Chicago, 1933. Louie, diciassettenne introverso nel quale sono riconoscibili i tratti dell'autore, un pomeriggio si ritrova nello studio medico del cognato, dove si imbatte per caso in una bella donna nuda, sdraiata sul lettino. Attirato "come un'ape" dal "miele sessuale" di quel corpo, Louie raccoglie l'invito della sconosciuta e l'accompagna a casa, diviso tra eccitazione e timore. Inizia così la sua breve e comica avventura, destinata a volgere al tragico: in quelle stesse ore, infatti, a casa, la madre del ragazzo sta morendo. Dopo cinquant'anni Louie rievoca quell'episodio a beneficio del figlio, cui consegna questo antico emozionante ricordo come "una sorta di aggiunta alla sua eredità". Introduzione di Alessandra Calanchi.
Il secondo volume su Bellow include le principali opere narrative pubblicate a partire dal 1960 fino alla sua morte: "Herzog" (1964), "Mr. Sammler's planet" (1970), "Humboldt's gift" (1975), la trilogia composta da "A theft" (1989), "The Bellarosa connection" (1989) e "Something to remember me by" (1991), nonché "Ravelstein" (2000), il suo "libro-testamento". Per tutti i romanzi presentati in questo volume si è fatto ricorso a traduzioni già esistenti.
Una ricca selezione dell'opera narrativa di Bellow, soprattutto dei romanzi del periodo giovanile, tra i quali campeggia il corposissimo "Augie March", preceduto da "L'uomo in bilico" (1944) e "La vittima" (1947), e seguito da "La resa dei conti" (1956) e "Henderson il re della pioggia" (1959). Le traduzioni sono state tutte ricalcate sul testo originale, nell'intento di restituire al meglio le caratteristiche dello stile peculiare ed elegante che Bellow ha ottenuto grazie a un sapiente impasto linguistico tra americano e yiddish.