Un testo rivolto a tutti: alle persone con disabilità e alle loro famiglie, ma soprattutto a coloro che "lavorano", in modo cruciale e decisivo, con le parole: i giornalisti che devono raccontare, definire e contestualizzare le storie della disabilità; gli "operatori" (assistenti sociali, terapeuti, amministratori...) che devono dare corpo a progetti, protocolli e consuetudini nell'infinita gamma delle "relazioni di cura". Con due contributi puntuali di Matteo Schianchi e Cecilia Marchisio sull'evoluzione del linguaggio "della" disabilità nella rappresentazione pubblica attraverso la comunicazione (non solo giornalistica) e attraverso la normativa e la cultura scientifica. Con l'introduzione del responsabile della Consulta per la disabilità della diocesi di Milano, denominata esplicitamente "O tutti o nessuno", don Mauro Santoro.
Il volume affronta alcuni degli interrogativi che si sono imposti con il Coronavirus, le paure, le relazioni interpersonali trasformate dal distanziamento sociale, le solitudini dell'isolamento domestico fino alla ricerca di senso, la fede e la speranza cristiana. Ma si affrontano anche i temi del rapporto malattia-cura, del valore della vita in ogni suo momento, della capacità o meno del sistema sanitario nazionale di rispondere alla diffusione del male. Ci si occupa poi del sistema scolastico con le lezioni a distanza, dell'informazione, del sistema economico e produttivo e di come scuola, media ed economia potrebbero cambiare in relazione a quanto abbiamo compreso da ciò che è accaduto. Infine, ci si interroga sull'educazione al senso civico e alla cittadinanza, sul ruolo della politica, della giustizia sociale, per giungere a una lettura degli scenari internazionali con un occhio di riguardo alla diffusione del Covid-19 nelle regioni povere del globo.