Mosca non è lontana da Verona. Per un decennio (1992-2003) vi è stato un intenso scambio di visite, di incontri e di lettere tra il patriarcato ortodosso della capitale russa e la commissione ecumenica e alcune parrocchie in prima linea della diocesi veronese. Ciò che oggi può apparire normale, allora era nuovo e singolare: il centro della Chiesa ortodossa russa che entra in rapporti di amicizia con una diocesi cattolica italiana. Era davvero "un dialogocontrocorrente": a cavallo tra il secondo e il terzo millennio, infatti, erano molto aspri i rapporti ufficiali tra Roma e Mosca. Non era affatto scontato dunque che si riuscisse a tessere insieme una tela di ostinata speranza in un futuro ecclesiale diverso e migliore. In un dialogo vivo e vero tra cristiani di diverse confessioni, senza pregiudizi, a cuore aperto.