Il colloquio con il Crocifisso nella chiesa di San Damiano è uno degli eventi più noti della vita di Francesco: dinanzi a quell'immagine, il Poverello riceve dal Signore la richiesta di "riparare la sua Chiesa". Quale ruolo ha avuto la croce nell'esperienza del Santo di Assisi? Può un'opera d'arte continuare a "parlare" all'uomo di oggi? L'Autore - a partire dalle Fonti - ci guida in un affascinante percorso tra arte, storia e spiritualità e ci accompagna fino al cuore dell'avventura cristiana di san Francesco.
Un grande pericolo che rischiamo di correre è vivere nell'illusione di sapere chi siamo. Ciascuno di noi è abbastanza lucido per giudicare gli altri, ma farlo con se stessi è più difficile: ci esaltiamo o ci denigriamo. Percepirsi come si è realmente è molto arduo, eppure quanto è importante prendersi cura di sé! È un cammino progressivo, faticoso ma avvincente, dove si impara a gustare la vita in pienezza e a riconoscere cosa veramente conti nella nostra esistenza. In queste pagine, scritte a quattro mani, gli Autori ci conducono in un viaggio - sia di impronta psicologica che spirituale - per apprendere, passo dopo passo, ad amarsi pienamente e tornare ad essere liberi. Ci accompagna l'esperienza di Francesco d'Assisi: è anche grazie a lui che impariamo a dare un senso nuovo alla nostra vita e riscoprire il senso di infinito che abita il cuore dell'uomo.
“In queste pagine vorrei offrire un quadro d’insieme chiaro e solido sulla condizione di Francesco giovane, sui suoi turbamenti interiori, sulla sua ansia di ricerca, sulla dura lotta che seppe intraprendere con se stesso. Mi sono limitato agli anni che precedettero la sua conversione e poi ne segnarono il passaggio dal mondo a Cristo, quando decise di donare per sempre, e totalmente, la sua vita al Signore. Sono le sue scelte giovanili che qui interessano, per porle all’attenzione soprattutto di quanti oggi ne condividono l’età, nella speranza che facciano di tutta la loro vita qualcosa di bello, qualcosa di veramente grande: un dono per gli altri!”. (dalla Premessa dell’Autore)
Come Peter Pan, molti sognano di rimanere perennemente adolescenti, vivendo senza alcuna responsabilità e fatica, con l'illusione di poter ottenere tutto, subito, senza alcun sforzo. Ovviamente dimenticandosi degli altri. È forse questa la via della felicità? Macché. Fatti i conti, quello che resta è solo una grande tristezza. Per fortuna la "sindrome di Peter Pan" non è irreversibile. Anzi: la sfida è proprio quella di costruire, giorno dopo giorno, una vita diversa, più piena, più matura. In queste pagine l'autore, attraverso la lettura approfondita di alcuni testi francescani, ci aiuta a scoprire la "ricetta" che il Santo d'Assisi prescrive per combattere un virus così pericoloso. Un percorso di libertà in cui tutti - giovani e adulti, coniugati e consacrati - potranno riconoscersi.
Il tema della misericordia ha caratterizzato il pontificato di papa Francesco sin dagli inizi. Nel suo primo Angelus, egli ricordava che "il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza"; poi ribadiva che Dio "mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono". E molti altri potrebbero essere gli esempi. La decisione di indire un Giubileo straordinario - l'Anno santo della misericordia - appare, dunque, in piena continuità con l'agire di questo papa. L'occasione offre anche lo spunto per un approfondimento: in che modo l'altro Francesco, vale a dire il santo di Assisi, parlava della misericordia? Come l'ha vissuta? A partire dai suoi scritti, scopriamo il fascino di una testimonianza cristiana senza compromessi. Una vita in cui misericordia e verità si incontrano. Un percorso di fede che continua ad interpellare gli uomini del nostro tempo.
San Francesco, ormai vicino alla morte, ricorda nel Testamento il momento centrale della sua avventura di fede: l'incontro con i lebbrosi. Si trattò di un fatto decisivo per la sua conversione: il naturale ribrezzo che egli provava nei confronti di quei malati, fu vinto da un abbraccio di pace. E subito il Poverello sperimentò una gioia profonda mai conosciuta prima; comprese che quel volto sfigurato era lo stesso di Cristo che gli chiedeva di essere accolto e amato. ?Qual è il significato profondo di questo episodio? L'autore, attraverso l'analisi delle fonti storiche, ci introduce nel mistero d'amore di Francesco e traccia un percorso di fede anche per l'uomo di oggi. Capita a tutti di incrociare un lebbroso, che ci si para davanti sotto i segni del dolore e della sofferenza...
L'episodio del lupo di Gubbio - uno dei più celebri legati alla vita di Francesco d'Assisi - suscita sempre interesse e curiosità. Si tratta di una leggenda o di un fatto realmente accaduto? Chi è davvero il lupo? In queste pagine l'autore si propone non solo di fare chiarezza attraverso l'analisi delle fonti storiche, ma anche di offrire l'insegnamento che se ne ricava per l'uomo del nostro tempo. Sappiamo bene che un lupo, talvolta, trova spazio anche dentro di noi...
La storia affascinante della conversione di Chiara d'Assisi in tutta la sua ricchezza e profondità.
Di San Francesco ci restano un numero considerevole di lettere - indirizzate a destinatari diversi - grazie alle quali la sua voce è giunta fino a noi.
Questo volume offre la raccolta completa delle parole del Santo di Assisi, arricchita da introduzione e commenti.
Testi preziosi che rivelano la sua profonda esperienza di Dio e tracciano un cammino di fede anche per l'uomo di oggi.
Felice Accrocca, sacerdote della diocesi di Latina-Terracina_Sezze-Priverno, è vicario episcopale per la pastorale e parroco a Latina. Studioso di storia medievale, insegna nella "Facoltà di Storia e Beni culturali della Chiesa", presso la pontificia Università Gregoriana di Roma. E' Autore di numerosi volumi e saggi su Francesco e Chiara d'Assisi e sul francescanesimo medievale.
L'Autore compie una riflessione sul crocifisso di San Damiano, a partire dalle Fonti, per recuperare i frammenti di un passato che spesso ci sfugge.
L'Autore si propone di far luce su alcuni momenti fondamentali dell'esistenza dello Spirituale marchigiano (Angelo Clareno) e sulle sue opere, apportando un utile contributo per la conoscenza di quest'uomo e della sua complessa vicenda.
LIBRETTO CHE SI LIMITA A RICOSTRUIRE LA STORIA COSI`COME LE FONTI CE LA TRASMETTONO, CERCANDO DI NON FORZARLE CADENDO NELLA RETORIA. Si prova spesso un notevole imbarazzo a parlare del dolore: da un lato se ne ha quasi paura, dall'altro si teme di pote r cadere nella superficialita o, peggio ancora, nella retorica. Eppure la sofferenza e`connaturale alla nostra vita: appare parte ineliminabile di essa: e`una dimensione del vivere quotidiano, in tutta la sua realta drammatica e cruenta. A volte, perr, riesce anche a mostrare tutta la sua luce. Come nell'esistenza di francesco, che lodava dio per coloro che sostengono infirmitate e tribulazione" ed anche "per sora nostra morte corporale". Non si puo`parlare facilment e del dolore se non se ne ha fatta esperienza. Francesco, invece, lo ha vissuto appieno, nella solidarieta con cristo crocifisso, e il dolore e`divenuto per lui, e attraverso lui, fonte di luce. "per que sto - ci dice l'autore - racc ontarne la storai, cercando di evitare ogni tipo di forzatura, mi e`sembrata la cosa migliore". "