Una galleria di personaggi che con il loro impegno e le loro straordinarie qualità hanno contribuito a risollevare la città di Catania dalla prostrazione e dall'avvilimento in cui era sprofondata prima per opera del regime fascista e poi per la umiliante sconfitta di una guerra idealmente non condivisa. L'autore sostiene che la città è riuscita ad uscire in poco tempo dall'angoscia e dalle privazioni in cui giaceva per l'abnegazione del popolo catanese che all'unisono e animato dal medesimo spirito di fiduciosa solidarietà ha profuso le sue energie per la ricostruzione morale e materiale della comunità. Il singolo cittadino, professionista, editore, commerciante, artista e uomini di tutte le altre categorie del lavoro, pur operando per proprio conto ma con sincronismo prodigioso con gli altri, è stato protagonista di una osmosi di ottimismo e di audacia che ha prodotto l'utilità generale di cui l'intera società ha goduto.
Questa è la storia di uno qualunque degli eletti alla Camera dei Deputati in Sicilia prima delle riforme elettorali degli anni novanta e duemila. Con le speranze, le aspirazioni, i timori e le fatiche che la sostanziarono. Essa non è raccontata sotto lo stimolo di emozioni nostalgiche ovvero per far rimpiangere il tempo passato, o per presentare un esemplare modello, ma per dimostrare ancora quale devastazione la degenerazione oligarchica ha prodotto nel rapporto cittadino-politica e quanto sia stata danneggiata la democrazia intesa come forma di partecipazione alla vita pubblica dei cittadini.