Sono qui presentati due piccoli "gioielli" creati dalla maestria di Balzac. "Il colonnello Chabert", portato sullo schermo nel 1943 e ancora nel 1994, è un racconto che si addentra nel cuore umano, rivelandone le vette e gli abissi. Chabert è morto da eroe, in battaglia; ma dieci anni dopo ricompare, per morire una seconda volta... Una spirale narrativa inaspettatamente moderna, quasi pirandelliana, tra colpi di scena e avvocati, si avvolge su se stessa fino a un amaro finale. Il breve racconto giovanile che completa il volume compone insieme, in un amalgama perfetto e calibrato, atmosfere di terrore, di suspense e di intensa suggestione spirituale.
"Le opere qui presentate appartengono a una delle fasi più intense (1830-33) della creatività balzachiana. Lo scrittore si concentra nella descrizione di una società in rapida trasformazione, attraverso la rappresentazione di ambienti e personaggi della nobiltà. Ed è significativo che tra i pezzi di quello che sarà il grande puzzle della Comédie vengano in primo piano, in quell'inizio degli anni '30, quelli riservati al mondo femminile: la donna come catalizzatrice di milieu e di situazioni che, pur integrandosi con lo sfondo storico della Restaurazione, si mantengono in una sfera d'autonomia che le rende universali." Dalla prefazione di Piero Pagliano.