La Casa editrice Sovera presenta, in edizione aggiornata ed ampliata, il volume Padre Pio. Il Confratello di Angelo Maria Mischitelli. Il libro pubblica le testimonianze dei confratelli raccolte dall'autore in forma di interviste. Padre Pio è visto, nel recinto claustrale di un convento di Cappuccini di un paese lontano dal mondo, nella sua dimensione domestica di frate "speciale" in convivenza con altri frati, coscienti che il Confratello, pur residente in locali ristretti e isolati, era conosciuto nel mondo, venerato da tanti, studiato da molti, discusso da alcuni.
Biografia documentata che tratta dell'uomo, del frate e del sacerdote Pio nella sua realtà terrena, visto e studiato "dentro" e "fuori", prima come uomo e religioso poi come santo. Vi sono poi, oltre agli aspetti prodigiosi, carichi di simbolismi anche questioni particolari mai prese in considerazione prima, come la dimensione affettiva e il voto di castità, il passaparola sulla dispensa dal voto di povertà nell'ambito dell'artificiosa sistemazione giuridica dell'ospedale e altro ancora, il tutto in convivenza con il suo essere frate cappuccino a tutto campo nella semplicità della vita fraterna dove lo straordinario si sminuzzava nell'ordinario.
Tutto ciò che riguarda Padre Pio è stato sviscerato dai mass media, soprattutto dopo la proclamazione della sua santità. Solo un aspetto della sua vita resta ancora in ombra: la persecuzione cui fu sottoposto da parte della Chiesa. Una persecuzione che rimane un enigma. Iniziata subito dopo la comparsa delle stigmate sul corpo del religioso, è durata, sempre più accanita, per il resto della sua vita e per diversi anni anche dopo la morte. Padre Pio visse in un continuo dissidio. Tremendo. Martirizzante. Furono molte le persone umane fallibili che all'interno della Chiesa cattolica, ebbero il compito di giudicare la sua vita, la sua condotta e i suoi fenomeni mistici, e che si sbagliarono clamorosamente. La cosa grave sta nel fatto che quelle persone erano ai vertici di vari dicasteri vaticani, in particolare il Sant'Uffizio, il supremo tribunale per la difesa della fede. "Dimenticare le sue sofferenze significa tradirlo" mi disse un giorno Fra Modestino, un confratello di Padre Pio, considerato, dopo la morte dello stigmatizzato, il suo erede. Non è possibile pensare Gesù senza croce; non è possibile pensare Padre Pio senza sofferenze. Questo libro intende soffermarsi soprattutto sul racconto di queste sofferenze "morali e spirituali". E sulle persecuzioni che ne furono causa e che il religioso subì per tutta la vita. Il racconto si basa su migliaia di documenti conservati nell'Archivio segreto del Vaticano e in quello del Sant'Uffizio...
"L'autore in poche pagine ha saputo riassumere e raccontarci i tratti caratterizzanti la figura e la spiritualità di Padre Pio. Con un ingegnoso e ben riuscito artificio letterario, ci racconta Padre Pio, proprio dalla A alla Zeta. Ringrazio l'autore e per il bene spirituale che questo libretto apporterà a quanti lo leggeranno." (dalla presentazione di Fr. Mariano Di Vito, OFM Cap., Direttore "Voce di Padre Pio")
Il 16 giugno 2002 Padre Pio da Pietrelcina viene proclamato santo da papa Giovanni Paolo II che, per sintetizzarne l'intera esistenza, apre l'omelia con un passo del Vangelo di Matteo (11,30): "Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero". Il giogo evoca, senza ombra di dubbio, le molte prove a cui fu sottoposto, in vita e dopo la morte, l'uomo che il popolo dei fedeli avrebbe voluto "Santo subito". Questa biografia, una vera e propria inchiesta sulla vita di San Pio da Pietrelcina, accende i riflettori sulle molte persecuzioni che dovette subire, dentro e fuori la Chiesa, da parte dei suoi stessi confratelli e di alte cariche ecclesiastiche; un'indagine sui documenti spariti, sugli ostacoli nel processo di canonizzazione, sulle omissioni e sui silenzi attorno alle sue stigmate. Ne emerge un ritratto a tutto tondo non solo del Santo ma anche del mondo in cui si trovò a vivere e a compiere la sua missione evangelizzatrice. Padre Pio ha vissuto tra anime buone e peccatori, preti in malafede e papi illuminati, malpensanti e fedeli devoti; la sua figura di mistico capace di costruire grandi e concrete opere di carità, anche nonostante incursioni di menti criminali, ha diviso e fatto discutere. E continua a farlo. Complete dei documenti segreti che vennero esclusi dal processo di canonizzazione, queste pagine aiutano a capire come e perché il figlio di un'umile famiglia di contadini è diventato, per il mondo, simbolo di sofferenza e di salvezza.
"Questo libro è centrato sul 'ricordarsi dell'insegnamento' che io ho ricevuto dal mio primo padre spirituale: Padre Pio. Io che ho ricevuto la fede, che è sempre dono di Dio e Grazia, sono chiamato, con la massima umiltà, a far memoria di quegli avvenimenti, piccoli o grandi, vissuti accanto al mio amatissimo padre spirituale: Padre Pio, non solo come ricordo di un tempo di Grazia vissuto accanto a lui, ma soprattutto come mio ineludibile e umile carico di responsabilità verso i miei fratelli, che attendono la mia memoria, perché tramite gli incontri con Padre Pio e il suo mondo, possano più speditamente incontrare, a loro volta, Cristo Gesù" (l'autore).
Francesco Forgione, che diventerà famoso in tutto il mondo con il nome di padre Pio, nacque a Pietrelcina (Benevento) nel 1887. Entrato nel noviziato cappuccino nel 1903, divenne sacerdote nel 1910. L'8 settembre di quell'anno ebbe per la prima volta le stimmate invisibili, che il 20 settembre 1918 si trasformarono in piaghe visibili alle mani, ai piedi e al costato. Dal 1916 risedette nel convento di San Giovanni Rotondo (Foggia), dove morì il 23 settembre 1968. Dopo un intervento personale di papa Giovanni Paolo II, nel 1983 si poté aprire il processo canonico sulla vita, le virtù e i miracoli di padre Pio, che ha condotto alla beatificazione, il 2 maggio 1999, e alla canonizzazione, il 16 giugno 2002, del cappuccino, primo sacerdote stigmatizzato della storia. Un libro dedicato soprattutto ai giovani che racconta - anche a chi ancora non la conosce - la vita del santo, ne riassume il pensiero e ne spiega l'attualità.
Un libro, frutto della tesi di dottorato in Teologia, con specializzazione in Pastorale Giovanile e Catechetica, nel quale l’autore intende far dialogare il santo cappuccino Padre Pio da Pietrelcina con il mondo giovanile per ricercare nei suoi scritti gli elementi della sua proposta pastorale e consegnare ai giovani stessi Cristo Crocifisso e Risorto, che rappresenta il messaggio centrale della vita e della spiritualità di Padre Pio. Non solo, partendo e studiando in profondità l’attuale condizione giovanile fr. Nazario ha cercato di trovare le condizioni, gli strumenti, il linguaggio più adatto, le possibili strategie perché si realizzi e si renda concreta la comunicazione di Gesù.
Appunti, memorie, raccolte di aneddoti scritti dal Cappuccino padre Ignazio da Ielsi sugli anni vissuti accanto al santo confratello stimmatizzato, Padre Pio da Pietrelcina.
È sorprendente scoprire quanti punti in comune ci siano tra i due grandi mistici Padre Pio e Natuzza Evolo. Due persone umili che cercano Dio non nei discorsi dei filosofi ma nella propria esperienza di vita, d'amore e di sofferenza, nel proprio modo di "portare la Croce". Pio e Natuzza sono stati perseguitati dalla Chiesa, accusati di pazzia, e ad entrambi è stato poi riconosciuto il dono della bilocazione e quello di comunicare con l'aldilà e con gli angeli. Luciano Regolo, già autore di libri di grande successo su Natuzza, compie un appassionante confronto tra queste due grandi personalità: una straordinaria ricerca arricchita da testimonianze inedite raccolte da lui stesso che rendono ancora più emozionante e viva la lettura. Le coincidenze che emergono sono talmente tante che lasciano supporre che Padre Pio e Natuzza siano stati inviati sulla terra per portare lo stesso messaggio: se accetti la sofferenza in nome di Dio, il Paradiso scende sulla terra, e puoi provare la vera gioia. Prefazione di Monsignor Luigi Renzo.