Data di pubblicazione: Giugno 2011
Codice: 9788831539944
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 12,50
Come è noto, nel periodo risorgimentale la musica ha avuto un ruolo importante nell’evoluzione dei costumi, della politica e nella formazione di ideali patriottici tra i giovani.
Il libro, attraverso fatti curiosi, notizie poco note o trascurate, vuole documentare proprio questo legame tra la musica e il Risorgimento, soprattutto la funzione della musica popolare negli ambienti politici.
Tra i protagonisti del Risorgimento il più famoso è senz’altro Giuseppe Verdi, che con la sua musica seppe infondere nell’animo degli italiani un sottile patriottismo. Ma Verdi non fu l’unico... Anche Mazzini, che aveva una certa passione per la chitarra, traeva ispirazione per i suoi ideali dalla musica. Persino Garibaldi, che possedeva a Caprera un pianoforte a cilindro, amava cantare con la possente voce di baritono. E che dire di Maroncelli, musicistacarbonaro che non riuscì a realizzare la sua passione perché fu arrestato e mandato esule in America.Tra le altre cose, un capitolo ricostruisce l’origine dell’inno «Fratelli d’Italia», la cui musica è di Novaro e non di Mameli.
Punti forti
Le celebrazioni in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Una lettura insolita e originale del nostro Risorgimento: la musica come ispirazione di ideali politici.
La fama e l’importanza dell’Autore, noto direttore d’orchestra.
Destinatari
Larghissimo pubblico, vista l’attualità dell’argomento.
Autore
Adriano Bassi, nato a Milano, ha conseguito vari diplomi presso il Conservatorio «G. Verdi» di Milano, oltre a quelli di Pianoforte, Composizione e Direzione d’orchestra. Giornalista professionista, collabora con numerose riviste, fra cui Nuova Antologia, fondata da Benedetto Croce.Tiene conferenze di argomento musicologico, storico e filosofico in importanti sedi quali Circolo della Stampa di Milano, Centro Culturale Francese, Goethe Institut. Dirige varie orchestre, fra le quali la Ludwig van Beethoven. Ha collaborato con il Teatro alla Scala e collabora in veste di musicologo con la RAI e con la Radio Vaticana. Tra le sue pubblicazioni: La storia del pianoforte, Mozart a Milano, La storia del bacio.
Come è noto, nel periodo risorgimentale la musica ha avuto un ruolo importante nell’evoluzione dei costumi, della politica e nella formazione di ideali patriottici tra i giovani.
Il libro, attraverso fatti curiosi, notizie poco note o trascurate, vuole documentare proprio questo legame tra la musica e il Risorgimento, soprattutto la funzione della musica popolare negli ambienti politici.
Tra i protagonisti del Risorgimento il più famoso è senz’altro Giuseppe Verdi, che con la sua musica seppe infondere nell’animo degli italiani un sottile patriottismo. Ma Verdi non fu l’unico... Anche Mazzini, che aveva una certa passione per la chitarra, traeva ispirazione per i suoi ideali dalla musica. Persino Garibaldi, che possedeva a Caprera un pianoforte a cilindro, amava cantare con la possente voce di baritono. E che dire di Maroncelli, musicistacarbonaro che non riuscì a realizzare la sua passione perché fu arrestato e mandato esule in America.Tra le altre cose, un capitolo ricostruisce l’origine dell’inno «Fratelli d’Italia», la cui musica è di Novaro e non di Mameli.
Punti forti
Le celebrazioni in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Una lettura insolita e originale del nostro Risorgimento: la musica come ispirazione di ideali politici.
La fama e l’importanza dell’Autore, noto direttore d’orchestra.
Destinatari
Larghissimo pubblico, vista l’attualità dell’argomento.
Autore
Adriano Bassi, nato a Milano, ha conseguito vari diplomi presso il Conservatorio «G. Verdi» di Milano, oltre a quelli di Pianoforte, Composizione e Direzione d’orchestra. Giornalista professionista, collabora con numerose riviste, fra cui Nuova Antologia, fondata da Benedetto Croce.Tiene conferenze di argomento musicologico, storico e filosofico in importanti sedi quali Circolo della Stampa di Milano, Centro Culturale Francese, Goethe Institut. Dirige varie orchestre, fra le quali la Ludwig van Beethoven. Ha collaborato con il Teatro alla Scala e collabora in veste di musicologo con la RAI e con la Radio Vaticana. Tra le sue pubblicazioni: La storia del pianoforte, Mozart a Milano, La storia del bacio.