Capolavoro di Aelredo di Rievaulx sull'amicizia spirituale, che nasce dal bisogno di amare e di essere amati, esperienza centrale nella vita che matura e cresce alla scuola di Gesù. Il genere letterario scelto dall'autore è quello del dialogo, suddiviso in tre "libri": il primo tratta della natura e dell'origine dell'amicizia, il secondo presenta i suoi vantaggi e i suoi limiti, l'ultimo illustra la scelta degli amici e la pratica dell'amicizia."Non appena lo si è letto viene voglia di rileggerlo", era scritto sulla tomba di Aelredo. Tutti coloro che hanno compreso come la relazione interpersonale sia il centro della vita, della morale e dell'esperienza spirituale, troveranno di che nutrirsi abbondantemente e con gioia in queste pagine del XII secolo, che nulla hanno perduto della loro freschezza.
In epoca medievale, e in particolare in Inghilterra, la vita reclusa era una forma diffusa di radicalità evangelica che coinvolgeva uomini e donne che sceglievano la solitudine dentro il cuore della città. Questa regola, scritta da A. di Riveaulx per la sorella, è diventata punto di riferimento per la letteratura monastica medievale e non solo. L'interesse di questa opera è storico, per gli squarci sul mondo dei religiosi dell'epoca, e attuale per la proposta umana e spirituale, improntata ad una sana ed equilibrata conoscenza di sé.
Il volume raccoglie due scritti di Aelredo di Rievaulx, considerati minori e quindi poco conosciuti, almeno in Italia: Gesù dodicenne e Preghiera pastorale. Due opere che appartengono ai classici della letteratura spirituale medievale; esprimono l'esperienza umana e spirituale di un grande maestro di vita contemplativa e che hanno molti punti in comune sia per il genere che per il contenuto. Ambedue sono riconducibili al genere meditazione-preghiera, e contengono una sorta di filo rosso, quello della ricerca di Gesù che, una volta trovato, diventa il riferimento unico di ogni relazione.
Un testo del secolo XII che affronta questioni essenziali quali il bisogno di amore e di gioia: analizza le strategie che mettiamo in atto nella ricerca di questi beni in noi, negli altri, in Dio, e delinea in questo territorio, spesso confuso, percorsi chiari e praticabili. Emerge netta dal testo la figura di A. di Rievaulx e la sua chiarezza di obiettivi e il senso acuto delle sfumature. Il testo varia nei temi, nei materiali e negli stili. L'esegesi e la discussione, il dialogo e l'esplorazione interiore, una fine analisi di sentimenti, la denuncia e l'esortazione ne fanno una sintesi di teologia e spiritualità a forte intonazione pedagogica.