I Libri di Ezechiele e Daniele sono ricchi di immagini simboliche riprese successivamente nel Nuovo Testamento. Echi, ad esempio, di Ezechiele - con le sue parole di rovina e promesse di speranza - sono frequenti nel Libro della Rivelazione; l'influenza di Daniele è invece più evidente nella terminologia e nel simbolismo che Gesù adotta nel presentarsi come "Figlio dell'uomo". Perciò questi libri hanno suscitato grande interesse nella Chiesa delle origini. Più di quaranta Padri della Chiesa hanno commentato il libro di Ezechiele. Tra questi vengono qui editi le omelie di Origene e di Gregorio Magno, e i commentari di Girolamo e di Teodoreto di Cirro. Per i commentari su Daniele il volume presenta i commenti tratti dalle opere di Teodoreto di Cirro, Ippolito, Girolamo, Isho'dad di Merv. Nella raccolta trovano posto anche i commenti attribuiti a Efrem di Siria e Giovanni Crisostomo.
Per ritornare a gustare la freschezza dell'esegesi patristica in una moderna traduzione dei testi originali dei Padri. il volume si riferisce a testi veterotestamentari per quali è dubbia la canonicità, si tratta di scritti che appartengono all'Antico Testamento nelle edizioni cattolica e in quella bizantina ortodossa, ma sono assenti dalla Bibbia ebraica e protestante. Per questo mentre per i Protestanti tali testi sono definiti "Apocrifi" per i Cattolici sono chiamati "Deuterocanonici". Si tratta dei libri: Tobia, Sapienza di Salomone, Ecclesiastico, Baruch, Lettera di Geremia, Preghiera di Azaria, Susanna, Bel e il Drago. Da Ambrogio a Eusebio di Cesarea, da Agostino, Atanasio, Gregorio Magno, Origene, il commento dei Padri mette in luce la straordinaria ricchezza spirituale di questi testi. Introduzione di Angelo Di Berardino.
Sotto il nome di Dodici Profeti si collocano nell'Antico Testamento i libri di Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria e Malachia; si definiscono anche Profeti minori, per distinguerli dai Profeti maggiori (come Isaia ed Ezechiele), autori di libri di più ampia estensione. Nel Nuovo Testamento - in cui è forte la necessità di dimostrare che in Gesù si realizzano tutte le profezie - l'attenzione a questi libri è notevole; tale interesse aumenta nei Padri della Chiesa che a questi testi attribuiscono un ruolo ancora più significativo nell'esegesi scritturale delle profezie che indicavano Cristo come il Messia promesso. Il volume ha raccolto numerose citazioni dei Padri dando un quadro rappresentativo della tradizione dei Padri greci e latini e di altre tradizioni, come ad esempio, quella siriaca. La scelta inoltre la varietà di interpretazioni e di usi a scopo pastorale di ogni singolo testo biblico e pennette al lettore di giungere ad una conoscenza più approfondita dei dodici profeti e del loro ruolo centrale nell'esegesi cristiana dell'Antico Testamento.
Dai Padri della Chiesa i più significativi commenti patristici ai due testi delle Epistole paoline.Scritte tra il 52 e il 56 d.C., negli anni in cui san Paolo vive a Corinto, le Epistole ai Corinzi sono da sempre uno dei testi più conosciuti del Nuovo Testamento. Nel rivolgersi alla chiesa della più grande e importante città greca di quei tempi, l'Apostolo affronta i problemi e le difficoltà che la comunità stava vivendo: la tendenza al perfezionismo, l'orgoglio per i carismi e doni spirituali, il matrimonio e la fornicazione, profonde divisioni, false filosofie e la pretesa dell'eloquenza. Paolo dimostra l'intrinseca connessione di questi problemi, che potevano esser curati accogliendo la retta recezione del Vangelo. Esplicita correzioni dottrinali, rivolge esortazioni morali, invita all'unità e alla carità. Migliaia sono i commenti patristici ai due testi. Si raccolgono qui i più significativi, in particolare dell'Ambrosiaster, Agostino, Ambrogio, Didimo Cieco di Alessandria, Giovanni Crisostomo, Tedoreto di Cirro, Gregorio di Nissa.
Il volume completa la pubblicazione della Bibbia Commentata dai Padri. Fin dagli inizi, l'interpretazione del Vangelo di Giovanni e della sua concezione della divinità di Cristo è stata al centro delle accese controversie teologico-dottrinali che scossero la Chiesa antica. Nel fiorire di studi e commenti dedicati all'opera giovannea ben si inserisce il volume, che raccoglie il meglio della riflessione patristica. Scopo del lavoro è offrire un campione rappresentativo delle tendenze esegetiche dei Padri su ogni singolo passo evangelico. Alla solida base offerta dai commenti di Origene, Giovanni Crisostomo, Teodoro di Mopsuestia, Cirillo di Alessandria, Agostino, si unisce un'ampia gamma di generi, opere e autori, che rende questo volume uno dei più ricchi della serie La Bibbia Commentata dai Padri. Anche l'approfondimento filologico (un'accurata descrizione dei problemi testuali e delle varianti presentate dai Padri) rappresenta una sostanziale novità per questa serie, nonché un'aggiunta rispetto all'edizione americana.
Le Lettere di Paolo ai Galati, Efesini e Filippesi rappresentano un documento di notevole rilevanza in quanto contengono alcuni concetti fondamentali della teologia paolina che poi diventeranno patrimonio comune della fede cristiana. Ad esse guardarono con interesse i Padri della Chiesa che vi ricorsero frequentemente nelle controversie e nei dibattiti dottrinali del loro tempo. Nella Lettera ai Galati si affronta il rapporto tra legge e promessa: secondo Paolo le opere della legge non offrono una vera giustificazione; segue quindi l'invito a vivere secondo lo Spirito e a godere dei suoi frutti che si oppongono alla carne. La Lettera agli Efesini è fondamentale per il concetto di Chiesa - concepita come realtà universale, cosmica e una - che ha segnato il corso della teologia cristiana. La Lettera ai Filippesi contiene l'invito ad imitare l'esempio di Cristo e l'esortazione all'obbedienza e all'abnegazione. Il presente volume accompagna tali Lettere con il commento, tra gli altri, di Giovanni Crisostomo, Ambrosiaster, Mario Vittorino, Girolamo, Teodoreto di Cirro, Teodoro di Mopsuestia, Cassiodoro, Agostino, Origene.
Per ritornare a gustare la freschezza dell'esegesi patristica in una moderna traduzione dei testi originali dei Padri. Fin dagli inizi, l'interpretazione del Vangelo di Giovanni e della sua concezione della divinità di Cristo è stata al centro delle accese controversie teologico-dottrinali che scossero la Chiesa antica. Nel fiorire di studi e commenti dedicati all'opera giovannea ben si inserisce questo volume, che raccoglie il meglio della riflessione patristica. Scopo del lavoro è offrire un campione rappresentativo delle tendenze esegetiche dei Padri su ogni singolo passo evangelico. Alla solida base offerta dai commenti di Origene, Giovanni Crisostomo, Teodoro di Mopsuestia, Cirillo di Alessandria, Agostino, si unisce un'ampia gamma di generi, opere e autori, che rende questo volume uno dei più ricchi della serie La Bibbia Commentata dai Padri. Anche l'approfondimento filologico (un'accurata descrizione dei problemi testuali e delle varianti presentate dai Padri) rappresenta una sostanziale novità per questa serie, nonché un'aggiunta rispetto all'edizione americana. L'introduzione di Joel C. Elowsky - ottimo orientamento sul complesso tema della ricezione patristica del Vangelo - è stata aggiornata e integrata dal curatore italiano.
La Bibbia Commentata Dai Padri è un'opera prevista in 29 volumi e in due sezioni: Antico Testamento e Nuovo Testamento. Ogni volume è dedicato ad un singolo libro biblico oppure a più libri, suddivisi in pericopi corredate dall’interpretazione esegetica desunta dai commentari dei Padri della Chiesa e raccoglie questa ricchezza disseminata in tante opere, spesso non facilmente accessibili, sia in lingua greca sia latina, e in altre lingue della cristianità, come il copto, il siriaco e l’armeno. Diretta da Thomas C. Oden, curata dell’istituto di Studi Cristiani Classici (ICCS) della Drew University, New Jersey (U.S.A.) in collaborazione con un team di studiosi ed esperti internazionali di varie chiese. Edizione italiana a cura di Angelo di Berardino. Formato dei volumi 17,5x24,5.
Una raccolta di commenti al libro di Isaia dei Padri della Chiesa che spaziano dal I all'VIII secolo d.C.
Nell'ambito della letteratura sapienziale dell'Antico Testamento i Padri della Chiesa attribuivano i libri dei Proverbi, di Qoelet e del Cantico dei Cantici a Salomone - attribuzione oggi respinta dalla maggior parte degli esegeti - ed unanime era la convinzione che il contenuto di questi libri fosse espressione della più elevata sapienza sul profondo significato della vita in un tempo che non aveva ancora conosciuto l'incarnazione di Dio in Gesù Cristo. Come per tutti i Libri dell'Antico Testamento, anche nel commento dei Proverbi, del Qoelet e del Cantico dei Cantici, i Padri - da Gregorio di Nissa ad Agostino, da Origene a Beda il Venerabile a Gregorio di Nazianzo ad Ambrogio - propongono una lettura dell'Antico Testamento rilevante e attuale per i cristiani del loro tempo e che si rivela di straordinaria ricchezza spirituale per la Chiesa di oggi.
Direttamente dai Padri della Chiesa un prezioso aiuto per la comprensione e il commento della Sacra Scrittura. In questo vol. 1/1 A.T. Vengono trattati i capp. 1-11 della Genesi.
L'episodio dell'ingresso nella Terra Promessa seguito dall'età dei Giudici e della monarchia può non apparire ai lettori di oggi una fonte per spiegare la fede cristiana. Ma i Padri della Chiesa trovarono prontamente nella narrazione dei parallelismi, o “figure”, in grado di illuminare la comprensione del Nuovo Testamento. Il volume raccoglie i commenti patristici ai Libri di Giosuè, Giudici, Rut, Samuele: tra gli altri, brani tratti dalle omelie di Origene, dai commenti di Gregorio di Nazianzo e del Venerabile Beda, alcuni testi dalle Questioni sull'Ettateuco di Agostino, Questioni sull'Ottateuco di Teodoreto di Cirro e Trenta Questioni su 1 Samuele di Beda.