In dialogo con l'enciclica Laudato si' di papa Francesco e con importanti pensatori contemporanei, Vincenzo Rosito ripercorre e ricostruisce il dibattito intorno all'ecologia sociale, anche analizzando movimenti e modelli di conversione ecologica. Come scriveva Alexander Langer, «conversione non è solo un termine spirituale (lo è sicuramente in modo molto forte) ma è anche un termine produttivo, un termine economico». Cosa richiede, allora, la vera conversione ecologica? Quanto è profondo questo cambiamento che investe la nostra spiritualità, le nostre pratiche di tutti i giorni e le scelte più importanti della nostra civiltà? «L'ecologia profonda non è il semplice aggiustamento di alcune abitudini o stili di vita. Essa ha infatti il volto di una trasformazione radicale che invita all'autocritica dei modelli e degli orientamenti culturali di fondo presenti in un determinato contesto sociale. In tal senso l'ecologia profonda non può essere riformista, ma solo rivoluzionaria. È questo un passaggio fondamentale nella ricostruzione dei paradigmi ecologici contemporanei poiché per la prima volta la sensibilità ecologica è molto più di un vago senso di colpa. Per la prima volta la coscienza ecologica va ben oltre la percezione di una "cattiva coscienza ambientale", essa è tutt'uno con la critica dell'attuale modello economico-produttivo».
Il tempo drammatico in cui siamo immersi, aggravato ulteriormente dalla pandemia, ci impone di pensare al futuro partecipando alla costruzione di una realtà non ancora del tutto visibile, impiegando tutte le nostre risorse positive nel costruirla.
Dalle diverse tradizioni religiose quali insegnamenti possiamo recuperare per progettare un mondo dove la cura abbia uno spazio di senso in primo piano? Tutti assistiamo alla sfida che l'ambiente ci sta lanciando da diverso tempo e insieme ad essa alla crisi dell'umano che riguarda tutti da molto vicino: la corsa al consumo e al profitto che lascia indietro molte persone in diverse parti del pianeta, i beni essenziali che non sono alla portata di tutti, l'estrema povertà di molti e la ricchezza di pochi l'economia di mercato che mostra tutti i suol limiti, e l'elenco potrebbe continuare ancora mettendo in luce quale impegnativo compito attenda nell'immediato ogni persona. Le religioni sono in grado di dare un orientamento verso il futuro? Gli interventi degli esperti provenienti dalle diverse tradizioni religiose, sul tema del prendersi cura, sembrano orientarci in senso positivo per condurci a una presa di coscienza e ai posizione in concreto che vadano ad opporsi all'indifferenza e alla noncuranza verso tutto ciò che ci circonda.
Secondo le diverse religioni il primo elemento da cui partire é lo sguardo di cura che ciascuno rivolge a se stesso, esso non può mai prescindere dall'aver cura di ciò che ci circonda perché espressione della coscienza religiosa d'essere solo una parte del Tutto.