Nel suo commento Thomas Dozeman presenta una nuova versione del testo ebraico dell'Esodo, accompagnata da note filologiche puntuali e da introduzioni e commento che fanno emergere i motivi del libro biblico, la sua struttura letteraria, la storia della sua composizione. In uno stile piano e sempre perspicuo, Dozeman illustra i molti generi letterari che si articolano nel testo biblico, anche nel confronto particolarmente istruttivo con le tradizioni letterarie del Vicino Oriente antico. Senza mai trascurare i due temi ispiratori di uno dei grandi scritti della Bibbia ebraica ? l'identità del Dio d'Israele e l'autorità di Mosè ? , questo nuovo commento tiene conto anche dell'influenza del libro dell'Esodo nella storia dell'esegesi giudaica e cristiana.
Frutto di una pratica diuturna e costante del testo greco neotestamentario come delle versioni greche antiche della Bibbia ebraica, l'opera di Richard Hays illustra i molti modi e i molti sensi in cui la Scrittura d'Israele è presente nei quattro vangeli canonici. Il saggio repertoria ogni minima allusione, reminiscenza o citazione, implicita, vaga, velata o esplicita, della Scrittura d'Israele, ma non solo. In questo «autentico capolavoro di uno degli studiosi contemporanei del Nuovo Testamento più creativi», com'è stato definito, viene a emergere come gli evangelisti rifondano e riconfigurino il linguaggio religioso formulato nelle scritture d'Israele, e per quali vie questo concorra a costruire l'immagine e l'immaginario di un nuovo Israele.