Vibranti testimonianze dei temi della guerra e dell'emigrazione, le tre storie di questo volume svelano una Nina Berberova alle prese con il genere a lei più congeniale: il racconto lungo. In un paesino della Francia, mentre incombe la minaccia della guerra e si avvicina il momento della fuga, uno straniero bussa alla porta di Marija Leonidovna. È davvero un musicista, una sorta di Mozart redivivo, oppure è una spia? Nello stesso periodo una biblioteca russa nel cuore di Parigi, a cui Turgenev donò i propri libri, luogo di studio per i rivoluzionari emigrati, viene strappata dalla storica sede e trasferita in Germania. Poco dopo la fine della guerra, un uomo lascia le rovine dell'Europa e approda nella metropoli di un altro continente. Una città senza passato, dove ricominciare da zero una nuova vita e una nuova era.
Roquenval è un luogo incantato e fuori dal tempo, dove il giovane Boris viene invitato a trascorrere l'estate da un amico. Qui, Boris, emigrato in Francia con i suoi genitori dalla Russia, ritrova il ricordo remoto della casa del nonno e inizia un'ansiosa ricerca delle proprie origini. La parabola struggente di Roquenval e dei suoi abitanti sembra indicare un'assorta riflessione sul ciclo inesorabile del tempo, che nemmeno il potere fantasmatico dell'immaginazione può sperare di interrompere. Breve parentesi nella vita di un giovane, l'estate a Roquenval è una sorta di prova generale dell'esistenza, che autorizza Boris, quando il momento è giunto, a tirare il sipario sulla scena del vecchio castello, per pensare al proprio futuro.
Nell'atmosfera malinconica che permea la comunità russa a Parigi negli anni che seguono la Rivoluzione d'ottobre, Sonja, Dasa e Zaj sono tre sorelle in esilio, figlie di uno stesso padre, russo, ma di madri diverse. Sono giovani, desiderose di dare un senso alla propria vita. Dasa, la più solare e concreta, mira a trovare un equilibrio per sé e per gli altri, anche a scapito della propria felicità. Sonja, la più colta e intellettuale, è uno spirito inquieto e va incontro alla sorte tragica di chi punta all'assoluto. Zaj, la minore, giunta per ultima a Parigi, non ha ancora trovato la sua strada e si affida all'istinto: tenta con il teatro, si innamora di un giovane studente, si impiega da un libraio, dove scopre la letteratura e il profumo dei libri freschi di stampa. Tutt'intorno il mondo dell'emigrazione russa a Parigi: gente che si barcamena per stare a galla, che si è più o meno integrata nella grande capitale, che si frequenta e conserva alcune usanze, mentre a poco a poco ne dimentica altre. Sullo sfondo, la Russia, una presenza fisica che incombe, travolgendo la storia personale di ognuno.