alcuni passaggi, e contemporaneamente sarà abbastanza drammatico. Ma è la nostra storia, senza finzioni, senza bugie, tutto vero, anche se a volte non ci fa onore".
Papa Francesco nel videomessaggio in occasione dell'inaugurazione di Expo Milano 2015 ha ricordato i volti e le storie, la voce e il grido di persone che giungono fino all'evento milanese: sono "i volti di milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano" è "la voce di tanti poveri che fanno parte di questo popolo e con dignità cercano di guadagnarsi il pane col sudore della fronte". È guardando a questi volti e ascoltando queste voci, nell'incontro con i migranti nel mondo e in Italia, tra sofferenza e condivisione, sfruttamento e tutela, che è stato costruito il XXIV Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. La riflessione annuale è sintetizzata dal tema "migranti, attori di sviluppo", con il quale si è voluto guardare al migrante quale persona attiva e propositiva in grado di dare e contribuire allo sviluppo del Paese. Questo volume - grazie alla collaborazione di studiosi ed esperti delle tematiche migratorie di diverse discipline e accademie italiane - presenta la situazione della mobilità internazionale e nazionale, per poi soffermarsi, nella specifica sezione dedicata all'Expo Milano 2015, su due argomenti: il cibo come causa delle migrazioni e il cibo come occasione di sviluppo, nella consapevolezza che a volte basta solo cambiare la prospettiva per essere sensibilizzati diversamente alle problematiche sociali. Arricchisce il volume una sezione dedicata all'analisi dei contesti territoriali italiani...
Il volume presenta uno dei più grandi drammi sociali del nostro tempo: il distacco dei figli dai genitori partiti in emigrazione. In queste pagine viene descritto lo specifico caso dell'Ucraina, una terra in cui centinaia di migliaia sono i genitori, padri e soprattutto madri che hanno lasciato i loro figli nella speranza di guadagnare, fuori dei confini nazionali, ciò che permetterà di vivere un futuro migliore a tutta la famiglia. "Non si può essere indifferenti - si legge nella Prefazione - a quanto raccontato in questo volume, ma anzi la sua lettura interroga nel profondo, chiama a nuove responsabilità ciascuno di noi nel momento in cui occorre ringraziare per ciò che si ha e che altri non possono avere, ma soprattutto a nuove sensibilità nel momento in cui nelle proprie famiglie o in famiglie a noi vicine si incontra la presenza di una collaboratrice che vive l'esperienza di tante donne ucraine o di altri paesi che, per bisogno, vivono lontane dai figli. Un libro che aiuta anche a pensare a come la famiglia migrante sia un soggetto necessariamente da tutelare e accompagnare nel suo cammino". La comunità ucraina in Italia - con 225.000 persone all'inizio del 2013 - costituisce la quinta comunità in Italia per numero di immigrati. L'80% delle presenze ucraine è costituita da donne e madri, che spesso sono emigrate dall'Ucraina in Italia da sole, lasciando nel paese d'origine una famiglia e figli, i genitori anziani. Sono donne che nelle nostre famiglie curano anziani...
Nel 2013 Caritas Italiana e Fondazione Migrantes inaugurano una nuova fase della loro collaborazione sugli studi e gli approfondimenti in materia di mobilità verso l'Italia. Dopo 30 anni di immigrazione nel nostro Paese, i due organismi della Conferenza Episcopale italiana hanno ritenuto di intraprendere un nuovo percorso per lo studio della mobilità che privilegi l'osservazione delle varie realtà locali partendo dalla ricca rete delle sedi diocesane fino ad arrivare ai vari riferimenti istituzionali e associativi sul territorio nazionale e internazionale. Superando l'ottica prettamente statistico-quantitativa nella lettura del fenomeno migratorio per aprirsi a un'analisi più qualitativa - si legge nell'Introduzione - il volume si presenta più agile e di natura maggiormente divulgativa e particolarmente attento a far emergere l'ordinaria presenza immigrata in Italia e nei singoli territori raccontandone le specificità, le diverse caratteristiche oltre che i diversi progetti portati avanti, senza trascurare l'analisi dei punti di forza e delle debolezze rintracciate dagli operatori Caritas e Migrantes nelle diverse realtà territoriali. Il tema scelto per questa edizione è Immigrazione. Tra crisi e diritti umani, e rappresenta il filo conduttore delle 5 sezioni del Rapporto. Tra esse, spiccano Fatti, numeri e immagini (racconto ragionato dei principali avvenimenti del 2013 nel settore dell'immigrazione)...