Descrizione
Per secoli l’odegetica è stata insegnata nei seminari come quella sezione di temi teologico-pastorali riguardanti il governo e la guida della Comunità cristiana. La necessità di una aggiornata riflessione odegetica si impone da sé alla luce dell’autocomprensione che la Chiesa ha sviluppato a partire dal magistero del concilio ecumenico Vaticano II, che fu convocato con l’obiettivo di “aggiornare” la dottrina cattolica e la vita della Chiesa in relazione ai mutamenti sociali e culturali propri della modernità: è evidente come anche la guida pastorale che ne scaturisce abbia bisogno di comprendersi e di configurarsi in riferimento al medesimo contesto. La questione che ha istruito la ricerca è così riassumibile: che significa guidare in questo nostro tempo una comunità cristiana? Il ministero della guida, infatti, funziona come una sorta di intelaiatura di raccordo tra vari elementi della riflessione speculativa e della prassi ecclesiale: tali elementi aprono un vasto arco di indagine, perché spaziano dallo specifico del ministero ordinato ai caratteri dell’ecclesiologia, dall’antropologia e più in generale dalla cultura e dalle relazioni di cui vive un gruppo umano all’analisi dei dati biblici relativi al nostro tema, essi stessi particolarmente ricchi e complessi, difficilmente riducibili o riconducibili ad un unico filone di ricerca.
A partire da una messa a punto del profilo specifico della Teologia pastorale, vengono qui trattate alcune questioni cruciali del vissuto ecclesiale.
Di che cosa deve occuparsi la Chiesa in questo tornante della sua storia? Come va pensata e strutturata l'azione pastorale? A partire da una messa a punto del profilo specifico della Teologia pastorale, vengono qui trattate alcune questioni cruciali del vissuto ecclesiale, ripartendo la materia secondo una modalità (ad intra/ad extra) inaugurata fin dai lavori conciliari ma tuttora bisognosa di essere ripresa quale matrice degli ambiti specifici dell'azione pastorale. Un testo per gli studenti della materia e per i molti Giona recalcitranti di fronte a sfide che comportano una doppia conversione: al Dio vivo e vero e a quanti lo cercano senza volerlo davvero trovare.
Il tema del pellegrinaggio cristiano viene affrontato per via introduttoria e nella sua qualità di azione ecclesiale pastoralmente rilevante. Una prospettiva che aiuta a comprendere in che senso la ripresa del pellegrinaggio sia connessa al fenomeno della mobilità post-moderna e come possa, perciò, costituire uno strumento e un ambito della Nuova evangelizzazione, da indagare anche con metodo teologico-pastorale.
Biografia
Paolo Asolan
È professore di Teologia pastorale fondamentale e speciale alla Pontificia Università Lateranense (Pontifico Istituto Pastorale Redemptor Hominis e ISSR Ecclesia Mater). Pellegrino, membro della Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia, Cappellano del Capitolo romano della medesima Confraternita. Con la Lateran University Press ha pubblicato: Perché Dio entri nel mondo (2011); con Tiago Freitas ha curato il volume di Sergio Lanza Opus Lateranum (2012).