A partire dalla Prima lettera di Giovanni, nella varietà del cambiamento in atto, questo percorso di lectio divina ci fa ritrovare l'amore che rende efficace l'azione e che restituisce fiducia, serenità e profezia sui tempi. Il credente che si rimette a questo viaggio ritrova il gusto dell'evangelizzazione: la gioia che vive e sperimenta nella ferialità dei suoi giorni testimonia per lui.
Nell'anno del centenario della nascita di Giuseppe Lazzati, una delle figure più straordinarie del laicato cattolico, coraggioso profeta e interprete dei "segni dei tempi", il sussidio propone un itinerario di lectio divina sul tema della profezia, che parte dalla rilettura della vicenda spirituale del profeta Elia, raccolta nei Libri dei Re, per arrivare alla testimonianza di vita tratta dagli scritti del Professore. Perché anche noi possiamo crescere "nell'audacia della profezia", quale dono dello Spirito".
«Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?» La domanda di Giovanni Battista risuona anche in noi: come possiamo riconoscere e credere all'uomo di Nàzaret, Cristo, figlio di Dio? Prestando attenzione alle azioni di Gesù in favore degli uomini e confrontandole con la promessa stessa di Dio, rivelata dalla Scrittura. Questa è la pretesa di Gesù: aiutare a leggere la sua missione dentro la rivelazione di Dio come la sua manifestazione e il suo compimento definitivo. Guardando alle "opere" del Messia, raccontate nei capitoli 8 e 9 di Matteo, scopriamo che quanto è stato annunciato con intensità e novità nel discorso della montagna non è una vuota illusione, un sogno bello e impossibile, ma si manifesta concretamente nel modo di agire di Gesù in favore degli uomini.
Il volume si propone come un itinerario di "lectio divina" per gli adulti sulla figura di Mosè nei primi capitoli del libro dell'Esodo.
Nella prima chiusura del suo Vangelo, è Giovanni stesso a ricordare ai suoi lettori il senso di ciò che ha scritto: si tratta di un viaggio dentro la fede e in vista della fede in Gesù. Lo scopo è portare a credere in lui e ricevere in questo modo la sua vita. Tra le modalità originali del suo modo di raccontare, Giovanni ama descrivere gli incontri tra Gesù e alcuni personaggi che in modo più o meno prolungato si intrecciano col suo cammino. Attraverso di essi il lettore-discepolo si può identificare, riconoscendo le proprie paure, i propri dubbi, le proprie resistenze al suo essaggio, ma anche l'incredibile forza della propria fede. Ecco allora la scelta della lectio di quest'anno: incrociare alcuni personaggi che incontrano Gesù come figure viventi della fede, per entrare nel suo mistero e provocarci a prendere una decisione, proprio come è accaduto loro.
Il Sinodo minore indetto dal nostro Arcivescovo impegna le comunità della diocesi a diventare “Chiesa dalle genti”. Nell’epoca di cambiamento che stiamo vivendo, uno dei tratti più evidenti è la presenza nelle nostre terre di persone di altri Paesi e di altre culture. Non possiamo pensarci come comunità di Cristo stando semplicemente accanto a loro; occorre ripensare il senso dell’essere Chiesa, riconoscere che nessuno è straniero o ospite ma che tutti siamo concittadini dei santi e familiari Dio.
Ma il cammino per acquisire tale consapevolezza non è automatico. Abbiamo bisogno di convertirci e di lottare per vincere la tentazione di rimanere chiusi nelle nostre abitudini perché timorosi di trovarci esposti a qualcosa di troppo nuovo. Proponiamo dunque la lectio sulla Lettera di Paolo agli Efesini come un alimento utile per la nostra conversione.
L'Azione Cattolica ambrosiana propone agli adulti la celebrazione della lectio divina a livello decanale su un percorso che parte da alcuni salmi che hanno al centro l'agire misericordioso di Dio, perché come suggerito da Papa Francesco annunciando il Giubileo straordinario della misericordia: "Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell'agire del Padre" (Misericordiae Vultus, 3). Il senso del titolo, Mostraci, Signore, la tua misericordia, è appunto quello di tenere fisso lo sguardo su Dio misericordioso, con l'animo aperto ad accogliere la rivelazione del suo volto. Attraverso il metodo della lectio anche noi vogliamo metterci in ascolto del Signore, lasciando che la sua Parola ci "muova", provocandoci a uscire da noi stessi, ma per ritrovarci, riconoscendo il senso della nostra vita nell'essere chiamati ad una comunione che è per sempre.
L'Azione Cattolica ambrosiana propone agli adulti la celebrazione della lectio divina a livello decanale, su alcune figure del Vangelo di Giovanni: Nicodemo, Maria di Màgdala, Tommaso, i sette discepoli ritornati pescatori e Pietro. La loro esperienza mostra che l'incontro con il Signore non è mai strumentale, non genera chiusura o "possesso"; semmai è coinvolgente, inquieta, interpella, chiama, in una parola, fa rinascere di nuovo, dall'alto. Attraverso il metodo della lectio anche noi vogliamo metterci in ascolto del Signore, lasciando che la sua Parola ci "muova", provocandoci a uscire da noi stessi, ma per ritrovarci, riconoscendo il senso della nostra vita nell'essere chiamati ad una comunione che è per sempre.
L’Azione Cattolica propone agli adulti la celebrazione della lectio divina sul libro del profeta Giona, da vivere a livello decanale. È un testo ricco di spunti per le nostre comunità e per ciascuno di noi, chiamati oggi a evangelizzare la grande città.
Si può essere tentati di fuggire da questa chiamata, non necessariamente per paura, ma anche soltanto per volere permanere nella quiete della forma di una esperienza religiosa che non dia troppi problemi. Attraverso il metodo della lectio vogliamo metterci in ascolto del Signore e lasciare che la sua Parola penetri fino al cuore, così da diventare lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino.
La Lectio divina degli adulti, che l'Azione Cattolica ambrosiana propone ogni anno nei decanati della diocesi di Milano a tutti gli adulti delle comunità cristiane, si colloca quest'anno nel solco dell'Anno della fede indetto da papa Benedetto XVI. La scelta di coltivare insieme come Chiesa l'ascolto della Parola è un elemento essenziale per immettersi e perseverare in un cammino di fede che dura tutta la vita, condividendo con i fratelli il rapporto sempre più saldo con Cristo Signore e la testimonianza di vita nuova e bella nel mondo. La proposta è quella di commentare e meditare i capitoli 2 e 4 del Libro degli Atti degli Apostoli che raccontano la vita di fede della comunità di Gerusalemme; luogo della presenza del Signore che salva, abbraccio accogliente per tutti coloro che sono in ricerca della vera felicità, essa rappresenta un monito e un esempio da seguire per tutte le nostre Chiese locali.