Un classico della spiritualità cristiana, pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1758 e ininterrottamente ristampato fino ad oggi. S. Alfonso vide nascere il libro dalla sua predicazione trentennale svolta soprattutto nei paesi più depressi del Regno di Napoli. Al centro della predicazione il tema dei Novissimi, con lo scopo di risvegliare nei fedeli il senso del peccato e la speranza della vita eterna. Con tono coraggioso, lontano dalla retorica classica e ben lontano dal conformismo del tempo, il santo racconta con colori forti la morte, il giudizio e l'inferno sempre però lasciando intravedere la speranza della beatitudine eterna.
Il Regolamento di vita di un cristiano è l'unica opera alfonsiana scritta esplicitamente per i laici, pensata come uno strumento semplice per aiutare ogni battezzato a rispondere alla vocazione universale alla santità. Sant'Alfonso, con queste pagine, insegna a camminare con le proprie gambe mettendo nelle mani dei fedeli alcune "istruzioni per l'uso": consigli sussurrati al cuore di chi vuole imparare ad amare Dio. Lezioni di spiritualità offerte con freschezza, ancora oggi, a tutti coloro che desiderano nutrimento di qualità per la propria vita interiore. Completano il testo due bellissimi sermoni sul rispetto umano e l'educazione dei figli.
Uno dei meriti di sant’Alfonso è quello di aver avuto la “pretesa” pastorale di portare tutti, laici e non (ed è questa la rivoluzione, in anticipo di quasi 200 anni sul Concilio Vaticano II) alla perfezione della vita. Egli rivolgeva a tutti, ma proprio a tutti, l’invito a farsi santi! Probabilmente questo è il più bel libro di sant’Alfonso: tutto incentrato sull’arte di amare Gesù Cristo e di amare con Gesù Cristo. Composto da 17 capitoli, nei primi 4 il Santo mostra come Gesù meriti il nostro amore per l’amore che ci ha dimostrato con la sua morte, l’importanza dell’Eucaristia, soffermandosi sulla confidenza e sulla fiducia che ogni cristiano dovrebbe avere con lui. Nei restanti capitoli, utilizzando le parole di san Paolo dirette alla comunità di Corinto (1Cor 13), ossia del grande cantico dell’amore, sant’Alfonso mostra le principali virtù da praticare e i difetti da evitare: la pazienza, la dolcezza, l’umiltà, la fede, la speranza, ecc…. Se ti stai domandando se anche tu hai bisogno di leggere questo libro, dovresti riflettere e chiederti se ami veramente Gesù e se hai il coraggio di credere davvero che la santità sia alla portata di tutti, quindi anche alla tua!
Nel 1750 Alfonso Maria de Liguori pubblicò "Le glorie di Maria". Frutto di un'intensa ricerca iniziata nel 1734, il libro non è soltanto l'esposizione di un'esplorazione erudita e di una trattazione teologica a volte polemica, ma è anche espressione della grande devozione del Santo e un segno di riconoscenza a Maria per l'aiuto da lei ricevuto in tutto il corso della sua vita. L'opera risente ovviamente del tempo in cui fu scritta, un tempo di crisi della pietà mariana, contestata da alcuni scrittori cattolici e rifiutata dai giansenisti. Sant'Alfonso reagì con lucidità e coraggio, rifacendosi alla tradizione della Chiesa, impegnandosi a presentare il mistero di Maria nella sua verità e sviluppando fino alle ultime conseguenze il privilegio della maternità divina. Il suo impegno costante fu quello di non chiudersi nei limiti della ragione, ma di aprirsi nella fede all'onnipotenza e all'amore di Dio. Questo volume contiene una selezione da "Le glorie di Maria" che comprende "Le virtù di Maria Santissima" e la raccolta degli Esempi e delle Preghiere che corredano ciascuno dei capitoli sulla Salve Regina.
"Io sto facendo un libro della Pratica di amar Gesù Cristo, dove ho posto molte belle cose dell'amore di Gesù Cristo e dell'amore che gli portiamo": così Alfonso Maria de Liguori annuncia in una lettera del 1767 il contenuto dello scritto che avrebbe visto la luce nel 1768 e che egli stesso definì "la più devota ed utile delle sue opere". Nella Pratica l'autore spiega quali siano le virtù da acquistare e praticare, quali i difetti da evitare per conservare e accrescere l'amore che conduce il cristiano a Dio. Un testo di profonda spiritualità, oltre che un vero trattato di morale, originale e popolare ad un tempo, da riscoprire in tutta la sua bellezza.