"Dalla penna del famoso esorcista Gabriele Amorth una ricerca a tutto campo sulla figura della Madonna e sulla sua ricca e vivace umanità. Non una semplice biografia della madre di Gesù, quindi, ma un vero ritratto, un saggio di ricerca spirituale che si muove con sapienza tra i testi sacri e gli studi sugli usi dell’epoca in cui Maria è vissuta. «Tutto ciò che è nel testo sacro ha un valore salvifico», spiega Amorth. «Gli episodi storici sono realmente avvenuti, ma lo scrittore sacro ha scelto solo quelli che occorrevano per annunciare il messaggio della salvezza. Ecco il criterio base di interpretazione. Ne risulterà per il lettore una certa sorpresa, forse l’impressione di voler complicare le cose, quando leggerà il valore di episodi che era solito interpretare con un certo semplicismo; ma ne apprezzerà la portata profonda»."
Attraverso una serie di conversazioni con padre Gabriele Amorth negli ultimi anni della sua vita, trascritte con estrema fedeltà di pensiero e di linguaggio, Elisabetta Fezzi ci restituisce in questo libro un vero e proprio testamento spirituale dell'esorcista più famoso e più amato. Apprendiamo così particolari curiosi della sua vita, della sua vocazione e della sua attività esorcistica: da quando, ragazzo, si sente chiamato al sacerdozio, alle varie e diverse opportunità che la vita gli offre (Azione Cattolica, lavoro politico con Andreotti...), fino alla scelta complessa e faticosa degli ultimi trent'anni, dedicati a combattere il diavolo e a ricordare al mondo che la figura di Satana non va presa sottogamba. Pagine che rivelano la personalità poliedrica del sacerdote Paolino, tutt'altro che rinchiudibile in un'immagine da uomo cupo, come spesso è stato descritto: Amorth è certamente rigoroso, con sé innanzitutto, ma anche ironico, semplice come un bambino in alcuni momenti, capace di scherzare e di prendere la vita per il verso che la Provvidenza gli offre man mano. La seconda parte del libro raccoglie, sempre grazie a Elisabetta Fezzi, una serie di testimonianze delle persone che gli furono più legate: da Rosa, che lo assisteva negli esorcismi; a due sacerdoti Paolini tra quelli che gli furono vicini anche nei momenti difficili; a padre Stanislao, il Passionista che ne raccolse l'eredità.
Dagli esordi in politica alla scelta del sacerdozio, dagli studi come mariologo all'incarico di esorcista; in questo libro - un vero e proprio testamento spirituale - padre Gabriele Amorth ripercorre le fila di un viaggio che approda a una ferma certezza: "Se esiste un modo per distogliere il diavolo da noi, esso consiste nel lasciarci attrarre dalla bontà e dalla bellezza che promanano dal bene e dal nostro Dio e Padre". Forse "qualcuno potrebbe pensare che sia necessario il male perché venga esaltato il bene; come pure la menzogna perché venga magnificata la verità. Ma il bene e Dio stesso non hanno bisogno delle tenebre per dimostrare che sono luce".
Dopo sessant'anni di vita sacerdotale, e oltre venticinque di attività come esorcista, padre Gabriele Amorth consegna alle stampe il suo testo definitivo, un testamento umano e spirituale di enorme ricchezza e di grande libertà. Una confessione che spazia dal tema del Bene e del Male, a quello della felicità e della speranza, a situazioni di grande attualità come il potere dei media, della Massoneria e delle sètte. "Se esiste un modo per distogliere il diavolo da noi, esso consiste nel lasciarci attrarre dalla bontà e dalla bellezza che promanano dal bene e dal nostro Dio e Padre". L'ultimo messaggio del più grande esorcista italiano.