Dagli scritti di Mariachiara emerge una ricchezza interiore e un rapporto fecondo e vivido con il Signore, dal quale lei si lasciava plasmare docilmente. Questo libro è il testamento di una vita vissuta al massimo pur nella sofferenza, esempio di santità. Fino agli ultimi giorni della sua vita, Mariachiara è riuscita ad infondere in tutti coloro che la conoscevano quella pace del cuore che solo Dio può donare.
Le monache di Monastero Santa Rita da Cascia vogliono accompagnare le mamme e coloro che desiderano la maternità. Prima che fisicamente, nello spirito, ogni donna è madre, amore e dono di vita. Attraverso testimonianze reali, le suore si pongono all'ascolto di gioie e paure, rispondendo alle domande con consigli ispirati all'esempio di Santa Rita, madre ancora oggi di un'immensa famiglia di devoti.
Nel volume, interamente a colori, con testi di Ezio Mattiocco, Sante Guido e Giuseppe Mantella, cosi come già presentato nel catalogo della mostra tenutasi a Roma, a Chieti e a L'Aquila lo scorso anno dal titolo Nicola da Guardiagrele orafo tra medioevo e rinascimento, si tratteggia la storia del meraviglioso antependium, l'opera più bella di Nicola di Guardiagrele, comunemente detto paliotto, firmato e datato 1433-1448. L'opera decora l'altare maggiore della Cattedrale di Teramo ed è realizzata in argento e argento dorato con 35 formelle, con figure finemente sbalzate e cesellate, narranti la storia della vita del Cristo e 22 lastrine in smalto traslucido con figure di Apostoli e Profeti, tutte riprodotte a piena pagina. Nel volume è inoltre tratteggiata la biografia di Nicola da Guardiagrele, ad opera di Sante Guido, nella quale si ripercorre la vita e si descrivono le moltissime opere di questi che è considerato il più capace e noto artista abruzzese, maestro insuperato nell'arte dell'oreficeria ecclesiastica tra il 1380 ed il 1460.
Il catalogo della mostra Nicola da Guardiagrele, orafo tra Medioevo e Rinascimento. Le opere - I restauri, a cura di Sante Guido, è stato l’occasione di raccogliere i più recenti studi di molti studiosi della materia. Il volume si apre con un intervento di Ezio Mattiocco sulla produzione orafa in Abruzzo nel periodo immediatamente precedente l’opera di Nicola. Quindi si analizzano le prime opere in mostra, tutte appartenenti al primo periodo della produzione negli anni 1410-1420. Il breve ma importante testo di Elisabeth Taburet-Delahaye permette di portare l’attenzione su un'opera di Nicola conservata nel Museo di Amiens, ma della quale la storiografia italiana del Novecento ignorava l’esistenza. Valentino Pace tratteggia la situazione storiografica e analizza con dovizia di nuovi raffronti importanti opere come le custodie eucaristiche di Francavilla al Mare e di Atessa e la bellissima croce di Santa Maria Maggiore a Lanciano. Infine Mons. Crispino Valenziano presenta una magistrale lettura ed interpretazione teologico-liturgica delle due custodie.
Il volume prosegue con una seconda parte relativa alle opere del periodo 1431-1451, nel quale lo stile di Lorenzo Ghiberti, espresso nella celeberrima Porta Nord del Battistero di Firenze, condiziona l’intera produzione del maestro abruzzese. Mattiocco presenta il paliotto della cattedrale di Teramo, opera scelta come esemplificativa della svolta fiorentina. Aldo Galli analizza, con abbondanza di particolari e puntuali raffronti, le citazioni di Nicola dell’opera di Ghiberti. Serena Romano propone, aggiornandoli, i suoi studi sugli smalti del guardiese come mezzo per illustrare i rapporti tra l’orafo e la produzione pittorica contemporanea. Gina Lullo ricostruisce quindi, apportando nuove segnalazioni, la storia e la produzione scultorea di Nicola. Alessandra Rodolfo presenta alcuni documenti inediti sulla croce di San Giovanni in Laterano, l’ultima a noi giunta dell’intera produzione del maestro. Il volume si conclude con il saggio di Benedetta Montevecchi, che analizza l’eredità dell’arte di Nicola nella produzione orafa.
Tutti i testi sono intervallati da fascicoli fotografici che illustrano, con eccezionali riproduzioni, le opere del Maestro di Guardiagrele.