In questo saggio Richard Hays mira a dar conto della rappresentazione narrativa di Gesù nei vangeli canonici, con particolare riguardo per i modi in cui gli evangelisti rileggono le Scritture ebraiche vedendovi prefigurata la figura di Cristo. Detto altrimenti, Hays illustra come nei vangeli l'interpretazione figurale - resa possibile da una lettura che procede a ritroso - serva a dare testimonianza del Dio che si è incarnato in Gesù, che è lo stesso Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. L'unità letteraria figurale di Antico e Nuovo Testamento fa in tal modo emergere d'essere l'acme dell'azione con cui l'unico Dio si rivela. L'unico Signore confessato da Israele è lo stesso Dio attivamente all'opera nella morte e risurrezione di Gesù Cristo.
Se sei alle prime armi con la Sacra Scrittura, se cerchi una guida facile e attraente al testo biblico, se sei giovane di anni o di cuore, se vuoi imparare a tradurre la Parola di Dio nel concreto della vita allora questa Bibbia è per te: più di 900 box di commento e 300 illustrazioni ti aiuteranno a conoscere con la mente e con il cuore la Parola di Dio, a pregarla da solo, nei gruppi biblici e in comunità a viverla in questo nostro tempo. Età di lettura: da 7 anni.
Perché è così difficile smettere di fumare? Com’è possibile che un placebo si riveli altrettanto efficace di un farmaco? Cosa intendiamo oggi per «comportamento normale»? Quali strategie utilizziamo per far fronte allo stress? Attraverso 50 brevi capitoli, Adrian Furnham guida il lettore alla scoperta dei concetti di base di una disciplina che si propone di indagare il comportamento e il pensiero umano, i sentimenti e le idee. Con uno stile brillante e discorsivo, applicato a contenuti rigorosi, l’autore ci illustra alcune delle più comuni psicopatologie, descrive i recenti sviluppi nel campo della psicoterapia, riassume alcune tappe storiche fondamentali, come la nascita del movimento antipsichiatrico che ha condotto alla chiusura dei manicomi. Ciascun capitolo è completato da interessanti inserti, aneddoti ed esempi concreti.
Una giovane donna francese, Esther Azoulay, si presenta al Tribunale rabbinico di Tel Aviv per denunciare colui che l'ha ingannata impedendole di unirsi in matrimonio con l'uomo che ama. Una storia intima e dolorosa che diventa l'occasione per trasmettere un nuovo, inaspettato messaggio di pace, e trasforma l'ultima opera di Yehoshua in un estremo testamento civile e politico. Ingannando la giovane Esther Azoulay, guidandola verso una conversione non necessaria, il rabbino Eliahu Modiano ha sabotato il suo progetto di matrimonio con David Mashiah. Secondo le norme del diritto ebraico, proprio a causa di questa conversione, la loro unione è proibita e i loro figli non sarebbero ammessi con il padre al servizio sacerdotale nel Terzo Tempio. Benché la tradizione ebraica ortodossa preveda che il Terzo Tempio sorga in corrispondenza di quello precedente distrutto dai Romani nel 70 d.C., ovvero sull'attuale spianata delle moschee, Esther, donna, straniera e convertita, sottopone al Tribunale un'idea sorprendente che potrebbe cambiare le sorti d'Israele prima ancora delle proprie: «Fuori dalle mura della città vecchia, modesto, umile, tra la Tomba di Assalonne e la valle della Geenna. Un Tempio che non interferisce né minaccia con la sua architettura nessun altro luogo santo. Seppur modesto, questo Tempio assumerà un ruolo drammatico e rivoluzionario». Una proposta che salverebbe il suo matrimonio, e che nasconde un profondo messaggio di pace per uscire dalla spirale di violenza che insanguina quella terra. Fino alla fine Abraham Yehoshua ha sognato che arrivasse quel momento, il momento della pace: una pace attesa e desiderata come la venuta di un nuovo Messia.
Testo integrale, traduzione CEI 2008.
"Quando torni io non ci sarò già più." Sono le ultime parole di S. a Matteo, pronunciate al telefono in un giorno d'autunno del 1998. Sembra una comunicazione di servizio, invece è un addio. S. sta finendo di portare via le sue cose dall'appartamento di Matteo dopo la fine della loro storia d'amore. Quel giorno Matteo torna a casa, la casa in cui hanno vissuto insieme per sette anni, e scopre che S. si è tolto la vita. Mentre chiama inutilmente aiuto, capisce che sta vivendo gli istanti più dolorosi della sua intera esistenza. Da quegli istanti sono passati quasi venticinque anni, durante i quali Matteo B. Bianchi non ha mai smesso di plasmare nella sua testa queste pagine di lancinante bellezza. Nei mesi che seguono la morte di S., Matteo scopre che quelli come lui, parenti o compagni di suicidi, vengono definiti sopravvissuti. Ed è così che si sente: protagonista di un evento raro, di un dolore perversamente speciale. Rabbia, rimpianto, senso di colpa, smarrimento: il suo dolore è un labirinto, una ricerca continua di risposte - perché l'ha fatto? -, di un ordine, o anche solo di un'ora di tregua. Per placarsi tenta di tutto: incontra psichiatri, pranoterapeuti, persino una sensitiva. E intanto, come fa da quando è bambino, cerca conforto nei libri e nella musica. Ma non c'è niente che parli di lui, nessuno che possa comprenderlo. Lentamente, inizia a ripercorrere la sua storia con S. - un amore nato quasi per sfida, tra due uomini diversi in tutto -, a fermare sulla pagina ricordi e sentimenti, senza pudore. Ecco perché oggi pubblica questo libro, perché allora avrebbe avuto bisogno di leggere un libro così, sulla vita di chi resta. Ma c'è anche un altro motivo: "In me convivono due anime" scrive, "la persona e lo scrittore". La persona vuole salvarsi, lo scrittore vuole guardare dentro l'abisso. Per vent'anni lo scrittore che c'è in Matteo ha cercato la giusta distanza per raccontare quell'abisso. E quando si è trovato nel punto di equilibrio, da lì, da quella posizione miracolosa, ha scritto queste parole, che, seppur lucidissime, sgorgano con la forza e la naturalezza dell'urgenza. Ciò che stiamo consegnando nelle mani di chi legge è un dono, sì, ma un dono di straordinaria gravità. Eppure, ognuna di queste pagine contiene un germe di futuro, la testimonianza di come, persino nelle pieghe di un dolore indicibile, la scrittura possa ancora salvare.
Presentazione di Franco Buzzi. Postfazione di Gianfranco Garancini.
Il grande libro sarà pubblicato in occasione della grande mostra dell'autunno a Palazzo Reale Milano Jheronimus Bosch e l'Europa meridionale dal 9 novembre 2022 al 12 marzo 2023. Jheronimus Bosch è conosciuto in tutto il mondo come un pittore di creature mostruose e scene fantastiche che sembrano il risultato di visioni oniriche. La sua fama non iniziò nei Paesi Bassi, dove l'artista è nato, ma nell'Europa meridionale del XVI secolo, artisticamente dominata da temi e stili tipici del classicismo rinascimentale, molto lontani da quelli del pittore fiammingo. Il libro getta così una luce nuova e sorprendente su un "Rinascimento" particolare, rimasto sempre in ombra rispetto al classicismo di Raffaello, Tiziano e Parmigianino, ma che in realtà ebbe un forte impatto artistico e culturale in varie parti d'Europa, con espressioni spesso grottesche o "anticlassiche", come testimoniano il ciclo di arazzi di Bosch all'Escorial, i dipinti di maestri come Tiziano e El Greco, le opere di incisori come Giorgio Ghisi e di scultori e decoratori come Bernardo Buontalenti, e infine la cultura della Wunderkammer. Questo libro, oltre a presentare Bosch, vuole illustrare il successo della sua arte in Italia e in Spagna nel periodo tra il XVI e l'inizio del XVII sec.
Il coniglio Bob vorrebbe sapere che cosa c’è dietro l’unico albero che si vede sulla linea dell’orizzonte. Il suo amico Hilbert sostiene di saperlo e si vanta di aver viaggiato in tutto il mondo grazie a un mantello speciale. Ma Bob non è così sicuro di potersi fidare… Le cose che non conosciamo accendono la nostra curiosità, ma a volte ci spaventano. Dove troviamo il coraggio di andare a vedere?
Questo libro è una festa in cui il pensiero si muove – o, meglio, nuota, duella, danza, lotta, vola – sulle orme del santo di Assisi. È come se i dipinti di Giotto iniziassero a parlare. Come se le fonti francescane prendessero all’improvviso la forma di un romanzo. Una leggerezza che sa di santità. L’incanto di un mondo possibile, l’eco delle risate del giullare di Dio, la sua passione per ogni creatura, un amore di cristallo fra lui e Chiara. E anche la sovrana noncuranza di sé nei confronti del male e della sofferenza e la spensieratezza con cui Francesco si beffa dei demoni bricconi.
Sommario
Ringraziamenti. 1. Il lamento della balia. 2. Francesco va alla guerra. 3. Un marito per Chiara. 4. Scegli il tuo nemico. 5. Assisi, due anni prima. 6. La battaglia. 7. Amore di terra lontana. 8. Prigionieri. 9. Il pretendente. 10. Il ritorno. 11. Avete un rivale. 12. L’ultima festa. 13. Francesco incontra un amico. 14. Il matrimonio è certo. 15. Altiero si vanta. 16. Il matto. 17. Il cantastorie maligno. 18. Aiutami, Gesù. 19. In punto di morte. 20. Una cosa della natura. 21. Satana la sa lunga. 22. I compagni. 23. L’incontro. 24. La doppia fuga. 25. Dio sarà riconoscere i suoi: Francesco e Innocenzo. 26. Francesco a corte. 27. La canzone di Altiero. 28. Il nuovo compagno. 29. I trucchi del Maligno. 30. In forma di giovane bellissimo: L’incendio. 31. Tiratemi fuori da questo posto. 32. L’età dell’oro. 33. San Francesco e il Soldano. 34. Francesco sul tetto: Aria nuova. 35. Un pazzo nel mondo. 36. In viaggio per la Verna. 37. Il monte della Verna: En attendant Jesus. 38. Sente Rolando che morte lo prende. 39. La guerra di Chiara. 40. Fine?
Note sull'autore
Barbara Alberti, scrittrice, sceneggiatrice e drammaturga, è autrice di numerosi libri, tra cui Gelosa di Majakovskij (Marsilio 2002), Vangelo secondo Maria (Castelvecchi 2017) e Non mi vendere, mamma (Nottetempo 2016). È anche coautrice di sceneggiature cinematografiche, tra cui Il portiere di notte di Liliana Cavani, Io sto con gli ippopotami, Monella e Melissa P. Ha collaborato con Amica, Il Fatto Quotidiano, Gioia, ha condotto su Radio24 il programma La guardiana del faro e partecipa come opinionista a programmi televisivi Rai e Mediaset.