Il lettore non pensi di sfogliare pagine di noiosa dottrina islamica medievale, perché gli ingredienti di questo testo sono sorprendenti: un libro per le donne, un libro per gli amanti della poesia, un libro per gli studiosi di sufismo. L'opera, che si è posta all'attenzione degli orientalisti solo in epoca recente, regala la biografia di oltre 80 sante sûfî, raccolte da uno dei più importanti trasmettitori dei detti e fatti degli antichi maestri del sufismo, Sulamî di Nîshâbûr. Il matn, ovvero la sentenza, la citazione esposta da ogni illustre figura presente nel testo, è intriso di poesia e le frasi "il lume si spegneva ma continuava a illuminarela sua casa fino al mattino", o "non ho mai guardato la neve cadere senza pensare allo sparpagliarsi delle pagine del destino" sono i binari su cui procederà la lettura, attenta, romantica, profonda.
Il sesto volume di questa collana riunisce tre testi brevi di Sulami, incentrati sulla comune tematica dell'estremo limite della santità nell'Islâm: i cosiddetti Custodi del Segreto. I tre trattati appartengono ad un genere classico di letteratura, quello dell'istruzione dei discepoli, e sono lo specchio di un metodo di trasmissione della conoscenza e di un sistema di istruzione ancora attuale nel mondo islamico. Essi espongono in modo magistrale, sia per sintesi che per chiarezza espositiva, i principi fondamentali che l'aspirante deve conoscere per il suo progresso spirituale.
I fondamenti della spiritualità islamica da una delle fonti più antiche. Con questo piccolo volumetto Sulamî ci aiuta ad entrare nel pensiero mistico dell'Islam attraverso le sentenze di alcuni tra i suoi più antichi maestri. La Muqaddima di Sulamî, come molti tra i più antichi trattati di Sufismo, si preoccupa soprattutto di delineare le basi di questa Via servendosi dei detti dei suoi predecessori: classifica i princìpi della purificazione interiore, le attitudini necessarie a chi desidera cimentarsi in questo cammino iniziatico e le regole da osservare dopo essersi ricollegati ad un Maestro spirituale, descrivendo infine alcuni degli stati spirituali a cui va incontro il murîd (discepolo) lungo il percorso che lo condurrà all'unione con l'Amato.