Dal Concilio Vaticano II è nato un movimento di ricerca teologica e psico-socio-pedagogica che ha portato alla riscoperta del messaggio cristiano completo sulla vocazione e le vocazioni. La Chiesa offre, infatti, una visione larga e multiforme di “chiamate” che concorrono a formare la ricchezza del popolo di Dio impegnato nel mondo per la costruzione del Regno. Questa pubblicazione, che raccoglie le quaranta riflessioni con­dotte dal programma “Orizzonti cristiani” dalla Radio Vaticana nel la Quaresima del 2011, si propone di portare il tema della vocazione fuori dalla ristretta cerchia degli addetti ai lavori. Ricchezza dei contenuti, chiarezza espositiva, visione della vocazione a trecentosessanta gradi, rendono l’opera interessante per un vasto pubblico. Vengono toccati tutti gli aspetti della vocazione: la natura, il significato, le forme, i luoghi, i mezzi, i modelli e le testimonianze, la tradizione e il magistero. Non si tratta, però, di un libro di studio, quanto di una gustosa meditazione sull’interrogativo posto dal titolo: “Che cosa vuoi da me?”, certi che, per ogni persona, scoprire la “chiamata” che cambia la vita e rende interlocutori di Dio, sia davvero un’avventura bella e meritevole di essere vissuta fino in fondo.
Il libro vuole favorire nelle religiose animatrici vocazionali quegli atteggiamenti che permettono una fedele ed efficace comunicazione dei valori vocazionali al mondo giovanile. Il libro riporta gli Atti del Convegno per animatrici vocazionali, promosso dall'USMI nello scorso Marzo, sulla scorta di una lettura e attualizzazione vocazionale del Documento: Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, gli Orientamenti pastorali dell'episcopato italiano per il primo decennio del 2000. Interessante e la prospettiva di fondo del volume: una lettura al femminile", ossia a dire una visione non neutrale, non astratta, bensi fortemente situata e 'concreta' della realta ecclesiale e della vocazione stessa, con una modernita di prospettiva e una visione delle cose che chiama in causa in modo decisivo il "genio femminile". "