Direttamente dai Padri della Chiesa ecco un prezioso aiuto per la comprensione e il commento della Sacra Scrittura. In questo vol. 2 N.T., viene preso in esame il Vangelo di Marco.
La Bibbia, il Libro per eccellenza:documento storico, culturale e religioso, ma anche e soprattutto testo rivelato a cui si riferiscono le varie confessioni e comunità cristiane, nessun'altra opera nella storia dell'uomo è stata altrettanto letta, analizzata, amata e interpretata. Già nei primi secoli della cristianità l'esegesi biblica era alla base della predicazione... è per questa ragione che il solo approccio scientifico non può considerarsi sufficienti per la piena comprensione culturale dell'esegesi biblica patristica... Curati da un'équipe internazionale ed ecumenica di specialisti in patrologia, i volumi si propongono di offrire agli studiosi e a quanti desiderano nutrirsi della Bibbia alla scuola dei grandi Padri dei primi secoli un contatto diretto con le fonti, nel quadro di un genuino recupero delle tradizioni cristiane.
I Padri della Chiesa commentano brani dei Salmi 51-150 dell'Antico Testamento.
I Padri della Chiesa commentano brani i Salmi 1-50.
I numerosi testi patristici, qui raccolti, che commentano il Vangelo di Matteo rientrano nel genere dei commentari e delle omelie. Esempi del primo genere sono i commenti di Origene, di Ilario di Poitiers, di Girolamo. Sono omelie seriali, concepite in modo da interpretare con sistematicità un libro scritturistico, le 90 omelie di Giovanni Crisostomo o quelle di Cromazio di Aquileia; appartengono al genere delle omelie isolate, frutto della predicazione domenicale, invece, gli scritti di Pietro Crisologo, Eusebio di Emesa, Gregorio Magno, Agostino.
I numerosi testi patristici, qui raccolti, che commentano il Vangelo di Matteo rientrano nel genere dei commentari e delle omelie. Esempi del primo genere sono i commenti di Origene, di nario di Poitiers, di Girolamo. Sono omelie seriali, concepite in modo da interpretare con sistematicità un libro scritturistico, le 90 omelie di Giovanni Crisostomo o quelle di Cromazio di Aquileia; appartengono al genere delle omelie isolate, frutto della predicazione domenicale, invece, gli scritti di Pietro Crisologo, Eusebio di Emesa, Gregorio Magno, Agostino.
I commenti qui raccolti -disseminati in trattati dottrinali, omelie, lettere e scritti pastorali - costituiscono tutto cio che dalle attuali conoscenze i Padri ebbero da dire riguardo agli ultimi quattro libri del Pentateuco.
Le epistole paoline, qui contenute, costituiscono una parte fondamentale dell’annuncio e dell’insegnamento dell’Apostolo e hanno pertanto ricevuto fin dai primi secoli grande attenzione dai Padri della Chiesa latini, greci, siriaci e copti. Il volume raccoglie, tra gli altri, i commenti di Giovanni Cristostomo e Agostino - i due maggiori commentatori di San Paolo.
Dai Padri della Chiesa un prezioso aiuto per la comprensione e il commento della Sacra Scrittura. Con questo II tomo si completa il commento alla Genesi.
Il volume raccoglie le catene sugli Atti degli Apostoli" di Ammonio di Alessandria, di Didimo il cieco, di Ireneo di Lione, di Isidoro di Pelusio, e le "omelie sugli Atti degli Apostoli" di Giovanni Crisostomo. "
Il libro di Giobbe racconta il dramma di un uomo giusto che, dopo essere stato colpito dalla disgrazia, è cosciente di non meritarla. L'ignoto autore del Libro non offre altra risposta se non l'invito ad accettare umilmente ciò che Dio decide, anche quando le ragioni del suo comportamento appaiono incomprensibili. A partire dalla fine del IV secolo si assiste ad un improvviso incremento dell'interesse verso Giobbe. Il volume raccoglie i commenti di Origene, Didimo il Cieco, Giuliano Ariano, Giovanni Crisostomo, Esichio di Gerusalemme, Olimpiodoro, per la parte greca; di Giuliano di Eclano, Filippo Prete, Gregorio Magno per la parte latina; per la letteratura siriaca: Efrem il Siro, Isho'dad di Merv.
La Lettera agli Ebrei, che presenta nell'ambito del Nuovo Testamento caratteristiche peculiari nella forma, nel contenuto e nello stile - costituisce un testo fondamentale per il suo profondo messaggio cristologico e offre un contributo notevole alla comprensione di Gesù come sommo sacerdote. I Curatori hanno scelto di fondare questo volume sul Commento alla Lettera agli Ebrei composto da Giovanni Crisostomo (347-407). Si tratta del primo commentario esaustivo sulla Lettera, che ha esercitato una profonda influenza sull'interpretazione successiva del testo sia in Oriente che in Occidente, e la cui eloquenza retorica è stata a lungo e ampiamente riconosciuta. Il volume offre quindi una selezione di commenti estremamente varia per generi letterari, tempi e contesti culturali, spaziando dal primo al nono secolo e dalla tradizione orientale a quella occidentale. Un tesoro di antica sapienza per la Chiesa di oggi.