La Prima lettera ai Corinzi è una lettera ampia e densa, in cui l'apostolo Paolo trasmette alla comunità dei credenti la fede che egli stesso ha ricevuto e alla luce della Parola risponde ai loro quesiti su vari aspetti della vita cristiana. Paolo è un uomo appassionato del Dio di Gesù Cristo che, dopo l'esperienza di Damasco, si è prodigato instancabilmente affinché Cristo trovasse anche tutte le sue sorelle e i suoi fratelli: «Perché Dio sia tutto in tutti» (1Cor 15,28). La lectio proposta contiene approfondimenti di contesto, spunti di attualizzazione sull'oggi e una nutrita conclusione che cerca di ricapitolare i sette incontri e offrire uno sguardo su tutto l'appassionato dialogo tra Paolo e i Corinzi. Per accompagnare la relazione personale di ciascuno e del Gruppo con il Signore.
La Prima lettera ai Corinzi è una lettera ampia e densa, in cui l'apostolo Paolo trasmette alla comunità dei credenti la fede che egli stesso ha ricevuto e alla luce della Parola risponde ai loro quesiti su vari aspetti della vita cristiana. I partecipanti ai Gruppi di Ascolto potranno attraversare i temi fondamentali dell'esperienza cristiana nella prospettiva dell'annuncio evangelico, a cominciare dalla vocazione all'apostolato, che riguarda Paolo in prima persona ma interessa gli stessi destinatari della lettera, comunità chiamata alla santità in Cristo e arricchita di ogni dono dello Spirito.
L'itinerario dei Gruppi di Ascolto della Parola è interamente dedicato a un discorso del Vangelo secondo Matteo, il "discorso in parabole", contenuto nel capitolo 13. È l'occasione opportuna per mettere a fuoco che cosa sia una parabola, come funziona, come possiamo leggerla oggi. Gesù amava parlare in parabole e i Vangeli ci regalano alcuni gioielli narrativi e teologici, diventati ormai perle che si stagliano fra i classici della letteratura di tutti i tempi.Le parabole ci rivelano qual era lo sguardo di Gesù sul mondo, come si posavano i suoi occhi sulla vita. Egli si dimostra un attento osservatore della realtà di tutti i giorni, che tutti viviamo. Eppure quella realtà quotidiana diventa il linguaggio con cui egli parla del Regno di Dio. Nella nostra vita ci sono già tanti segni che parlano di Dio, della sua rivelazione: occorre riconoscerli. Si tratta di avere occhi attenti, sensi spirituali per valorizzarli, "allenati" anche grazie al cammino proposto dai Gruppi di Ascolto della Parola.
Entrare nella fede, è entrare in una casa, in una dimora che ci faccia essere "di casa", familiari di chi incontriamo. La fede è soglia che ci introduce al mistero stesso del Dio di Gesù, che mediante la Chiesa ci genera come figli di uno stesso Padre e ci rende per sempre "familiari" di Dio. È bello pensare che la "porta della fede" è la stessa soglia che noi abbiamo varcato o varca chi diventa cristiano con il dono del Battesimo. Per questo hanno un ruolo fondamentale la famiglia e i genitori, che insieme alla comunità cristiana e ai catechisti introducono i più piccoli alla vita cristiana. Nell'"Anno della fede" il testo ripercorre le relazioni della "quattro giorni catechisti" offrendo preziosi spunti, chiavi di lettura, piste percorribili per varcare insieme la soglia della casa del Signore e gustare la soavità e la dolcezza del suo amore.
Il testo accompagna l'itinerario catechetico di Quaresima, che verrà guidato in duomo dall'Arcivescovo e potrà essere seguito a casa, via radio, alla tv o su internet, sia personalmente, sia nei gruppi parrocchiali. Potrà anche essere utilizzato per le celebrazioni quaresimali del venerdì. I quattro appuntamenti propongono infatti la preghiera della Via Crucis, un gesto della tradizione della Chiesa che ci consente di contemplare il volto di Gesù lungo la via dolorosa. Un itinerario di preghiera e di conversione che sarà anche un cammino di preparazione al VII Incontro Mondiale delle Famiglie. "Dalle Sue piaghe siete stati guariti: con questa affermazione potente l'apostolo Pietro sintetizza ciò che è in gioco nel cammino quaresimale: innanzitutto, il nostro bisogno di salvezza. L'umanità, dentro e fuori di noi, grida la propria impotenza a salvarsi da sola. La confessione dei peccati e la penitenza a cui ci invita in modo particolare questo tempo liturgico ce lo ricordano. Il perdono, cui pure aneliamo dal profondo del nostro essere, non è alla nostra portata. Noi possiamo solo riceverlo. E lo riceviamo da Uno che ha preso su di Sé il nostro male fino a lasciarsi inchiodare sull'ignominioso palo della Croce per ridonarci la vita." (cardinale Angelo Scola)
Un calendario con tante colorate illustrazioni, che raccontano la vita piena, pulsante, vivace, che abita le nostre case. La vita delle nostre famiglie: intensa, talvolta frenetica, con le molteplici urgenze e necessità, con i figli, i familiari, gli amici. Un aiuto per mettere ordine agli eventi futuri e a scoprire lo scorrere del tempo come qualcosa che ci è dato da sempre nella giusta dose; un calendario che accompagna ogni famiglia in ogni giorno dell'anno.