Il testo nasce da un'esperienza maturata in varie diocesi e all'estero. Gli autori, proprio a partire dal loro diretto contatto con i giovani, hanno costruito dei percorsi di interculturalità per aiutare animatori di gruppi giovanili a formare al dialogo tra culture diverse, tenendo conto delle dinamiche psicologiche e sociali che si attivano in contesti multiculturali. La Chiesa italiana ed europea, e la stessa società, sono chiamate a essere interculturali, capaci di integrare e valorizzare le ricchezze di culture e identità autoctone e straniere. Questo testo può essere accolto nell'ambito della pastorale giovanile, ma anche in contesti scolastici e civili in genere. Gli autori sono tanti, alcuni anche molto conosciuti nel mondo della pastorale e animazione all'interculturalità: Fabio Baggio, Enrico Selleri, Antonella Mattei, Gabriele Beltrami. Tutti condividono una certezza: la diversità culturale è una ricchezza da scoprire. Tutti ne hanno fatto una scelta di vita, molti tra loro sono autori, cantautori e formatori per Scalamusic.
Il campo dei media è oggi il terreno ordinario per un progetto educativo che chiede agli adulti di impegnarsi a crescere figli che sappiano essere «consumatori accorti», persone capaci di giudizi e scelte autonome. Da questa consapevolezza può nascere la Media Education, intesa non soltanto come educazione all’uso dei media, ma come capacità di accedere ai media, di comprendere e valutare criticamente i diversi aspetti dei media e dei loro contenuti e di creare comunicazione in una varietà di contesti.
È così che l’autore offre una serie di possibili percorsi operativi che possono trovare casa nella programmazione didattica di diverse discipline scolastiche, coinvolgendo insegnanti e studenti in progetti laboratoriali finalizzati a riflettere sul modo di vivere i media, sul ruolo che essi hanno nella propria vita, nelle relazioni e in una visione del mondo.
Anche le parrocchie e le famiglie sono interpellate dalla Media Education. Per le une come per le altre, il libro è ricco di suggerimenti circa strumenti di riflessione da adottare e iniziative da porre in atto davanti e dentro i media.
«...abitare il tempo della rete non significa soltanto mettere le tecnologie nelle mani dei nostri figli, ma formarli ad un approccio critico, che fa centro sulla costruzione dell’autonomia del soggetto. si tratta di aiutarli a scegliere ciò che ha “senso” e che risponde profondamente a quella ricerca di senso che ci
caratterizza.tutto ciò è possibile anche oggi...».
(Mariano Crociata)
Destinatari
Animatori della cultura e della comunicazione nelle diocesi e nelle parrocchie.
Parroci, catechisti, insegnanti, genitori.
Autori
Giovanni Baggio (Semogo - SO - 1961). Dopo gli studi liceali ha conseguito il Baccalaureato teologico presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale a Milano. Attualmente è Rettore del collegio arcivescovile “De Filippi” diVarese e dirigente scolastico della annessa Scuola Alberghiera. Sposato e diacono permanente della diocesi di Milano (2002) è vicepresidente nazionale dell’AIART, con delega alla formazione; vicedirettore de La Parabola, rivista scientifica dell’AIART e membro effettivo del Comitato Media e Minori presso il ministero dello Sviluppo Economico in rappresentanza della componente utenti. Cura e conduce da anni un rubrica di approfondimenti culturali per emittenti locali, ha organizzato e condotto molti convegni e corsi di formazione nazionali sui temi educativi legati al consumo ed uso dei media
Uno spettacolo teatrale e musicale, di F. Baggio, in un atto unico con otto canzoni, in cui la vicenda e la figura di Cristo vengono rievocate attraverso i dialoghi di vari personaggi (ex discepoli, Barabba, l'adultera e altri), riuniti in una locanda di Emmaus, dopo l'avvenimento della crocifissione.
Canzoni: Benvenuti alla locanda - Fa più rumore - Il mondo è dei furbi - Non è facile perdonare - Quel mattino - Se accoglierete - Questa è la guerra - Il Signore è vivo.