L'opera si articola in cinque parti dedicate rispettivamente alla pasqua nel Nuovo Testamento in rapporto alla pasqua veterotestamentaria e giudaica, agli elementi della celebrazione pasquale, alla terminologia della salvezza pasquale, alla pasqua come evento salvifico (pasqua e alleanza, pasqua ed espiazione), e infine alla salvezza come liberazione, anche nei risvolti liturgici e sacramentali e sotto l'aspetto della componente ecclesiologica. Lo schema strutturale molto chiaro adottato da N. Füglister gli consente di mettere ordine in una moltitudine di dati documentari di grande importanza, secondo finalità ben precise, utilizzabili soprattutto per il rinnovamento teologico, liturgico e pastorale.
Nel suo commento Thomas Dozeman presenta una nuova versione del testo ebraico dell'Esodo, accompagnata da note filologiche puntuali e da introduzioni e commento che fanno emergere i motivi del libro biblico, la sua struttura letteraria, la storia della sua composizione. In uno stile piano e sempre perspicuo, Dozeman illustra i molti generi letterari che si articolano nel testo biblico, anche nel confronto particolarmente istruttivo con le tradizioni letterarie del Vicino Oriente antico. Senza mai trascurare i due temi ispiratori di uno dei grandi scritti della Bibbia ebraica ? l'identità del Dio d'Israele e l'autorità di Mosè ? , questo nuovo commento tiene conto anche dell'influenza del libro dell'Esodo nella storia dell'esegesi giudaica e cristiana.
Questo volume 9 della Nuova Introduzione allo Studio della Bibbia fornisce una presentazione ragionata e approfondita, oltre che aggiornata, della ricca letteratura giudaica che per convenzione viene anche detta intertestamentaria, grosso modo contemporanea al Nuovo Testamento: i testi di Qumran, i cosiddetti apocrifi dell'Antico Testamento, la letteratura rabbinica. In questa nuova edizione ? aggiornata soprattutto sotto l'aspetto bibliografico (fondamentale, in particolare per gli scritti qumranici e le loro edizioni) ? i singoli testi sono presentati nei loro contenuti, situati nel contesto in cui videro la luce e presero forma, e messi in rapporto con la letteratura coeva, affine o per contenuto o per genere letterario.
In queste sue pagine, in dialogo con i contributi più recenti della ricerca esegetica contemporanea Marco Settembrini mette a fuoco negli oracoli più celebri di Isaia dibattiti e attese nella città di Gerusalemme tra l'epoca neo-assira (VIII sec. a.C.) e la ricostituzione della società giudaica posteriormente all'esilio babilonese (V sec. a.C.). Su questo sfondo si esplorano le speranze riposte nell'«Emmanuele», nella «radice di Iesse», in un «servo» che patisce per il proprio popolo. In Isaia è questione di cecità spirituale, di «castighi», di genealogie e di sterilità, di promesse riservate a chi è indegno, nell'ottica della fiducia in un Dio che salva: Gerusalemme, sposa, madre e figlia, pur ferita dal male, è amata da chi sa risanarla.
Il Padrenostro è la preghiera più conosciuta e maggiormente diffusa della cultura cristiana. Ancor oggi molti milioni di persone in ogni parte del mondo pregano con queste parole. L'importanza e la peculiarità di questa che è la preghiera dei cristiani consistono soprattutto nel fatto che essa riprende direttamente le parole con cui Gesù ha insegnato ai suoi discepoli a pregare. Il saggio di Eduard Lohse spiega la preghiera, la sua tradizione e il suo valore teologico. Qual è il testo originario della preghiera? in quale rapporto sta il Padrenostro con altre preghiere dello stesso periodo? in che modo è stato tramandato? quale interpretazione teologica si può dare delle singole richieste? Questi ed altri interrogativi trovano risposta in un'agile operetta che senza mai cadere nel gergo specialistico consente a chiunque di rileggere in modo nuovo un testo molto familiare.
In una prosa vivace e accattivante Michael Coogan ripercorre la lunga storia dei dieci comandamenti cercando di spiegare per quali vie siano diventati il decalogo. La Bibbia ebraica tramanda versioni diverse del decalogo: perché furono necessarie? come si giunse a stabilire quale fosse la più autorevole? Nell'agile saggio di Coogan si approfondisce il significato che i dieci comandamenti poterono avere per lettori dei tempi biblici, e si fa osservare come la loro forma non sia mai stata fissa e perché non sempre siano stati osservati rigorosamente. Oggi è evidente che non tutti i valori sanciti dal decalogo sono difendibili, non ad esempio la proprietà di schiavi né la donna come possesso dell'uomo. Quale funzione continuare a riconoscere ai dieci comandamenti?
Nelle pagine di questa raccolta di saggi promossa e curata da Marco Settembrini vengono illustrati e approfonditi celebri oracoli di Isaia. Dedicati al testo ebraico del profeta biblico come alle sue prime traduzioni e alle sue riprese in età patristica, nei diversi studi Isaia è indagato per la visione che coltiva di vicende di secoli passati, è apprezzato per il valore sapienziale sempre attuale, soprattutto è letto in rapporto all'evangelo di Gesù, al quale prepara e del quale illustra la dynamis salvifica. Lo Spirito del Signore si è manifestato; l'alleanza di Dio con Israele è aperta a tutte le nazioni; grazie alla parola celeste il mondo si è rinnovato e si ricrea; come nel tempio antico di Gerusalemme cielo e terra si predispongono ad accogliere l'umanità convocata al cospetto del Santo.
Il secondo tomo dell'opera di Richard Hays completa il capitolo dedicato a Luca e affronta la problematica dell'utilizzo della Scrittura di Israele nel vangelo di Giovanni, per concludere con un profilo argomentato della trasformazione ermeneutica messa in atto nei quattro vangeli canonici. Se, come si è osservato, «questo libro eccezionale combina in pari misura esaustività ed eleganza», altrettanto straordinario è come si venga guidati nella profondità dell'incardinamento dei vangeli nella Scrittura di Israele. La narrazione evangelica si svolge lungo due assi, quello della Scrittura e quello della vicenda di Cristo, e la loro articolazione è all'origine di una rete di trasformazioni di natura letteraria, storica e teologica: trasformazione della letteratura e delle tradizioni di Israele, delle attese messianiche giudaiche, trasformazione radicale della nozione di evangelo, trasformazione anzitutto della lettura e del lettore.