Karl-Heinz Ilting, noto studioso di Hegel e curatore delle lezioni hegeliane di filosofia del diritto, della religione, della natura, della storia, ha fornito un importante tassello alla letteratura critica rendendo accessibili materiali inediti. Ma il suo contributo, che emerge in filigrana da queste pagine, va oltre Hegel: riguarda il suo legame con il diritto naturale moderno e i suoi effetti sul pensiero contemporaneo. Il pensiero hegeliano, che qui si presenta nel suo sviluppo rispetto alla storia del pensiero politico, fra istanze classiche e moderne e in particolare nel confronto con Aristotele, fino alla elaborazione della filosofia del diritto e di concetti alla base dello Stato quali "moralità", "libertà individuale", "eticità", è osservato alla luce della categoria di "adattamento" (Anpassung) alla contingenza storica, che spiegherebbe la torsione della concezione politica hegeliana in senso conservatore piuttosto che liberale. Eppure a questo adattamento si può ricondurre il vissuto biografico di Hegel più che l'idea di fondo: una coscienza della libertà che non giunge, per contingenze storiche, a sollevarsi dal piano della descrizione fattuale a quello normativo. Una linea interpretativa che fa scorgere in Hegel stesso i germi di quel movimento epocale e inarrestabile che è il nichilismo, invitando a ripensare l'intero sistema hegeliano.
In costante colloquio con i classici del pensiero occidentale, la riflessione filosofica di Giulio Severino si distingue per l’originale capacità di coniugare l’esame filologico e analitico dei testi con l’impegno teoretico, ponendo in dialogo le dottrine del passato con i problemi del nostro tempo.
Con il titolo La filosofia e la vita, i curatori evidenziano il progetto severiniano di radicare la ragione e il senso in quelle dimensioni più elementari e immediate dell’esistenza (l’inconscio, il corpo, il tempo ecc.) che la metafisica ha variamente trascurato e rimosso. Il tema fondamentale intorno a cui ruotano i saggi qui presentati è l’idea dell’assenza di Dio come condizione insuperabile dell’uomo contemporaneo, una mancanza strutturale e non epocale che Severino invita a tenere ferma nel suo carattere enigmatico e a interrogare filosoficamente, senza la nostalgia per la fede antica e senza peraltro il minimo cedimento al nichilismo.
La lezione più preziosa che emerge dall’itinerario speculativo di Giulio Severino è la convinzione che la filosofia sia una bussola indispensabile per orientare responsabilmente l’uomo in un mondo privo di garanzie metafisiche ultime.
I saggi di Giulio Severino mostrano il suo peculiare atteggiamento filosofico, che individua il razionale nelle dimensioni più elementari e immediate dell'esistenza (l'inconscio, il corpo, il tempo, ecc..), che la metafisica ha per lo più rimosso. In particolare, i saggi dedicati a Hegel rappresentano uno dei capitoli più innovativi della letteratura hegeliana degli ultimi trent'anni.
GIULIO SEVERINO (1936-2000), studioso di Hegel formatosi alla scuola di Alberto Caracciolo, ha insegnato Filosofia della storia all’Università di Genova. Tra le sue pubblicazioni: Origine e figure del processo teogonico in Feuerbach (1972); Principi e modificazioni della mente in Vico (1981); Inconscio e malattia mentale in Hegel (1983).
I curatori:
PAOLO BECCHI insegna Filosofia pratica e Bioetica presso l’Università di Genova. Tra le sue più recenti pubblicazioni per Morcelliana: Hans Jonas. Un profilo (2010); Kant diverso. Pena, natura e dignità (2011); Il testamento biologico (2011).
FRANCESCA MICHELINI è ricercatrice presso la Humboldt Universität zu Berlin e l’Università di Kassel. Tra le sue pubblicazioni: Sostanza e assoluto. La funzione di Spinoza nella Logica di Hegel (2004); Il vivente e la mancanza. Scritti sulla teleologia (2011).
ROBERTO MORANI è dottore di ricerca in Filosofia e autore dei volumi: Soggetto e modernità. Hegel, Nietzsche, Heidegger interpreti di Cartesio (2007); Essere, fondamento, abisso. Heidegger e la questione del nulla (2010)