Alessandrini, antropologo, analizza la parola "gesto" nella prospettiva della gestualità religiosa.
Pubblici o privati, religiosi o civili, i gesti descrivono stati d’animo, comunicano con immediatezza, sottolineano, precisano e possono diventare veri e propri segni di distinzione: adottati per esprimere un’appartenenza o, al contrario, per rifiutare consuetudini.
L’autore descrive come la gestualità trovi nella preghiera un’espressione privilegiata poiché essa “è attività di tutto il corpo, non solo di una sua parte” e perché “il dialogo con le divinità richiede in ogni religione delle posture specifiche”.
Autore:
Alessandrini Roberto
Insegna Antropologia all’Istituto superiore universitario di scienze psicopedagogiche e sociali affiliato all’Università Pontificia Salesiana di Roma.
L'autore presenta l'iter delle immagini nell'arte sacra fino ai tempi moderni, dalle tradizioni aniconiche fino al moderno immaginario di massa.