L'autostima è il modo in cui ognuno di noi si percepisce nel mondo e nei rapporti con gli altri, innanzitutto i familiari e poi tutte le altre persone che si incontrano nel cammino della vita. Sono intelligente? Sono piacente? Sono considerato? Sono apprezzato? Sono amato? Tutte queste domande vengono poste perché è forte in ogni persona sapere quanto si vale. Come aiutare chi soffre di poca autostima? Come superare i complessi che molti di noi, grandi o piccoli, ci portiamo dietro? Fermiamoci, e leggiamo una fiaba. L'utilizzo della fiaba favorisce lo sviluppo psico-affettivo e aiuta a elaborare le sofferenze psichiche che oggi sono forse più laceranti, o semplicemente più visibili, di un tempo. I piccoli e i grandi lettori, sia quelli più "fragili" che quelli già "forti", potranno identificarsi nei vari personaggi e, ritrovando le parti nascoste di sé, potranno recuperare l'energia necessaria a proseguire il cammino. Per grandi e piccini, per genitori e insegnanti, per psicologi ed educatori, per ogni persona che crede nell'importanza della comunicazione emotiva, prima ancora che in quella cognitiva e razionale: solo attraverso il cuore si può raggiungere la mente.
Le angosce del bambino ricoverato e i sensi di colpa dei genitori, la maniacale specializzazione dei medici e incomprensibili regolamenti interni, l'inamovibile burocrazia. Sarà mai possibile far guarire dai mali fisici senza infliggere nuovi traumi? Il volume analizza i bisogni del bambino ospedalizzato, le esigenze dei genitori e il ruolo dei medici e del personale paramedico. Si sofferma sull'esperienza, guardata ancora da alcuni con molta diffidenza, di portare la scuola in ospedale. Attraverso un esame della realtà ospedaliera dal punto di vista sociologico, psicologico e fenomenologico esistenziale, l'autrice sancisce con una forza nuova il concetto che la salute mentale del bambino va posta sullo stesso piano della sua salute fisica.