Grande scienziato, innamorato del proprio mestiere, Peter B. Medawar ha scritto un'apologia della scienza, brillante e appassionata: la scienza è "una grande e splendida impresa, la più felice che gli esseri umani abbiano mai intrapreso". Con lucidità, e anche con garbata ironia, Medawar procede, per via di esempi, a illustrare al lettore quel che la scienza davvero è, come si fa scienza, quali siano le ragioni del suo successo - quando ha successo quali i legami tra scienza e politica o tra scienza e cultura, quale l'importanza dell'immaginazione creativa e della fortuna nelle scoperte scientifiche. Soprattutto, Medawar vuole difendere la scienza dall'accusa di non sapere rispondere agli "interrogativi ultimi" sull'origine, sul destino e sul significato dell'uomo. Sono interrogativi, egli dice, che richiedono risposte trascendenti, dominio della metafisica o della religione, e che non possono essere oggetto di analisi e di comprensione scientifica. Al contrario, per tutti i problemi che la scienza è in grado di risolvere non ci sono limiti al suo potere: l'arte della ricerca scientifica è appunto l'"arte dei risolvibile". Il discorso di Medawar si chiude con una nota di ottimismo. Tutti noi possiamo in qualche modo contribuire a cambiare il mondo e a migliorarlo, e quindi il destino nostro sarà quello che noi stessi avremo saputo crearci.
Gli alberi sono gli esseri viventi più alti, più imponenti e più antichi al mondo. Ma la quercia non detiene nessuno di questi record. Quindi, che cosa ha di così speciale? A quanto pare niente, ma ciò che colpisce è che si può andare dal Massachusetts a Città del Messico e trovare ovunque lo stesso genere di albero, la quercia, che fa della non-specializzazione la sua specialità. Ecco una prospettiva affascinante e inattesa che William Bryant Logan coglie per raccontare come il tratto caratterizzante di quest'albero sia proprio la sua pertinacia, la sua adattabilità. Possente, maestosa e necessaria, ha favorito in modo vitale l'evoluzione economica, geografica e culturale dell'umanità; a partire dalle ghiande, alimento base dell'Homo sapìens, passando per le resistenti imbarcazioni delle prime armate che circumnavigarono il globo, fino agli attuali articoli d'arredamento, la quercia ha rappresentato, nel corso dei secoli, un'onnipresente ricchezza. Ed è con imperturbato entusiasmo che Logan descrive, in tono informale, le caratteristiche di questa risorsa naturale versatile e preziosa, offrendo al lettore un'esplorazione completa della sua storia.