I Vangeli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo: alcuni respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù; altri vengono composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi, e raccolgono narrazioni della tradizione orale che guardano soprattutto alle situazioni lasciate in sospeso dai quattro Vangeli canonici.
Gli Apocrifi del Nuovo Testamento nella presente edizione sono stati curati da Mario Erbetta e pubblicati da Marietti tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento: si tratta di un’opera fondamentale che spazia non solo nella filologia e nella linguistica, ma anche nella tradizione giudaica e cristiana, nella letteratura rabbinica e patristica, nell’intricato mondo della gnosi e in quello della più classica esegesi biblica.
Sommario
Introduzione generale. 1. Canonico e apocrifo. 2. Forme e tipi: origine degli apocrifi del NT. 3. Formazione e affermazione del canone neotestamentario. 4. Chiesa e apocrifi; influsso, bibliografia e valore.
Testi affini e vangeli canonici. 1. Agrapha. 2. Papiri con frammenti di antichi vangeli apocrifi. 3. Vangeli giudeo-cristiani. 4. Vangelo di Pietro. 5. Vangelo degli Egiziani.
Vangeli gnostici e testi affini. 1. Scritti dei Dodici, dei Settanta, sotto il nome di apostolo o di santa donna. 2. Vangeli con autore del messaggio il Salvatore o con richiamo nel titolo a entità astratte o impersonali. 3 Vangelo con il nome di persona del VT. 4. Vangeli attribuiti a eresiarchi o con il nome dei loro seguaci. 5. Vangelo con il nome dei lettori.
Appendice
Note sull'autore
Mario Erbetta (1924-2002) è stato docente di Siro-caldeo, Greco biblico e Copto alla Pontificia Università Urbaniana. Filologo meticoloso, leggeva l’antico geroglifico e conosceva sumerico, semitico orientale e occidentale, copto, etiopico, armeno, arabo, aramaico, siriaco e persiano.
«François Bovon fornisce al lettore il materiale necessario per potersi fare una propria opinione. Sia a chi condivida questo o quel parere dell'autore sia a chi ne dissenta, sempre viene chiesto di pensare, e per questa ragione l'opera merita d'essere definita magistrale», così conclude una delle molte entusiastiche recensioni all'opera. Su base filologica le pagine di F. Bovon si mostrano costantemente interessate sia al talento letterario di Luca sia agli orientamenti teologici che lo animano, e a ciò che fa l'originalità di Luca: la predominanza della cristologia sull'ecclesiologia e dell'evangelizzazione sull'edificazione. La storia dell'esegesi e della ricezione del vangelo lucano riserva poi non poche e straordinarie sorprese.
Una grande opera in 12 volumi: 8 dedicati all’Antico Testamento, 4 al Nuovo Testamento. Un’edizione ricca di commenti, approfondimenti e illustrazioni, per guidare il lettore nell’interpretazione del libro più complesso e amato di tutti i tempi.
Diretta da Gianfranco ravasi
Con l’aiuto del commento biblico suddiviso su tre livelli di note (spiegazione dei versetti, commento narrativo, commento visivo) e grazie alla guida sapiente di Gianfranco ravasi curatore dell’opera, il lettore viene condotto gradatamente alla scoperta di quel tesoro prezioso che è La Bibbia, aiutato da approfondimenti tematici nella prospettiva familiare (Zattoni - Gillini).
Nuova sia per l'impostazione sia per l'equilibrio con cui vengono affrontate le questioni storiche, culturali, letterarie e teologiche connesse con i testi raccolti sotto il titolo di Nuovo Testamento, l'introduzione di Eugene Boring si segnala per l'estrema chiarezza con cui vi si articolano le problematiche più complesse e per l'originalità con cui si espongono gli aspetti salienti messi in luce dallo studio della Bibbia degli ultimi decenni.
Il lavoro di Boring è frutto di una vita di studi dedicati alla ricerca biblica e all'insegnamento del Nuovo Testamento, ed è più che un libro: è una biblioteca in un unico volume, in cui l'autore dà prova di saper combinare un'approfondita conoscenza di ogni singolo scritto neotestamentario con una solida e innovativa visione d'insieme del Nuovo Testamento. Questo libro della chiesa è illustrato in tutta la sua complessità, dalla domanda più semplice perché "testamento" e perché "nuovo"? - all'interrogativo più attuale: perché una comunità di fede organizzata attorno a una parola che sempre la trascende?
Nel primo volume sono affrontate le questioni preliminari da cui non è possibile prescindere quando si miri a collocare il Nuovo Testamento e gli scritti che lo compongono nei contesti che ne videro la nascita, e viene affrontata la figura di Paolo, con le lettere e la scuola che da lui emanarono. Il secondo volume dell'Introduzione al Nuovo Testamento ricostruisce l'eredità lasciata da Paolo e le controversie che ne seguirono. Ma la parte preponderante del tomo è, com'è ovvio, riservata all'esame dei quattro vangeli canonici e insieme degli Atti degli Apostoli e dell'Apocalisse di Giovanni.
Ed è forse nel secondo volume che emerge in tutta la sua profondità come qualsiasi discorso cristiano autentico sulla parola di Dio implichi sempre un aspetto ecclesiale intrinseco, sua forza e sua debolezza: il Nuovo Testamento è il libro della chiesa e, come recita uno dei testi maggiori che esso tramanda, "noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa potenza straordinaria appartiene a Dio e non proviene da noi".
Suddiviso in tre volumi, il commento diretto da Gregory K. Beale e Donald A. Carson è opera di specialisti che passano al vaglio in modo sistematico tutte le citazioni, le allusioni e le reminiscenze dell'Antico Testamento contenute nel Nuovo. Scandita secondo la successione degli scritti nel canone neotestamentario, l'opera illustra in modo articolato e al tempo stesso puntuale come ogni singolo testo neotestamentario si serva di passi veterotestamentari secondo prospettive e per finalità teologiche peculiari. Ogni citazione o allusione o reminiscenza è approfondita sia nel contesto attuale nel Nuovo Testamento sia nel contesto originario veterotestamentario da cui essa proviene, come anche nell'ottica in cui il giudaismo del tempo o il giudaismo antico in generale si ponevano in rapporto al passo o alla fonte veterotestamentaria in questione. Sulla base di questo esame preliminare, il testo veterotestamentario è studiato nella specifica funzione argomentativa e letteraria e infine teologica che esso assolve nello scritto neotestamentario in cui è ripreso. Il primo volume dell'opera è dedicato ai tre vangeli sinottici.
Una grande opera in 12 volumi: 8 dedicati all’Antico Testamento, 4 al Nuovo Testamento. Un’edizione ricca di commenti, approfondimenti e illustrazioni, per guidare il lettore nell’interpretazione del libro più complesso e amato di tutti i tempi.
Diretta da Gianfranco ravasi
Con l’aiuto del commento biblico suddiviso su tre livelli di note (spiegazione dei versetti, commento narrativo, commento visivo) e grazie alla guida sapiente di Gianfranco ravasi curatore dell’opera, il lettore viene condotto gradatamente alla scoperta di quel tesoro prezioso che è La Bibbia, aiutato da approfondimenti tematici nella prospettiva familiare (Zattoni - Gillini).
I quattro Vangeli
Sotto la direzione di Armando J. Levoratti e con la collaborazione di Elsa Tamez e Pablo Richard, il Nuovo Commentario Biblico - Nuovo Testamento, in due volumi, coniuga spirito ecumenico, rigore accademico e intento pastorale. Avvalendosi del contributo delle voci più significative del panorama esegetico latinoamericano e grazie alla grande varietà di approcci nella pratica dell’esegesi e dell’ermeneutica biblica che lo contraddistingue, il Commentario rilegge e attualizza la Parola di Dio all’interno della realtà culturale contemporanea, secondo le indicazioni emerse dal Concilio Vaticano II e in risposta all’esigenza sempre più sentita di una interpretazione del testo biblico in grado di guidare il cristiano di oggi verso una fede più adulta e consapevole. Levoratti Armando J. - Editor
I Vangeli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo: alcuni respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù; altri vengono composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi, e raccolgono narrazioni della tradizione orale che guardano soprattutto alle situazioni lasciate in sospeso dai quattro Vangeli canonici.
Gli Apocrifi del Nuovo Testamento nella presente edizione sono stati curati da Mario Erbetta e pubblicati da Marietti tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento: si tratta di un’opera fondamentale che spazia non solo nella filologia e nella linguistica, ma anche nella tradizione giudaica e cristiana, nella letteratura rabbinica e patristica, nell’intricato mondo della gnosi e in quello della più classica esegesi biblica.
Sommario
1. Infanzia. 2. Passione. 3. Assunzione. 4. Appendice.
Note sull'autore
Mario Erbetta (1924-2002) è stato docente di Siro-caldeo, Greco biblico e Copto alla Pontificia Università Urbaniana. Filologo meticoloso, leggeva l’antico geroglifico e conosceva sumerico, semitico orientale e occidentale, copto, etiopico, armeno, arabo, aramaico, siriaco e persiano.