Atti della sessione di formazione ecumenica del SAE: una riflessione sui cent’anni del cammino ecumenico (XLVII sessione. Chianciano Terme, 25-31 luglio 2010).
Il Movimento ecumenico ha compiuto i cento anni. Sono pochi a fronte di secoli di divisione, ma, nonostante le pesantezze della storia e, per i cristiani, del peccato, fare memoria delle testimonianze di cui è ricco il suo cammino aiuta a guardare al futuro con speranza. La fiducia dei credenti in Cristo non è fondata sulla propria piccolezza, ma sulla preghiera stessa di Gesù: Ut unum sint, perché il mondo creda. Educarsi ed educare al dialogo, praticare la giustizia, lavorare per la pace, essere attenti all’ambiente è imperativo oggi sempre più urgente. Per i cristiani, è impegno di testimonianza della speranza nel Regno di Dio che viene.
La libertà di cui parla la Parola di Dio è intesa in una specifica accezione: la libertà che promana dalla croce e dalla risurrezione di Cristo, la libertà dal peccato, dalla morte e dalla legge. E tuttavia questa constatazione non esaurisce l’analisi di un tema così rilevante, non solo nei suoi fondamenti biblico-teologici, ma anche, con le debite analogie e differenze, nelle successive declinazioni in termini storici, culturali e politici. I contributi di questa Sessione di formazione del SAE esplorano così alcune polarità cruciali per la coscienza e la cultura contemporanee – libertà e relazione, libertà e responsabilità, libertà e solidarietà, libertà e servizio, libertà e amore – e soprattutto cercano di stabilire quali siano, in ogni caso, gli «spazi» e i «confini» della libertà.