La lotta fra un uomo e un angelo, in "Un colpo d'ala di Nabokov". La leggenda di Prometeo secondo Kafka. Un amore che finisce, o si riaccende, sullo sfondo del monte Fuji. E poi sinuosi corpi femminili sulle piste da sci; i ghiacci artici e la scoperta della libertà; le storie di neve, guerra e giovinezza raccontate da Primo Levi e da Rigoni Stern. Dall'ascesa al Monte Ventoso di Petrarca alla scalata di una montagna di vetro nel centro di New York, ventitré racconti sulla solitudine, la sfida, il confronto con l'assoluto. Senza dimenticare la scoperta e la gioia di quando salendo "si crea il mondo".
Il gioco è questo: si chiede ad alcuni grandi scrittori del nostro tempo di scegliere un personaggio storico o mitologico o letterario o immaginario pensandoci bene. Perché deve trattarsi non di un personaggio qualsiasi, ma del loro personaggio: rovistando nel tempo lungo della Storia possono trovare un amore lontano, un maestro, un doppio, un nemico: in ogni caso uno a cui hanno delle domande da fare. E anche inventarsi le risposte diventa una forma d'interrogazione o di rispecchiamento, se ci si lascia guidare da un'ossessione, da una simmetria, dall'ironia o dalla complicità. Così Baricco e Victoria Cabello scelgono Rossini, Camilleri Venerdì di Robinson Crusoe, Vinicio Capossela Bach, Carofiglio Tex Willer, Emma Dante Polifemo, Lucarelli Edgar Allan Poe, Odifreddi Galileo Galilei, Scurati Garibaldi, Walter Siti Ercole, Pincio Kurt Cobain, Gianmaria Testa Fred Buscagline. Un gioco nuovo che si misura con la tradizione: erano i primi anni Settanta quando la Rai rivolse lo stesso singolare invito ad alcuni dei maggiori scrittori e intellettuali italiani, tra cui Italo Calvino, Umberto Eco, Leonardo Sciascia, Giorgio Manganelli, Vittorio Sermonti, Edoardo Sanguinetti.
Al nuovo appuntamento con i lettori, "Crimini" raccoglie le storie originali e inedite di alcuni tra i maggiori narratori italiani. Spaziando dal Piemonte di Giorgio Faletti al Nord-Est di Carlotto, al Sud di Carofiglio e De Silva, dalla Genova del contrabbando di Giampaolo Simi alla Matera al centro dell'industria del porno di Sandrone Dazieri, undici scrittori mettono a nudo l'Italia dei nostri giorni, esplorandone i lati più oscuri e l'anima profonda: l'Italia che è sotto i nostri occhi, quella che non fa nulla per nascondersi, l'Italia delle scorciatoie e dei suoi miti corrotti, quella dell'arricchimento individuale e quella del disprezzo del lavoro. Gli scrittori osservano, e raccontano tutto.
La lotta fra un uomo e un angelo, in un albergo di montagna. Un inverno trascorso sotto una valanga. Un amore finito sullo sfondo del Monte Fuji. E poi storie di neve e di guerra, di ghiacci artici e scoperte della libertà, di sinuosi corpi femminili sulle piste da sci. Come recita il titolo del racconto di Fosco Maraini, "Quando salendo creavi un mondo", l'esperienza della montagna ha a che fare prima di tutto con un percorso interiore. Mentre il paesaggio si allarga, le pareti di roccia, la neve, i ghiacciai, l'esperienza stessa della salita obbliga l'uomo a un confronto con l'assoluto. La montagna diventa simbolo, una concretissima sfida contro i propri limiti, nell'isolamento dal mondo circostante l'ascesa si estremizza in ascesi.
In questa originale antologia di fiabe sarà possibile trovare un Cappuccetto sordo, un'Alice imbranata, un Re smemorato, principesse col piercing, animali fantastici pelosissimi, e molti altri personaggi strambi. Se cercate le favole per fare addormentare i vostri bambini, questa antologia non fa per voi.
Alcuni scrittori di valore sono anche stati matematici di professione: da Omar Khayyam a Bram Stocker, da Lewis Carroll a Alexander Solzenicyn. E non è raro che in alcuni romanzi ci siano pagine dedicate alla matematica o con matematici protagonisti. In questa antologia vengono però raccolti solo quei racconti che per intero ed esplicitamente si sono ispirati al mondo della matematica (per tema o struttura del racconto). Due storie di Borges ispirate a quei "libri di logica e matematica letti ma non perfettamente compresi", l'integrazione matematica come integrazione razziale in Pynchon o il rapporto tra uomo e donna sotto forma di anello di Moebius in Cortázar. Tra gli altri racconti si ricordano quelli di Calvino, Buzzati, Huxley, Cheever e McEwan, Saramago, Del Giudice, Voltolini, Musil. Uno spazio particolare è riservato alla fantascienza, che con la matematica ha spesso mostrato grandi affinità.
L'antropologia culturale o l'etnologia sono discipline scomode, restie a farsi relegare in un dizionario a causa della loro estreme fluidità e della spiccata differenziazione interna. Questo dizionario, che è stato e rimane un importante punto di riferimento, ha come caratteristica l'aver scelto di non coprire ogni possibile "voce" inerente alle discipline etno-antropologiche, ma di selezionare quelle ritenute fondamentali dai curatori, affidandone di volta in volta la redazione a uno specialista di settore. Ne risulta così un'opera adatta agli addetti ai lavori, che potranno trovare utili riferimenti specifici; ma anche ai meno esperti il dizionario potrà risultare utile in quanto può fornire i principali lineamenti teorici, le più rilevanti posizioni scientifiche e lo stato degli studi relativi a un'area, un tema, un ambito d'indagine.
Un'antologia che raccoglie i racconti delle menti pericolose della narrativa americana e italiana. Il lato oscuro della realtà descritto nell'immobilità del dubbio e della paura, nell'adrenalina dello scontro fisico, nell'eccitazione febbrile dell'azione disperata. Tra crimini e avventura, tra noir e fantascienza, i migliori narratori d'Italia e d'America, per la prima volta insieme, si sfidano nell'arte del racconto perfetto. Quando si dice la narrativa del "lato oscuro", o della "metà oscura", i lettori di tutto il mondo sanno di che cosa di tratta. A partire da Stephen King, che non poteva mancare in questa antologia - con uno racconto dove un incubo annunciato si avvera, sullo sfondo della tranquilla routine di una anziana coppia - o in Italia da Carlo Lucarelli, il "lato oscuro" è l'esplorazione di quel mondo di paura, delitto, crimine e perfino orrore che si cela dietro le parvenze del mondo "normale".
Quattordici scrittori da tutto il mondo si incontrano ad Atene e buttano giù l'idea di un romanzo "globale", che coinvolga stili, culture e realtà differenti. La sorte stabilisce a chi, tra loro, tocchi l'arduo compito dell'inizio. La sorte sceglie Antonio Skármeta, e via via gli altri lo seguiranno, ciascuno per due volte: tra gli altri, Niccolò Ammaniti, Michel Faber, Lena Divani, Pavel Kohout, Yasmina Khadra, Ingo Schulze, Juan Manuel de Prada. La storia inizia in un fantomatico angolo del Sudamerica, dove Teresa Almendros sta per sposare Juan Marino Salaberry, figlio di un ex rivoluzionario ora dittatore del suo Paese. Ma il matrimonio non si può celebrare senza Hugo Almendros, padre di Teresa... Una "Odissea" di oggi, un gioco letterario fatto di humour, avventura e colpi di scena. Una gara narrativa tra scrittori di tutto il mondo, che tesse una trama misteriosa dal finale inatteso.
Ammaniti insegue un chirurgo dalle strane abitudini in una scatenata caccia per le strade di Roma. Camilleri mette in scena una storia d'amore finita troppo presto. Carlotto ci fa sentire quanto lontano può portare, nel cuore di un poliziotto, la "Morte di un confidente". Nel sottobosco milanese di Dazieri comici e assassini in gara cercano tutti "L'ultima battuta". De Silva ci porta a Napoli: chi si nasconde nel "Covo di Teresa"? De Cataldo dipinge una favola con italiani pessimi ed extracomunitari inconsueti. Chi è davvero "L 'ospite d'onore" di Faletti? Forse non farà carriera il commissario Curreli ostinandosi a cercare "Quello che manca", di Fois. Forse era meglio non avere sentito "Il terzo sparo", per la poliziotta presa nell'intrigo di Lucarelli.
Aggiornato e ampliato con cento nuovi lemmi, questo dizionario è uno strumento che permette di avvicinarsi all'universo "lingua", da quella letteraria a quella parlata e scritta. Si tratta di un'opera che raggruppa tutta la terminologia tecnica relativa alle scienze del linguaggio. Comprende lemmi di fonetica, fonologia, morfologia, sintassi, lessicografia, semantica, storia della lingua, dialettologia e stilistica. Strumento utile per l'orientamento di studenti e insegnanti, costituisce anche per il pubblico degli studiosi una silloge che consente di ripensare da vari punti di vista il quadro articolato e complesso dell'universo della lingua.
Il libro raccoglie saggi di vari studiosi e ha una destinazione prevalentemente, ma non solo, didattica: si rivolge infatti a tutti coloro che si occupano di questioni giuridiche o storico antichistiche (magistrati, avvocati, notai, insegnanti di latino e di storia) e che sono interessati a una ricostruzione di una delle maggiori eredità del nostro passato latino: la sua cultura del diritto. Gli autori dei contributi presentati nel volume sono: Eva Cantarella, Paolo Cappellini, Valerio Marotta, Bernardo Santalucia, Aldo Schiavone, Tullio Spagnuolo Vigorita, Umberto Vincenti.