Fra Emiliano Antenucci e Alfredo Altomonte si sono incontrati e hanno deciso di scrivere qualcosa che possa aiutare tanti ragazzi, resi indifferenti e abulici dalla vita, a ritrovare sé stessi e a credere nella forza della loro interiorità per riscoprire la bellezza e la positività della vita. Per farlo, dopo aver esaminato vari aspetti della realtà in cui oggi viviamo, ne sottolineano le difficoltà, i limiti, le ingiustizie, le incomprensioni, i falsi giudizi e lanciano messaggi di solidarietà e speranza. Ribadiscono la necessità che i giovani non siano soltanto e sempre compresi ma anche ripresi, con autorevolezza sì ma con la fiducia nella loro positività, in ciò che di bello portano con sé, nei valori di cui sono espressione. Ritengono necessario frenare l'onda di svalutazione di tutto ciò che fanno o sostengono, mettersi al loro fianco per affrontare insieme le forti problematiche che trovano nel loro cammino, come il bullismo, la violenza, i femminicidi, l'ostentazione del genere, le provocazioni, la mancanza di lavoro, una scuola spesso poco attenta, più azienda che palestra di umanità. È attraverso tutto ciò che si scoprono nuove dimensioni di soggetti giovani che spesso hanno soltanto bisogno di essere visti, amati, apprezzati, incoraggiati, per esprimere i propri sentimenti più veri e profondi e poter schiudere i propri petali a una vita vissuta con speranza e gioia, nella certezza che prima o dopo, presto, la loro fioritura avverrà. Prefazione di Davide Banzato. Postfazione di Antonella Arioli.
"Quando sparliamo degli altri, togliamo loro il volto della Bellezza di Dio e mettiamo loro la maschera della bruttezza del male. Diventiamo «brutti» anche noi, nel guardarci allo specchio sporchi del sangue del fratello che abbiamo ucciso con la lingua. Riflessioni spirituali, citazioni di autori e parole del Papa per non cadere in tentazione. La Vergine del Silenzio ci insegni l'uso giusto della nostra lingua, ci doni la forza di benedire tutti, la pace nel cuore e la gioia di vivere." (Dalla Prefazione di papa Francesco)
C’è un segreto nella vita: guardare il mondo con gli occhi di Maria. Dobbiamo depurare il devozionalismo e il sentimentalismo verso la Madre di Dio e aumentare l’amore personale verso la «Donna della nostra vita»: Maria. Da Maria impariamo la fede dei semplici e l’obbedienza degli eroi.
Madre, donaci il tuo sguardo!
Il tuo sguardo ci porta a Dio,
il tuo sguardo è un dono del Padre buono,
che ci attende ad ogni svolta del nostro cammino,
è un dono di Gesù Cristo in croce,
che carica su di sé le nostre sofferenze,
le nostre fatiche, il nostro peccato.
Papa Francesco
I cristiani non devono essere felici per «marketing», per fare pubblicità al loro credo o vendere prodotti oppure ottenere voti e consenso popolare. La felicità, per i cristiani, non viene da una tecnica della mente, del cuore o del corpo per stare bene. Si è felici se ci si sente profondamente dentro di sé amati da Dio, che è la fonte, la sorgente, l'origine della vera felicità. Lo scopo di questo libro è rendere più felice chi lo legge. Felici perché amati: questo rende felici noi e tutte le persone che incontriamo ogni giorno.