Nei saggi di Germain Bazin, Paul Zumthor e Claude-Edmonde Magny, raccolti in questo volume assieme a quello, fondamentale, di Henri-lrénée Murrou, si dipanano le tramo che avvolgono la modernità nella fascinazione del Male come principio alternative a Dio, suo Avversario seducente e romantico insieme. Da esso promanano energie represse e conculcate dalla fede cieca in un Dio che nei confronti della realtà dolorosa non sa proporre che la pratica di un Bene incapace e per molti versi inefficace: certamente non in grado di giustificare e salvare il male del mondo. Seguire Bazin nella descrizione della trasformazione che l'immagine di Satana subisce nell'arte è un modo di anticipare ciò che avviene in letteratura secondo Zumthor e Magny in due saggi di finezza e sensibilità assolute. Il tentativo di rintracciare la presenza del demonio nel Male incarnato e vivente nella Storia degli uomini, e non solo nelle loro convinzioni, attraverso tutti gli strumenti delle rinnovate scienze sociali e un discreto apparato di studi comparativistici e storici, finisce per trovarsi tra le mani qualcosa di più c, torse, di non previsto. Si tratta, infatti, della descrizione del demonismo moderno, dei suoi essenziali tratti culturali e della sua sostanziale pervasività nel inondo precedente le due guerre mondiali, a partire almeno dal Romanticismo.
Questo libro raccoglie gran parte degli articoli e dei saggi che Bazin ha dedicato al cinema, mettendo a fuoco alcuni nodi che ancora oggi - a quarant'anni di distanza - sono al centro della riflessione teorica. La prima parte del volume è dedicata al problema della rappresentazione, a spiegare il magico potere che ha il cinema di dare attraverso ombre e luci un "senso di realtà" ("ontologico" dice Bazin). Seguono una serie di scritti che approfondiscono i rapporti del cinema con le altre forme di espressione. Infine sono affrontati con ottica sociologica alcuni aspetti particolari, dall'infanzia all'erotismo, dalle figure di Bogart e Chaplin al western. Il libro si conclude con i saggi dedicati al neorealismo.