Contare qualcosa per qualcuno. Un programma per la vita, apparentemente elementare, il cui perseguimento determina la qualità delle nostre giornate, eppure spesso così difficile da trasformare in una reale risorsa per sé e per gli altri. Vi sono delle precise ragioni che sostengono delusioni, tradimenti, sofferenze, fallimenti emotivi ed esistenziali. Le stesse che sovente ci impediscono di raggiungere una vita affettiva e sentimentale gratificante. Nulla accade per caso in questo delicato dominio. L'autore mette a nudo i meccanismi che stanno alla base della nostra capacità di costruire relazioni stabili, vitali e non distruttive, a partire dalle impressioni acquisite nel corso dell'infanzia, quando prendono corpo le linee fondamentali dello stile di vita. Da lì, mostra il dipanarsi del filo rosso che intesse la storia delle nostre relazioni, aiutandoci a riconoscere i nodi che ne bloccano la carica vitale.
Contare qualcosa per qualcuno: un elementare programma per la vita, il cui perseguimento determina la qualità delle nostre giornate. L'affettività è la risorsa principale di ciascuno, poiché una persona senza legami o con legami logori, si indebolisce, trasformandosi in una tossina per sé e per il gruppo sociale cui appartiene. L'autore mette a nudo i meccanismi che stanno alla base della nostra capacità di costruire relazioni stabili, vitali e non distruttive. Ci porta a riconoscere e a correggere le impronte negative che la nostra storia personale lascia sulle relazioni e viceversa. Identifica ciò che, del nostro mondo interiore, minaccia le nostre relazioni e suggerisce come intervenire su di esse aprendosi al cambiamento dei propri schemi ricorsivi. Chiarisce il ruolo dell'interazione tra la volontà di potenza e il sentimento sociale insito in ciascuno di noi: se queste due istanze fondamentali non trovano un equilibrio, ogni relazione è destinata al fallimento, creando turbolenze rovinose nella vita di chi ci è vicino. Tra essi, i figli soprattutto, che, pur non partecipando al deterioramento delle relazioni ma subendolo, portano con sé, e nei loro futuri legami, i condizionamenti dell'esperienza negativa dell'affettività. Infine, l'autore riconosce nella debolezza della sfera relazionale la spia della deriva sociale in atto, ma anche il punto di partenza per ridare slancio non solo all'individuo, ma anche alla collettività.