A suo tempo fenomeno editoriale in Germania, quest'opera ricorda nel titolo "Lo spirito della liturgia" di Romano Guardini, che nei primi decenni del Novecento dava inizio al movimento liturgico. Sulla scia di questo predecessore, Joseph Ratzinger vuole aiutare i fedeli, resi insicuri da decenni di sperimentazioni postconciliari, a guardare alla fonte nascosta della vita ecclesiale. Qui si svolge l'azione liturgica che nei sacramenti, in particolare nell'Eucarestia, dona di prendere parte all'azione salvifica di Cristo. Questa ha dimensione universale, per cui i fedeli possono dare voce alla liturgia del cosmo, unire la loro voce ai giusti dell'Antico Testamento e innalzare, insieme con i redenti, il cantico di lode dell'Agnello (Ap 15). Nello stile proprio dell'autore, l'opera apre al lettore squarci di contemplazione, ma non manca di spunti di polemica, proposti con l'abituale franchezza.
Verità e amore: in questo binomio si può compendiare tutta l'eredità del pontificato di Benedetto XVI. Come ben emerge da questo volume, in cui sono raccolti gli insegnamenti più significativi del suo illuminato magistero, egli infatti si è prodigato nel dimostrare che il vero senso della vita consiste nella ricerca della verità e nel dono di sé nell'amore. Per raggiungere questa meta è necessaria però una convinta e coerente affermazione del primato di Dio, uno dei temi sui quali Benedetto XVI ha maggiormente insistito. Così, nell'orizzonte di una "nuova evangelizzazione", il suo impegno primario è stato quello di far riscoprire tale primato, soprattutto in quei Paesi di antiche radici cristiane, dove è stato smarrito a causa di una mentalità secolarizzata, materialistica ed edonistica. Lungo tutto il suo pontificato, da teologo e da pastore, Benedetto XVI si è fatto umile compagno di viaggio in questo comune cammino verso una fede sempre più consapevole e matura, che non si accontenta di ciò che ha trovato, ma che ogni volta cerca nuova luce, nella gioia dell'incontro col Signore risorto.