Ho avuto fame. .. sete.. ., ero straniero... nudo... malato... in carcere...: ogni volta che lo avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25, 35-40): Madre Teresa di Calcutta (1910-1997), la piccola suora albanese che fece dell'India la sua seconda patria, considerò queste parole di Gesù come rivolte concretamente a lei, al pari del dolente grido del Signore - «Ho sete» -, che la indusse a estinguerne la sete nei «più tra i poveri»... sempre vivà nel cuore di milioni di persone nel mondo. Ricca di aneddoti e particolari, questa biografia, scritta da un giornalista che ebbe modo di conoscere personalmente Madre Teresa fin dagli anni Sessanta, ci offre un vivace ritratto di colei che «è stata e rimane un dono singolare per la Chiesa e per il mondo» (Giovanni Paolo II).
«Qualunque cosa avrete fatto a uno dei più piccoli dei miei fratelli, l’avrete fatta a me». Per Madre Teresa di Calcutta, i più piccoli di cue parla Gesù sono i Poveri più poveri, cioè gli sfrattati dalle case e dai cuori, i barboni delle stazioni, quelli che muoiono abbandonati per le strade di Calcutta e del mondo. La sua parola è diventata una «spada affilata» che penetra nelle anime e nelle coscienze, svelando la radicalità dell’essere cristiani. Questo libro raccoglie le più forti.
José Luis González-Balado, che ha curato la raccolta, è scrittore e giornalista spagnolo particolarmente attento a personaggi e a temi di grande forza testimoniale. Ha conosciuto l’opera di Madre Teresa di Calcutta fin dagli anni ’60 e vi ha dedicato numerosi libri, tra cui ricordiamo, in versione italiana, Madre Teresa dei poveri (Edizioni San Paolo, 1997) e La gioia di darsi agli altri (Edizioni San Paolo, 199811).